A San Ferdinando l’agricoltura implora aiuto: se ne parla con Forza Italia
Un evento sui problemi incessanti inerenti al settore
giovedì 20 luglio 2023
11.05
Un evento dedicato ai problemi incessanti che stanno colpendo il mondo agricolo. Di questo si è parlato martedì 18 luglio in Piazza della Costituzione. Ad organizzare l'evento il partito di Forza Italia. Durante l'incontro sono intervenuti: il coordinatore locale di Forza Italia nella persona di Aniello Valente, il consigliere regionale nella persona di Napoleone Cera e il coordinatore provinciale di Forza Italia BAT nella persona di Marcello Lanotte.
Un convegno in cui il coordinatore di Forza Italia Aniello Valente tuona circa il silenzio dell'intero consiglio comunale nei confronti dei danni che le piogge hanno causato in ambito agricolo, peggiorando in modo significativo la questione della Peronospora.
"Ci siamo attivati affinché ci fosse un dibattito, un'attenzione, una sensibilità nei confronti delle imprese agricole – afferma - un sostegno da fornire alle stesse, attraverso un riconoscimento dello stato di calamità che permetterà l'accesso al fondo di solidarietà. Su questo noi ci siamo interessati, ci stiamo interessando e oggi siamo qui proprio per sostenere questa iniziativa".
Continua così il coordinatore locale di Forza Italia, ribadendo quanta poca attenzione venga posta nei confronti del settore agricolo sanferdinandese: "Esiste la possibilità di avere una commissione permanente comunale che non è stata attivata. Certo, in questi casi, quella commissione può essere raccordo per tutte le iniziative che possono essere poi messe in campo. Per noi l'agricoltura è il motore trainante, non solo in campagna elettorale, ma sempre".
Il coordinatore prosegue, affermando come questo atteggiamento sia ben lontano dall'attivazione di procedure che portino al protocollo di riconoscimento di un prodotto certificato di qualità afferente le pesche del territorio.
"Parlare di ZES (zona economica speciale) oggi a San Ferdinando è praticamente impossibile, nonostante sia stata la ZES a produrre molti vantaggi a livello fiscale e lo snellimento delle procedure per poter attrarre investimenti – conclude – ma noi ci attiveremo con ulteriori incontri e convegni affinché l'amministrazione comunale trovi la nostra collaborazione e affinché il territorio di San Ferdinando venga inserito nella zona economica speciale dell'intero meridione. È un'opportunità che non possiamo lasciarci scappare".
"Questa è la conca d'oro del tavoliere della Puglia: Canosa, San Ferdinando, Barletta, Cerignola sono terre che rappresentano un fatturato importante per il PIL pugliese nazionale, anche e soprattutto nell' agricoltura".
Dopo aver esternato la sua gioia nell'incontrare i lavoratori e gli imprenditori agricoli - in modo particolare durante la campagna elettorale – il coordinatore Lanotte si mostra speranzoso nei confronti degli stessi che dimostrano di essere la boa di salvataggio del paese risanato da un declino inesorabile.
"Qui ci sono delle eccellenze nell'ambito agro-alimentare, ci sono delle realtà che non hanno nulla da invidiare e temere rispetto alle realtà produttive del nord Italia e fa specie ascoltare che non c'è un interessamento specifico da parte delle istituzioni – continua - io credo che non sia solo ed esclusivamente un problema di carattere comunale e dico questo proprio in riferimento alla presenza nella giornata odierna di Napoleone Cera. Quest'ultimo è venuto qui perché noi nella BAT, purtroppo, non abbiamo un consigliere regionale di riferimento che si faccia carico di queste vicende, di queste realtà essenziali per l'economia dei territori. Cercavamo quindi qualcuno che si facesse carico di questo problema e che lo portasse in regione".
Il coordinatore Lanotte conclude riferendosi direttamente al consigliere regionale: "Noi oggi ti affidiamo il compito di farti portavoce di questo problema della Perenospora, che è un problema che affligge tante colture che oggi ha riguardato le pesche, ma a breve riguarderà sicuramente il settore vitivinicolo".
"Ha detto bene, voi date la responsabilità a un consigliere regionale che non è della vostra provincia ma si chiama Napoleone, quindi già questo dovrebbe essere un requisito fondamentale per stare quantomeno tranquilli che il problema verrà sollevato nelle istituzioni che contano e che poi dovranno decidere sul futuro di questo territorio, sul futuro delle nostre coltivazioni e delle nostre aziende agricole".
Cera prosegue: "Io sono stato uno di quei consiglieri regionali che non appena sono stati interpellati dai comuni limitrofi ha portato sul tavolo dell'assessore regionale Donato Pentassuglia all'agricoltura, il problema delle acque, delle piogge. E poi ovviamente dei danni che queste piogge hanno portato alle nostre coltivazioni, a cui bisogna annoverare anche la Peronospora".
Il dottor Cera prosegue, facendo riferimento alle storture del nostro ordinamento. "Purtroppo non è annoverato e quindi non è indennizzabile il danno da Peronospora. Ma è indennizzabile il danno dovuto dalle piogge. Ed è su quello che ci dobbiamo battere, ovvero la richiesta di crisi di calamità naturale della regione al governo BAT".
Il consigliere regionale fa poi un intervento riguardo allo stato di calamità naturale.
"So per certo che gli uffici provinciali dell'assessorato all'agricoltura, in questi giorni stanno facendo dei controlli: ovvero quanta pioggia è caduta sul nostro territorio, per poi quantizzare e quantificare il danno al ministero. C'è un tavolo aperto con il ministero dell'agricoltura e con il governo a Roma, insieme all'assessorato all'agricoltura. Spero, tuttavia, che questo problema possa essere risolto nel giro di poco tempo".
Nel suo discorso, il consigliere fa leva su un'ulteriore aspetto del nostro ordinamento.
"Anche qui, purtroppo, dobbiamo dire che c'è un altro errore burocratico: quando si chiede un indennizzo per uno stato di calamità naturale purtroppo lo si riceve dopo almeno due anni, se lo si riceve – ribadisce - quello per cui noi dobbiamo batterci e lo chiedo soprattutto ai consiglieri comunali, è quello di portare al tavolo delle istituzioni comunali e poi al prefetto della provincia, la modifica della legge 102, cioè la legge che ci dà la possibilità di chiedere poi lo stato di crisi di calamità naturale, interagendo eventualmente per dimezzare quantomeno i tempi di indennizzo".
Cera conclude con una promessa. "Ecco, vi porterò con me nel cuore, in consiglio regionale, affinché questo territorio possa avere una rappresentanza e possa finalmente dire che a San Ferdinando di Puglia, a Trinitapoli e in altre località della BAT c'è un problema e bisogna risolverlo, soprattutto per tutte le persone che lavorano nell'indotto dell'agricoltura. Perché è qui il motore trainante; se noi l'agricoltura non la spingiamo, questo territorio arretra".
Il consigliere Cera termina notando la recente disaffezione delle persone alla politica. "L'invito che faccio è quello di riprendere in mano le redini della politica e di portare i temi all'interno delle piazze per far capire alle persone che c'è gente che ascolta, che interpreta i problemi della gente e vuole risolverli, che vuole lavorare per il bene della collettività".
Un convegno in cui il coordinatore di Forza Italia Aniello Valente tuona circa il silenzio dell'intero consiglio comunale nei confronti dei danni che le piogge hanno causato in ambito agricolo, peggiorando in modo significativo la questione della Peronospora.
"Ci siamo attivati affinché ci fosse un dibattito, un'attenzione, una sensibilità nei confronti delle imprese agricole – afferma - un sostegno da fornire alle stesse, attraverso un riconoscimento dello stato di calamità che permetterà l'accesso al fondo di solidarietà. Su questo noi ci siamo interessati, ci stiamo interessando e oggi siamo qui proprio per sostenere questa iniziativa".
L'agricoltura è un settore messo in secondo piano?
"La nostra realtà comunale ha come motore trainante l'agricoltura, dove certamente le pesche e le albicocche fanno da padrone, ma anche la realtà dei vigneti è presente - così interviene Aniello Valente in riferimento al comparto agricolo – succede però che, nel nostro comune a vocazione appunto agricola, avevamo un assessore e oggi, volutamente, si sceglie di avere solo un consigliere delegato all'agricoltura. Indipendentemente dalle persone che ricoprono il ruolo, per noi è naturale sottolineare questa retrocessione, volutamente di natura politica, dell'agricoltura".Continua così il coordinatore locale di Forza Italia, ribadendo quanta poca attenzione venga posta nei confronti del settore agricolo sanferdinandese: "Esiste la possibilità di avere una commissione permanente comunale che non è stata attivata. Certo, in questi casi, quella commissione può essere raccordo per tutte le iniziative che possono essere poi messe in campo. Per noi l'agricoltura è il motore trainante, non solo in campagna elettorale, ma sempre".
Il coordinatore prosegue, affermando come questo atteggiamento sia ben lontano dall'attivazione di procedure che portino al protocollo di riconoscimento di un prodotto certificato di qualità afferente le pesche del territorio.
"Parlare di ZES (zona economica speciale) oggi a San Ferdinando è praticamente impossibile, nonostante sia stata la ZES a produrre molti vantaggi a livello fiscale e lo snellimento delle procedure per poter attrarre investimenti – conclude – ma noi ci attiveremo con ulteriori incontri e convegni affinché l'amministrazione comunale trovi la nostra collaborazione e affinché il territorio di San Ferdinando venga inserito nella zona economica speciale dell'intero meridione. È un'opportunità che non possiamo lasciarci scappare".
Un territorio che può offrire tanto
Viene dunque passata la parola al coordinatore provinciale di Forza Italia BAT, Marcello Lanotte."Questa è la conca d'oro del tavoliere della Puglia: Canosa, San Ferdinando, Barletta, Cerignola sono terre che rappresentano un fatturato importante per il PIL pugliese nazionale, anche e soprattutto nell' agricoltura".
Dopo aver esternato la sua gioia nell'incontrare i lavoratori e gli imprenditori agricoli - in modo particolare durante la campagna elettorale – il coordinatore Lanotte si mostra speranzoso nei confronti degli stessi che dimostrano di essere la boa di salvataggio del paese risanato da un declino inesorabile.
"Qui ci sono delle eccellenze nell'ambito agro-alimentare, ci sono delle realtà che non hanno nulla da invidiare e temere rispetto alle realtà produttive del nord Italia e fa specie ascoltare che non c'è un interessamento specifico da parte delle istituzioni – continua - io credo che non sia solo ed esclusivamente un problema di carattere comunale e dico questo proprio in riferimento alla presenza nella giornata odierna di Napoleone Cera. Quest'ultimo è venuto qui perché noi nella BAT, purtroppo, non abbiamo un consigliere regionale di riferimento che si faccia carico di queste vicende, di queste realtà essenziali per l'economia dei territori. Cercavamo quindi qualcuno che si facesse carico di questo problema e che lo portasse in regione".
Il coordinatore Lanotte conclude riferendosi direttamente al consigliere regionale: "Noi oggi ti affidiamo il compito di farti portavoce di questo problema della Perenospora, che è un problema che affligge tante colture che oggi ha riguardato le pesche, ma a breve riguarderà sicuramente il settore vitivinicolo".
Uniti per ricevere lo stato di calamità naturale
Il consigliere regionale Napoleone Cera ringrazia il circolo di Forza Italia per l'invito."Ha detto bene, voi date la responsabilità a un consigliere regionale che non è della vostra provincia ma si chiama Napoleone, quindi già questo dovrebbe essere un requisito fondamentale per stare quantomeno tranquilli che il problema verrà sollevato nelle istituzioni che contano e che poi dovranno decidere sul futuro di questo territorio, sul futuro delle nostre coltivazioni e delle nostre aziende agricole".
Cera prosegue: "Io sono stato uno di quei consiglieri regionali che non appena sono stati interpellati dai comuni limitrofi ha portato sul tavolo dell'assessore regionale Donato Pentassuglia all'agricoltura, il problema delle acque, delle piogge. E poi ovviamente dei danni che queste piogge hanno portato alle nostre coltivazioni, a cui bisogna annoverare anche la Peronospora".
Il dottor Cera prosegue, facendo riferimento alle storture del nostro ordinamento. "Purtroppo non è annoverato e quindi non è indennizzabile il danno da Peronospora. Ma è indennizzabile il danno dovuto dalle piogge. Ed è su quello che ci dobbiamo battere, ovvero la richiesta di crisi di calamità naturale della regione al governo BAT".
Il consigliere regionale fa poi un intervento riguardo allo stato di calamità naturale.
"So per certo che gli uffici provinciali dell'assessorato all'agricoltura, in questi giorni stanno facendo dei controlli: ovvero quanta pioggia è caduta sul nostro territorio, per poi quantizzare e quantificare il danno al ministero. C'è un tavolo aperto con il ministero dell'agricoltura e con il governo a Roma, insieme all'assessorato all'agricoltura. Spero, tuttavia, che questo problema possa essere risolto nel giro di poco tempo".
Nel suo discorso, il consigliere fa leva su un'ulteriore aspetto del nostro ordinamento.
"Anche qui, purtroppo, dobbiamo dire che c'è un altro errore burocratico: quando si chiede un indennizzo per uno stato di calamità naturale purtroppo lo si riceve dopo almeno due anni, se lo si riceve – ribadisce - quello per cui noi dobbiamo batterci e lo chiedo soprattutto ai consiglieri comunali, è quello di portare al tavolo delle istituzioni comunali e poi al prefetto della provincia, la modifica della legge 102, cioè la legge che ci dà la possibilità di chiedere poi lo stato di crisi di calamità naturale, interagendo eventualmente per dimezzare quantomeno i tempi di indennizzo".
Cera conclude con una promessa. "Ecco, vi porterò con me nel cuore, in consiglio regionale, affinché questo territorio possa avere una rappresentanza e possa finalmente dire che a San Ferdinando di Puglia, a Trinitapoli e in altre località della BAT c'è un problema e bisogna risolverlo, soprattutto per tutte le persone che lavorano nell'indotto dell'agricoltura. Perché è qui il motore trainante; se noi l'agricoltura non la spingiamo, questo territorio arretra".
Il consigliere Cera termina notando la recente disaffezione delle persone alla politica. "L'invito che faccio è quello di riprendere in mano le redini della politica e di portare i temi all'interno delle piazze per far capire alle persone che c'è gente che ascolta, che interpreta i problemi della gente e vuole risolverli, che vuole lavorare per il bene della collettività".