Criminalità foggiana, l'azione di 340 poliziotti per evitare lo "sconfinamento" nella BAT
Tre mesi intensi di controlli e risultati
mercoledì 29 novembre 2017
16.26
Da inizio di Settembre scorso, la Polizia di Stato ha attivato un piano straordinario di controllo del territorio nella provincia di BAT, dapprima in via sperimentale, da inizio novembre a carattere ordinario, denominato P.O.I. ( Piano Operativo Interprovinciale).
Infatti, i Questori di Bari e di Foggia, competenti per la provincia di Bat ( la Questura di Foggia sui comuni Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Margherita di Savoia, quella di Bari per tutti gli altri comuni ) hanno ritenuto necessario intensificare la presenza della Polizia di Stato sulla fascia di confine fra le province di Foggia e Bari allo scopo di prevenire "sconfinamenti" dei gruppi criminali operanti in Foggia verso la Provincia barese, quindi, in particolare nell'area di territorio oggi costituente la provincia di BAT.
L'obiettivo è anche quello di migliorare, in maniera incisiva, l'efficacia generale del complessivo "dispositivo di sicurezza e di contrasto al crimine", organizzato e non, in particolare con riferimento alle attività di prevenzione dispiegate sui singoli territori provinciali di Foggia e Bari, senza dimenticare quello di BAT.
Per consentire il raggiungimento di tali obiettivi, i Questori di Foggia e Bari hanno elaborato un modello organizzativo denominato "Piano Operativo Interprovinciale-P.O.I." finalizzato a garantire valide strategie di aggressione al crimine, che si basa sull'impiego sinergico e contemporaneo delle forze territoriali della Polizia di Stato appartenenti alle due province.
Dal mese di settembre ad oggi, quindi, nei tre comuni di San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Margherita di Savoia, 340 agenti della Polizia di Stato della provincia di Foggia, appartenenti a diversi uffici (Commissariato di Cerignola, Reparti Prevenzione Crimine, Squadra Mobile, Polizia Stradale e Ferroviaria di Foggia), sono stati impegnati ripetutamente, con cadenze prefissate e per ben n. 11 servizi di controllo straordinario, volti a contrastare la criminalità.
Si riportano i risultati conseguiti nei tre suddetti comuni della BAT:
controllate 1.383 persone (di cui 383 con pregiudizi di polizia);
arrestate 3 persone in flagranza di reato;
denunciate 11 in stato di libertà;
controllati 4.435 veicoli e contestando 57 infrazioni (di cui 5 senza casco);
eseguite 22 perquisizioni personali e locali;
controllati 112 persone sottoposte agli arresti domiciliari;
sequestri penali: 2 trattori stradali con semirimorchio, 3 ciclomotori, n. 277 supporti DVD e CD, n. 108 capi abbigliamento, 300grammi circa di hashish, 100 grammi circa di marijuana, 5 apparecchi videogiochi e la somma di circa 300 euro;
sequestri amministrativi: 7 veicoli, Kg. 5,8 TLE, 5 ispezioni di casolari, controllo e perquisizione di 9 autoparchi con 721 box, 1autofficina risultata completamente abusiva e conseguentemente chiusa, 16 circoli privati e ricreativi, 5 esercizi pubblici.
Contestualmente la Questura di Bari ha svolto analoghi servizi nei comuni della BAT ricompresi in quella competenza territoriale.
Questa attività, che proseguirà ogni settimana, ha prodotto un effetto positivo anche sulla percezione di sicurezza da parte dei cittadini delle comunità locali.
Infatti, i Questori di Bari e di Foggia, competenti per la provincia di Bat ( la Questura di Foggia sui comuni Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Margherita di Savoia, quella di Bari per tutti gli altri comuni ) hanno ritenuto necessario intensificare la presenza della Polizia di Stato sulla fascia di confine fra le province di Foggia e Bari allo scopo di prevenire "sconfinamenti" dei gruppi criminali operanti in Foggia verso la Provincia barese, quindi, in particolare nell'area di territorio oggi costituente la provincia di BAT.
L'obiettivo è anche quello di migliorare, in maniera incisiva, l'efficacia generale del complessivo "dispositivo di sicurezza e di contrasto al crimine", organizzato e non, in particolare con riferimento alle attività di prevenzione dispiegate sui singoli territori provinciali di Foggia e Bari, senza dimenticare quello di BAT.
Per consentire il raggiungimento di tali obiettivi, i Questori di Foggia e Bari hanno elaborato un modello organizzativo denominato "Piano Operativo Interprovinciale-P.O.I." finalizzato a garantire valide strategie di aggressione al crimine, che si basa sull'impiego sinergico e contemporaneo delle forze territoriali della Polizia di Stato appartenenti alle due province.
Dal mese di settembre ad oggi, quindi, nei tre comuni di San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Margherita di Savoia, 340 agenti della Polizia di Stato della provincia di Foggia, appartenenti a diversi uffici (Commissariato di Cerignola, Reparti Prevenzione Crimine, Squadra Mobile, Polizia Stradale e Ferroviaria di Foggia), sono stati impegnati ripetutamente, con cadenze prefissate e per ben n. 11 servizi di controllo straordinario, volti a contrastare la criminalità.
Si riportano i risultati conseguiti nei tre suddetti comuni della BAT:
controllate 1.383 persone (di cui 383 con pregiudizi di polizia);
arrestate 3 persone in flagranza di reato;
denunciate 11 in stato di libertà;
controllati 4.435 veicoli e contestando 57 infrazioni (di cui 5 senza casco);
eseguite 22 perquisizioni personali e locali;
controllati 112 persone sottoposte agli arresti domiciliari;
sequestri penali: 2 trattori stradali con semirimorchio, 3 ciclomotori, n. 277 supporti DVD e CD, n. 108 capi abbigliamento, 300grammi circa di hashish, 100 grammi circa di marijuana, 5 apparecchi videogiochi e la somma di circa 300 euro;
sequestri amministrativi: 7 veicoli, Kg. 5,8 TLE, 5 ispezioni di casolari, controllo e perquisizione di 9 autoparchi con 721 box, 1autofficina risultata completamente abusiva e conseguentemente chiusa, 16 circoli privati e ricreativi, 5 esercizi pubblici.
Contestualmente la Questura di Bari ha svolto analoghi servizi nei comuni della BAT ricompresi in quella competenza territoriale.
Questa attività, che proseguirà ogni settimana, ha prodotto un effetto positivo anche sulla percezione di sicurezza da parte dei cittadini delle comunità locali.