Cittadini reclamano, istituzioni non ascoltano. Topi in centro
Erba alta e scarsa sicurezza. Nessuno vuole intervenire
sabato 9 aprile 2016
08.00
Se non fosse per le abitazioni vicine, sembrerebbe di essere ai confini con la realtà. Nella zona centrale di San Ferdinando, fra via delle Margherite, via Salpia Romana e via Ruggiero Grieco, ci sono dei terreni che ormai hanno assunto le sembianze di una foresta pluviale. E poco conta se si tratta di proprietà comunali e private, perché gli abitanti del posto vivono disagi che vanno ben oltre erba alta circa 2 metri. Innanzitutto, appena si arriva sul posto c'è un tanfo dovuto alla presenza di un canale di scorrimento delle acque piovane ormai coperto dai rifiuti e da topi grandi quanto a dei conigli, dice chi ci abita, che scorrono nei giardini delle case.
«Mia moglie è in attesa - afferma un residente - e non è affatto igienico che io trovi davanti alla porta di casa dei topi. In questo modo lei e il bambino sono esposti a contrarre serie malattie». Una vicenda che va avanti da anni e le innumerevoli segnalazioni fatte al Comune, finora non hanno trovato risposta. Ma lo spettacolo continua. I sacchi d'immondizia e gli escrementi canini la fanno da padrone fra la vegetazione spontanea che ha coperto anche il marciapiede, o meglio ciò che resta. Al centro dell'area c'è una vecchia costruzione appartenuta un tempo all'acquedotto pugliese e oggi di proprietà del Comune, ma non viene utilizzato e manca poco che cada a pezzi. Anche il capitolo sicurezza ha delle falle: a un certo punto la strada si interrompe e c'è una grande buca con dei cavi elettrici scoperti, facile punto d'inciampo per chiunque passi di lì, soprattutto perché coperto dall'erba.
«Mia moglie è in attesa - afferma un residente - e non è affatto igienico che io trovi davanti alla porta di casa dei topi. In questo modo lei e il bambino sono esposti a contrarre serie malattie». Una vicenda che va avanti da anni e le innumerevoli segnalazioni fatte al Comune, finora non hanno trovato risposta. Ma lo spettacolo continua. I sacchi d'immondizia e gli escrementi canini la fanno da padrone fra la vegetazione spontanea che ha coperto anche il marciapiede, o meglio ciò che resta. Al centro dell'area c'è una vecchia costruzione appartenuta un tempo all'acquedotto pugliese e oggi di proprietà del Comune, ma non viene utilizzato e manca poco che cada a pezzi. Anche il capitolo sicurezza ha delle falle: a un certo punto la strada si interrompe e c'è una grande buca con dei cavi elettrici scoperti, facile punto d'inciampo per chiunque passi di lì, soprattutto perché coperto dall'erba.