Ciclo dei Rifiuti, riunione in Regione per la nuova legge
Emiliano: «Gli OGA dovrebbero decidere sull'impiantistica necessaria»
venerdì 8 gennaio 2016
18.09
La tanto sospirata chiusura del ciclo dei rifiuti al centro di una riunione in regione tra il Presidente Michele Emiliano, l'Assessore all'Ambiente Mimmo Santorsola ed il Capo di Gabinetto Claudio Stefanazzi. In particolare, obiettivo dell'incontro, è stato quello di iniziare l'istruttoria per la scrittura della nuova legge regionale sui rifiuti che consenta di fare chiarezza su chi deve fare cosa per chiudere definitivamente il ciclo dei rifiuti e, soprattutto, per far si che migliori l'impiantistica.
«Abbiamo tenuto una riunione – ha spiegato Emiliano - per verificare un situazione abbastanza seria, che riguarda un po' tutti gli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) della Puglia nella quale abbiamo verificato una difficoltà da parte dei sindaci che sono poi i componenti degli OGA (Organi di Gestione di Ambito). Gli OGA sono gli organismi che dovrebbero decidere sull'impiantistica necessaria al funzionamento del ciclo dei rifiuti: su queste difficoltà stiamo strutturando un disegno di legge che consenta alla Regione Puglia di riprendere la direzione strategica, come d'altra parte avviene in quasi tutte le regioni italiane, del ciclo dei rifiuti. Ciclo che oggi invece è parcellizzato in sei OGA distinte, con tutte le conseguenze e le difficoltà del caso».
«Abbiamo tenuto una riunione – ha spiegato Emiliano - per verificare un situazione abbastanza seria, che riguarda un po' tutti gli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) della Puglia nella quale abbiamo verificato una difficoltà da parte dei sindaci che sono poi i componenti degli OGA (Organi di Gestione di Ambito). Gli OGA sono gli organismi che dovrebbero decidere sull'impiantistica necessaria al funzionamento del ciclo dei rifiuti: su queste difficoltà stiamo strutturando un disegno di legge che consenta alla Regione Puglia di riprendere la direzione strategica, come d'altra parte avviene in quasi tutte le regioni italiane, del ciclo dei rifiuti. Ciclo che oggi invece è parcellizzato in sei OGA distinte, con tutte le conseguenze e le difficoltà del caso».