Decreto sicurezza, Decaro non risponde al coordinamento per i diritti umani

Una delegazione dalla Bat il 20 febbraio sarà a Bari da Emiliano all’incontro con i sindaci

giovedì 14 febbraio 2019 20.45
"Anche un 'no' sarebbe stato meglio di essere ignorati". Così i rappresentanti del coordinamento per i diritti umani della Bat commentano la mancata risposta da parte del presidente dell'Anci, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, alla richiesta di incontro finalizzata a spiegare le ragioni per le quali il coordinamento è nato e presentare la lettera-appello in cui sono riassunte le posizioni del coordinamento oltre che l'invito alle istituzioni pugliesi ad assumere una posizione, come accaduto già in altre parti d'Italia, dove alcuni Sindaci hanno deciso di "sospendere l'attuazione del Dl nelle parti che riguardano l'attività dei Comuni ai quali la legge affida la responsabilità di gestire l'anagrafe dei cittadini".

L'incontro era stato chiesto a Decaro proprio in qualità di presidente dell'Anci, il quale però non considerando le istanze del coordinamento nei fatti non è consequenziale con le sue stesse prese di posizione contrarie al Dl: "Ci convochi e ne discuteremo: non si possono sospendere i diritti basilari delle persone", queste le dichiarazioni di Decaro pronunciate contro il Ministro dell'Interno e riportate da tutti i giornali, anche da agenzie di stampa nazionali.

Nel frattempo, il coordinamento si sta ampliando e nelle ultime ore ha riscosso l'appoggio del sindaco di Margherita di Savoia, Bernardo Lodispoto, a nome dell'intera giunta comunale, che si va ad aggiungere al sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, che ha aderito al coordinamento insieme alla giunta ed al collega di Trani, Amedeo Bottaro che ha dato il suo sostegno con l'assessore alle culture, Felice Di Lernia. Si allarga anche la partecipazione del mondo delle associazioni, infatti ai primi firmatari della lettera-appello Cgil Bat, Cisl Bari-Bat, Anpi Bat, Arci Circolo C. Cafiero di Barletta, i legali della consulta giuridica della Cgil Bat, Mga, Libera Andria ed Arcigay Bat, si sono aggiunte realtà come Uil Bari-Bat, Arci Circolo Hastarci di Trani, Libera Trani, Comitato Bene Comune Trani, Anolf Bari-Bat, Misericordie di Barletta e di Andria, Ambulatorio popolare di Barletta e Oasi2 di Trani.

Il coordinamento fermo sull'idea che "il decreto sicurezza offende la persona del migrante, degrada lo 'straniero' e fa diventare la discriminazione una regola, rievocando i momenti peggiori e più bui della nostra storia", nell'ultimo incontro ha deciso di organizzare nei prossimi giorni una iniziativa pubblica per coinvolgere anche i cittadini in questa battaglia di civiltà. L'obiettivo del gruppo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica e gli amministratori non al tema della disobbedienza al "decreto sicurezza" ma, al contrario, all'obbedienza verso la Costituzione italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani". Intanto, una delegazione del coordinamento il 20 febbraio prossimo parteciperà ad un incontro con i Sindaci organizzato presso la Fiera del Lavante, dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per discutere del decreto che egli stesso ha definito un "errore catastrofico" e degli "eventuali problemi applicativi".