Aggrediti in Piazza 4 migranti, il sindaco: «Atto ingiustificabile»
Malmenati perché accusati di fotografare bambini
mercoledì 15 novembre 2017
11.18
È bastato poco per scatenare l'ira di alcuni genitori: qualche scatto durante la festa in Piazza della Costituzione da parte di quattro ragazzi ospiti del centro di accoglienza, forse all'indirizzo dei figli.
Botte e violenza sino a quando non sono intervenuti i Carabinieri a sedare gli animi. L'aggressione è stata violenta al punto che è servito l'intervento del 118 e il trasferimento in ospedale per alcuni di essi.
«Un'aggressione ingiustificabile» secondo il sindaco Salvatore Puttilli. «L'episodio resta solo una atto violento consumato sulla nostra piazza» ha riferito il primo cittadino. « Le Forze dell'ordine si sono opposte a una folla che ha malmenato i ragazzi anche quando si sono accasciati a terra storditi».
Davvero, però, i giovani migranti stavano fotografando i bambini? Il sindaco fuga ogni dubbio: «Se qualcuno ha delle prove, le manifesti e denunci. Tutto questo non c'è» ed anche dalle indagini dei Carabinieri non ci sono riscontri di foto scattate dai ragazzi verso bambini.
La gioia di una festa, verosimilmente sconosciuta a questi giovani; il desiderio di immortalare attraverso uno smartphone una novità, un momento di gioia, si è trasformato in un incubo.
Resta il fatto che attraverso il dialogo i genitori in questione avrebbero potuto esprimere il loro dissenso ad eventuali scatti fotografici e chiedere la rimozione delle immagini dallo smartphone. Invece si è scelta la via della violenza, probabilmente annidata in animi poco disposti al dialogo e al vivere civile.
Botte e violenza sino a quando non sono intervenuti i Carabinieri a sedare gli animi. L'aggressione è stata violenta al punto che è servito l'intervento del 118 e il trasferimento in ospedale per alcuni di essi.
«Un'aggressione ingiustificabile» secondo il sindaco Salvatore Puttilli. «L'episodio resta solo una atto violento consumato sulla nostra piazza» ha riferito il primo cittadino. « Le Forze dell'ordine si sono opposte a una folla che ha malmenato i ragazzi anche quando si sono accasciati a terra storditi».
Davvero, però, i giovani migranti stavano fotografando i bambini? Il sindaco fuga ogni dubbio: «Se qualcuno ha delle prove, le manifesti e denunci. Tutto questo non c'è» ed anche dalle indagini dei Carabinieri non ci sono riscontri di foto scattate dai ragazzi verso bambini.
La gioia di una festa, verosimilmente sconosciuta a questi giovani; il desiderio di immortalare attraverso uno smartphone una novità, un momento di gioia, si è trasformato in un incubo.
Resta il fatto che attraverso il dialogo i genitori in questione avrebbero potuto esprimere il loro dissenso ad eventuali scatti fotografici e chiedere la rimozione delle immagini dallo smartphone. Invece si è scelta la via della violenza, probabilmente annidata in animi poco disposti al dialogo e al vivere civile.