CPIA San Ferdinando e Osservatorio Giulia e Rossella insieme per le donne

L'incontro di riflessione si è svolto lo scorso 5 marzo

giovedì 7 marzo 2024 12.21
In occasione della Giornata Mondiale della donna che si celebra ogni anno il giorno 8 marzo, gli studenti e i docenti del CPIA BAT "Gino Strada" della sede di San Ferdinando hanno accolto presso la propria sede situata presso il plesso Pasculli, la dottoressa Marilena Filograsso, psicologa dell'osservatorio Giulia e Rossella.

L' Osservatorio nasce dall'attività di un gruppo di donne che nel 1999 ha fondato uno dei primi centri antiviolenza in Puglia. Oggi riunisce in un unico progetto, organizzazioni di donne che affrontano il tema della violenza maschile sulle donne secondo l'ottica della differenza di genere.

I centri antiviolenza sono luoghi in cui vengono accolte le donne che hanno subito violenza. Grazie all'accoglienza telefonica, ai colloqui personali, ai percorsi assistiti e ai numerosi altri servizi offerti, le donne sono coadiuvate nel loro percorso di uscita dall' ambiente violento in cui hanno vissuto o ancora vivono.

Questi centri svolgono attività di consulenza psicologica, consulenza legale, gruppi di sostegno, formazione, promozione, sensibilizzazione e prevenzione, raccolta ed elaborazione dati, orientamento ed accompagnamento al lavoro, raccolta materiale bibliografico e documentario sui temi della violenza, in particolare quella di genere.

La violenza di genere è un fenomeno strutturale che affonda le sue radici nella disparità storica tra uomini e donne. Questa disuguaglianza ha una matrice socio-culturale basata sugli stereotipi di genere, di cui la nostra cultura di stampo patriarcale è intrisa.

Durante l'incontro del 5 marzo, attraverso la presentazione di un filmato e una discussione sull'argomento, sono state individuate tante disparità ancora presenti nella società odierna, e grazie alla dottoressa Filograsso è stato sottolineato ed esplicitato l'impatto positivo della scuola e delle Associazioni, come L'Osservatorio, che si impegnano a creare una coscienza sociale.

Per educare alla non violenza e alla parità di genere, infatti, è necessario lavorare fin dall'infanzia sulla creazione di relazioni positive e paritarie. L'esercizio alla cooperazione e della condivisione, l'abitudine all'ascolto partecipe, all'empatia, al rispetto, soprattutto se promossi sin dalla tenera età, incentiva lo sviluppo di un clima di accoglienza, prevengono fenomeni di discriminazione ed esclusione e favoriscono la capacità di stare in una relazione in cui la forza personale non si traduce e non si esprime nel dominio sull'altro. Insomma, un importante incontro di confronto, formazione ed informazione, che ha permesso a due realtà fondamentali, la scuola e i centri antiviolenza, di mettersi in relazione con l'idea di rendere i nostri studenti adulti dei cittadini, uomini e donne, consapevoli delle possibilità che il territorio offre loro.