Dimissioni Lamacchia, la maggioranza si spacca su bilancio ed amministrazione
Il documento di richiesta del rinvio del Consiglio firmato da quattro consilieri
lunedì 4 gennaio 2016
10.33
La richiesta, poi approvata, del rinvio della seconda convocazione del Consiglio Comunale di San Ferdinando che ha provocato successivamente le dimissioni del Sindaco Michele Lamacchia, è partita da quattro consiglieri di maggioranza. Si tratta di Diego Giannaccaro, Raffaele Visaggio, Giacomo Rosario Demichele ed il vice-sindaco Arianna Camporeale.
Il documento datato 1 gennaio con la richiesta di rinvio indirizzata al Primo Cittadino, ora dimissionario, è tutto basato su uno degli aspetti più delicati da discutere durante l'assise comunale: il bilancio 2016. In particolare, si legge nella nota «il rinvio è necessario ad armonizzare la proposta di bilancio con la legge di stabilità per il 2016. Ma è ancor più necessario verificare il grado di armonia della maggioranza uscita dalle elezioni amministrative 2012. Verificare e ritrovare sintonie e condivisione che sembrano essersi affievolite specie dopo le modifiche degli assetti di Giunta del febbraio 2015, senza che ci sia stato quell'auspicato rilancio dell'azione politica ed amministrativa. L'approvazione del bilancio in una seduta di seconda convocazione e senza che ci sia tutta la maggioranza, rappresenterebbe un grave vulnus alla legittimazione politica ricevuta dalla comunità sanferdinandese».
Questo il testo completo dei quattro consiglieri comunali che, difatto, aprono scenari ancora inespressi. Restano ancora poco più di quindici giorni per ricucire lo strappo ed evitare il voto anticipato.
Il documento datato 1 gennaio con la richiesta di rinvio indirizzata al Primo Cittadino, ora dimissionario, è tutto basato su uno degli aspetti più delicati da discutere durante l'assise comunale: il bilancio 2016. In particolare, si legge nella nota «il rinvio è necessario ad armonizzare la proposta di bilancio con la legge di stabilità per il 2016. Ma è ancor più necessario verificare il grado di armonia della maggioranza uscita dalle elezioni amministrative 2012. Verificare e ritrovare sintonie e condivisione che sembrano essersi affievolite specie dopo le modifiche degli assetti di Giunta del febbraio 2015, senza che ci sia stato quell'auspicato rilancio dell'azione politica ed amministrativa. L'approvazione del bilancio in una seduta di seconda convocazione e senza che ci sia tutta la maggioranza, rappresenterebbe un grave vulnus alla legittimazione politica ricevuta dalla comunità sanferdinandese».
Questo il testo completo dei quattro consiglieri comunali che, difatto, aprono scenari ancora inespressi. Restano ancora poco più di quindici giorni per ricucire lo strappo ed evitare il voto anticipato.