Cava di Cafiero, Puttilli: «Restituito un'oasi ai cittadini»

Lavoro di 3 amministrazioni. Preservare l'opera nel tempo

martedì 29 marzo 2016 21.40
A cura di Giuseppe Capacchione
Un'opera pubblica restituita ai cittadini. Se poi i sanferdinandesi sapranno custodirla solo il tempo potrà dimostrarlo. Per ora l'intera area, famosa per la sua pietra pregiata, è una vera oasi naturalistica. A confermarlo è il consigliere comunale Salvatore Puttilli che ha affermato: «A Pasquetta c'è stato un alto numero di presenze presso la Cava di Cafiero. In questa mia riflessione sento di esprimermi anche a nome di tutti gli amministratori locali che si sono succeduti in questi anni: l'amministrazione di Carmine Gissi, che ebbe l'idea di acquisire al patrimonio comunale l'intera area, la squadra di governo del sottoscritto, che cominciò i lavori, ne completò una parte e consentì di intercettare circa 2 milioni di euro per completare l'opera, e l'attuale giunta che ha completato tutti i lavori e reso fruibile la struttura ai cittadini».

Insomma, un lavoro a sei mani durato oltre 10 anni e che adesso sta portando i suoi frutti. «Possiamo essere davvero orgogliosi - afferma il capogruppo di Uniti per San Ferdinando - di aver restituito a tutti i sanferdinandesi un'oasi naturale di rara bellezza che non ha eguali in tutto il territorio del Parco Regionale fiume Ofanto. La Cava di Cafiero rappresenta un fiore da preservare e custodire gelosamente. Il numero elevato di presenze in questi giorni testimonia che la politica locale, a volte, è forse meglio di chi sistematicamente la denigra. Ci abbiamo creduto e oggi i sanferdinandesi tutti ne raccolgono i frutti. La sfida successiva è elaborare un progetto di efficace gestione e tutela della stessa. Con l'aiuto di tutti ce la possiamo fare».