Centro destra: «Bluff del porta a porta a San Ferdinando»

Vicenda Sia tiene banco fra i politici della città

domenica 19 giugno 2016 17.31
«Quel che resta del Partito Democratico locale invece di assumersi la responsabilità per lo sfascio in cui i propri rappresentanti hanno trascinato il consorzio dei rifiuti e Sia - azienda che gestisce la nettezza urbana di San Ferdinando - negli ultimi 4 anni offende i partiti politici di opposizione ("miscuglio di sigle da prefisso telefonico, rabbia, elirio")». Ad affermarlo è il centro destra locale che ha continuato: «Insomma, la solita arroganza condita dall'assoluta inadeguatezza di garantire il buon governo a San Ferdinando. E poi, miscuglio di sigle a noi? Del recente miscuglio al governo della città ne vogliamo parlare? In quel caso, la vera forza politica da prefisso telefonico (Cittadini per l'Italia) è l'emblema dell'insano miscuglio che regge ancora a galla un'amministrazione comunale altrimenti al capolinea - riferito al passaggio in giunta del vicesindaco attuale Gioviana d'Addato e del consigliere Giuseppe Muoio».

«Ma torniamo all'emergenza rifiuti e al bluff del porta a porta a San Ferdinando. Che il nostro contratto con Sia fosse inadeguato rispetto ai servizi resi era cosa nota. Che tale contratto, per così scrivere al ribasso, non consentisse ai sanferdinandesi di risparmiare alcunchè rispetto alle alte percentuali di differenziata raggiunta è reso evidente dai bollettini della tassa sui rifiuti. Per il resto non spetta a noi governare in questo momento la città. Noi siamo l'opposizione ed è nostro compito vigilare sulle nefandezze di questa amministrazione. Chi ha avuto il compito di governare e ci ha condotto, nonostante gli sforzi di tutti, a una situazione tale da non riuscire a garantire alla città gli indispensabili servizi di igiene urbana dovrebbe chiedere scusa ai cittadini e ritirarsi a vita privata, invece di tentare una risibile manovra di scaricabarile in capo al sindaco di Cerignola - che avrebbe un debito nei confronti della Sia riconducibile al mancato pagamento delle tariffe-».