Crisi idrica, Piazzolla: "Consorzi di bonifica possono avere ruolo strategico"
Nota della candidata al Consiglio Regionale
sabato 22 agosto 2020
11.47
"I consorzi di bonifica hanno un'importanza strategica nel territorio pugliese e, più in generale, del Mezzogiorno italiano. Risultano importanti per svolgere attività quali la pulizia di fossi e canali, la gestione delle dighe e degli impianti irrigui, e rappresentano uno strumento assolutamente valido per lo sviluppo dei nostri territori rurali. Per questa ragione è necessario che, in un momento di crisi idrica come quello che il Sud sta attraversando, si risolvano alcune criticità". Lo dichiara in una nota l'avv. Rossella Piazzolla, candidata alle Regionali 2020 con Raffaele Fitto presidente, rimarcando l'importanza dei consorzi di bonifica come enti nati diversi anni fa per l'esigenza degli agricoltori di provvedere ad interventi di bonifica e miglioramento agrario dei territori, e che in questa stagione di emergenza per quanto riguarda le riserve idriche, possono avere un ruolo ancora più marcato.
"Secondo gli ultimi dati, le riserve idriche trattenute negli invasi di Puglia e Basilicata hanno fatto registrare un calo di quasi 60 milioni di metri cubi rispetto allo scorso anno. Uno scenario di totale incertezza - spiega Piazzolla - che deve indurre le istituzioni a porsi domande, e di conseguenza agire, sul futuro idrico del nostro territorio. Servono interventi per l'agricoltura dal punto di vista economico e ambientale: i consorzi di bonifica possono essere decisivi in questo senso, affidando ad essi una progettualità esecutiva per incrementare la disponibilità idrica e avere una gestione razionale dell'acqua, che consentirebbe di averne in giusta quantità e nei tempi opportuni. C'è anche un altro aspetto che non va trascurato, relativamente alla manutenzione delle strutture di bonifica, che spesso è mancata creando disagi ai consorziati. In questo senso, risulterebbero necessari interventi di manutenzione della rete di scolo, degli impianti irrigui collettivi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle zone rurali", conclude Piazzolla.
"Secondo gli ultimi dati, le riserve idriche trattenute negli invasi di Puglia e Basilicata hanno fatto registrare un calo di quasi 60 milioni di metri cubi rispetto allo scorso anno. Uno scenario di totale incertezza - spiega Piazzolla - che deve indurre le istituzioni a porsi domande, e di conseguenza agire, sul futuro idrico del nostro territorio. Servono interventi per l'agricoltura dal punto di vista economico e ambientale: i consorzi di bonifica possono essere decisivi in questo senso, affidando ad essi una progettualità esecutiva per incrementare la disponibilità idrica e avere una gestione razionale dell'acqua, che consentirebbe di averne in giusta quantità e nei tempi opportuni. C'è anche un altro aspetto che non va trascurato, relativamente alla manutenzione delle strutture di bonifica, che spesso è mancata creando disagi ai consorziati. In questo senso, risulterebbero necessari interventi di manutenzione della rete di scolo, degli impianti irrigui collettivi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle zone rurali", conclude Piazzolla.