Calcio come azione sociale, il San Ferdinando 1942 in visita al Fornelli
Un'amichevole coi giovani della struttura. Insegnare ai ragazzi il valore delle regole
mercoledì 16 marzo 2016
11.02
Non solo uno sport ma anche un'azione sociale. Alcune correnti sociologiche lo affermano: gli uomini sono gli autori della società attraverso i propri gesti e il calcio è uno degli strumenti fondamentali per fare gruppo e abbattere ogni barriera. L'associazione calcistica San Ferdinando 1942 questo l'ha ben capito e dopo la raccolta di giocattoli per i bambini del reparto di oncologia pedotrica dell'ospedale "Giovanni XXIII" di Bari, martedì 22 marzo tornerà nel capoluogo pugliese per far visita, questa volta, ai ragazzi del carcere minorile "Fornelli" e disputare con loro una partita amichevole. Per la squadra sanferdinandese, anche durante le partite di campionato di serie C2 dove milita, vale il motto dell'educatore Pierre de Coubertin: «L'importante non è vincere ma partecipare», perché per i ragazzi partecipare vuol dire cercare un riscatto sociale.
«Il nostro obbiettivo - afferma il presidente Vito Salerno - è stare vicino ai giovani e insegnare loro, attraverso lo sport, il rispetto delle regole e di chi incontrano sia in campo che nella quotidianità. La visita al Fornelli sarà un bella occasione per regalare un momento di svago ai ragazzi che stanno seguendo un percorso rieducativo nella struttura. Inoltre, sarà anche un momento di riflessione per i nostri ragazzi circa l'importanza che le regole hanno nella vita di ciascuno». Insomma, il calcio non è solo un campo e un pallone con i tifosi che incitano dagli spalti, ma è anche una palestra di vita. «Abbiamo accettato con immenso piacere l'invito - continua l'allenatore Giuseppe Russo - e i ragazzi sono entusiasti di questa iniziativa. I giovani sono una risorsa ed è nostro dovere valorizzarli e dare loro delle alternative. Magari fra i ragazzi presenti in struttura possiamo trovare qualche talento, non è escluso. L'associazione gialloverde - sono i colori di maglia del San Ferdinando 1942 - ha iniziato la programmazione per il prossimo anno con l'obbiettivo di raggiungere le posizioni alte della classifica. Questo è stato un anno di prova in cui i risultati sono mancati ma al loro posto la squadra ha messo in campo impegno e correttezza che valgono più di ogni altra cosa, valori riconosciuti anche dai nostri avversari».
«Il nostro obbiettivo - afferma il presidente Vito Salerno - è stare vicino ai giovani e insegnare loro, attraverso lo sport, il rispetto delle regole e di chi incontrano sia in campo che nella quotidianità. La visita al Fornelli sarà un bella occasione per regalare un momento di svago ai ragazzi che stanno seguendo un percorso rieducativo nella struttura. Inoltre, sarà anche un momento di riflessione per i nostri ragazzi circa l'importanza che le regole hanno nella vita di ciascuno». Insomma, il calcio non è solo un campo e un pallone con i tifosi che incitano dagli spalti, ma è anche una palestra di vita. «Abbiamo accettato con immenso piacere l'invito - continua l'allenatore Giuseppe Russo - e i ragazzi sono entusiasti di questa iniziativa. I giovani sono una risorsa ed è nostro dovere valorizzarli e dare loro delle alternative. Magari fra i ragazzi presenti in struttura possiamo trovare qualche talento, non è escluso. L'associazione gialloverde - sono i colori di maglia del San Ferdinando 1942 - ha iniziato la programmazione per il prossimo anno con l'obbiettivo di raggiungere le posizioni alte della classifica. Questo è stato un anno di prova in cui i risultati sono mancati ma al loro posto la squadra ha messo in campo impegno e correttezza che valgono più di ogni altra cosa, valori riconosciuti anche dai nostri avversari».