A Pasqua i taredd, a Pasquetta i cardon
Arrivano sulle tavole dei sanferdinandesi i cardi in brodo che ricordano le usanze di un tempo
lunedì 21 aprile 2025
21.28
E se a Pasqua – a San Ferdinando di Puglia - si mangiano i "taralli cu scilepp", a Pasquetta si torna sul leggero: con i "cardon", in italiano "i cardi".
Per tutti coloro che scelgono di non fare scampagnate in campagna o uscite fuori, ma di restare comodamente a casa, spesso il piatto tipico prevede i cardi in brodo.
I cardi sono ortaggi poco conosciuti che – alla vista – sono molto simili al sedano. Sono della stessa famiglia del carciofo: "sono i figli che nascono vicino alla pianta del carciofo – ci spiegano Rita e Nicola - si pelano, si toglie l'amaro, si bolliscono e poi si fanno in brodo".
Racconta inoltre Nicola come le tradizioni siano mutate nel tempo con l'arrivo di nuovi abitanti originari di altre zone della provincia che – insieme alle loro famiglie – hanno portato anche le loro usanze.
I prodotti utilizzati – inoltre – si diversificavano in base al periodo storico in cui si viveva: "Nel dopo guerra sono arrivati a San Ferdinando i cardi, ma prima della guerra c'erano i cardoncelli – spinosi - che si trovavano nelle zone umide" - racconta Nicola.
Arriviamo dunque alla preparazione del piatto raccontataci da Rita: "Si fa l'impasto della polpetta di carne – senza fare la polpetta - si butta nel brodo – fatto con l'osso buco o senza - e si formano delle palline grumose" – le stesse palline grumose che un tempo si formavano con l'uovo sbattuto, ingrediente principale presente nelle case grazie alle galline.
Ma insieme al brodo si accompagna anche la pasta: " 'u malbeng' - in italiano i maltagliati – una pasta che un tempo si faceva in casa e consiste in strisce di pasta all'uovo tagliate senza alcuna precisione.
Insomma, le tradizioni culinarie a San Ferdinando di Puglia non mancano!
Per tutti coloro che scelgono di non fare scampagnate in campagna o uscite fuori, ma di restare comodamente a casa, spesso il piatto tipico prevede i cardi in brodo.
I cardi sono ortaggi poco conosciuti che – alla vista – sono molto simili al sedano. Sono della stessa famiglia del carciofo: "sono i figli che nascono vicino alla pianta del carciofo – ci spiegano Rita e Nicola - si pelano, si toglie l'amaro, si bolliscono e poi si fanno in brodo".
Racconta inoltre Nicola come le tradizioni siano mutate nel tempo con l'arrivo di nuovi abitanti originari di altre zone della provincia che – insieme alle loro famiglie – hanno portato anche le loro usanze.
I prodotti utilizzati – inoltre – si diversificavano in base al periodo storico in cui si viveva: "Nel dopo guerra sono arrivati a San Ferdinando i cardi, ma prima della guerra c'erano i cardoncelli – spinosi - che si trovavano nelle zone umide" - racconta Nicola.
Arriviamo dunque alla preparazione del piatto raccontataci da Rita: "Si fa l'impasto della polpetta di carne – senza fare la polpetta - si butta nel brodo – fatto con l'osso buco o senza - e si formano delle palline grumose" – le stesse palline grumose che un tempo si formavano con l'uovo sbattuto, ingrediente principale presente nelle case grazie alle galline.
Ma insieme al brodo si accompagna anche la pasta: " 'u malbeng' - in italiano i maltagliati – una pasta che un tempo si faceva in casa e consiste in strisce di pasta all'uovo tagliate senza alcuna precisione.
Insomma, le tradizioni culinarie a San Ferdinando di Puglia non mancano!