Crisi economica, un pugliese su due non festeggerà San Valentino
L'analisi di Coldiretti: «Si evitano spese extra per cene o regali»
martedì 14 febbraio 2023
«Più di 1 pugliese su 2 (55%) ha deciso di non festeggiare San Valentino, evitando spese extra per cene o regali, a causa del momento di difficoltà e della corsa al risparmio sotto il peso dell'inflazione e dei rincari di gas e bollette». È quanto emerge dal sondaggio condotto sul portale di Coldiretti Puglia, secondo cui «oltre la metà dei cittadini rinuncia a onorare la festa degli innamorati, il 15% sceglie la cena al ristorante, il 5% in agriturismo, il 23% compra il tradizionale bouquet di fiori, mentre risultano ridotti ai minimi storici i regali (2%)».
L'associazione del territorio ha sottolineato nella nota: «San Valentino è tradizionalmente tra i momenti più importanti del settore florovivaistico che solo in Puglia vale 160 milioni di euro, posizionandosi al quinto posto della classifica nazionale delle regioni che hanno una forte vocazione nella produzione di fiori e piante, nonostante le difficoltà climatiche e l'esplosione dei costi di produzione (più che raddoppiati). I fiori italiani peraltro sono senza dubbio i più profumati, non solo perché non devono affrontare lunghi tempi di viaggio che fanno arrivare quelli stranieri meno freschi alla meta, ma anche perché molti produttori nazionali sono impegnati a selezionare varietà che presentano aromi più intensi e caratteristici» ha aggiunto e concluso la Coldiretti.
L'associazione del territorio ha sottolineato nella nota: «San Valentino è tradizionalmente tra i momenti più importanti del settore florovivaistico che solo in Puglia vale 160 milioni di euro, posizionandosi al quinto posto della classifica nazionale delle regioni che hanno una forte vocazione nella produzione di fiori e piante, nonostante le difficoltà climatiche e l'esplosione dei costi di produzione (più che raddoppiati). I fiori italiani peraltro sono senza dubbio i più profumati, non solo perché non devono affrontare lunghi tempi di viaggio che fanno arrivare quelli stranieri meno freschi alla meta, ma anche perché molti produttori nazionali sono impegnati a selezionare varietà che presentano aromi più intensi e caratteristici» ha aggiunto e concluso la Coldiretti.