Discoteche chiuse in tutta Italia da oggi, l'ordinanza del Governo
Salvi matrimoni, comunioni ed eventi privati. Stabilito anche obbligo di mascherina anche all'aperto dalle 18.00 alle 6.00
lunedì 17 agosto 2020
15.59
A partire da oggi, lunedì 17 agosto, tutte le discoteche sul territorio nazionale saranno chiuse. Lo ha stabilito ieri pomeriggio il Governo, a margine del vertice coi presidenti delle Regioni convocato allo scopo di uniformare le decisioni sul tema.
Il Ministero della Salute ha disposto un'ordinanza nella quale è prescritto l'obbligo di indossare la mascherina nei luoghi all'aperto dalle 18.00 alle 6.00 del mattino successivo nei casi in cui non sia possibile mantenere le distanze.
«Sono sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso» è quanto contenuto nel provvedimento, che non ammette deroghe da parte degli enti territoriali. L'ordinanza sarà in vigore fino al prossimo 7 settembre, a meno che il presidente del consiglio non scelga di adottare misure differenti.
La chiusura delle discoteche ha, però, messo subito in allarme il settore degli eventi. Nel testo dell'ordinanza si parlava infatti di "locali assimilati", dicitura che aveva creato grossi dubbi, al punto che in molti si chiedevano se in quella frase rientrassero anche matrimoni, comunioni, cresime e altri eventi "privati".
Il presidente dell'Associazione nazionale Assoeventi, Boccardi, per questo motivo aveva in merito scritto al ministro, che in risposta ha precisato la stessa ordinanza, aggiornandola, sostituendo la dicitura con la seguente: «Sono sospese, all'aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all'intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico».
Esclusi, quindi, dalla nuova ordinanza quelle manifestazioni che, in quanto private: «Sono destinate a soggetti determinati e scelti sulla base di legami personali, di amicizia o parentela, manifestazioni per le quali non essendo consentito l'accesso indiscriminato del pubblico non valgono le restrizioni previste nella medesima ordinanza».
«Sono quindi esclusi dall'ambito di applicazione della citata ordinanza - scrivono da AssoEventi - i matrimoni, le cresime, le comunioni ed altre cerimonie e occasioni di tale tipologia, per le quali non esiste un accesso indiscriminato del pubblico, restando ferme, con evidenza, le prescrizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 agosto 2020, relative al divieto di assembramento e alle misure di igiene ivi previste».
Il Ministero della Salute ha disposto un'ordinanza nella quale è prescritto l'obbligo di indossare la mascherina nei luoghi all'aperto dalle 18.00 alle 6.00 del mattino successivo nei casi in cui non sia possibile mantenere le distanze.
«Sono sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso» è quanto contenuto nel provvedimento, che non ammette deroghe da parte degli enti territoriali. L'ordinanza sarà in vigore fino al prossimo 7 settembre, a meno che il presidente del consiglio non scelga di adottare misure differenti.
La chiusura delle discoteche ha, però, messo subito in allarme il settore degli eventi. Nel testo dell'ordinanza si parlava infatti di "locali assimilati", dicitura che aveva creato grossi dubbi, al punto che in molti si chiedevano se in quella frase rientrassero anche matrimoni, comunioni, cresime e altri eventi "privati".
Il presidente dell'Associazione nazionale Assoeventi, Boccardi, per questo motivo aveva in merito scritto al ministro, che in risposta ha precisato la stessa ordinanza, aggiornandola, sostituendo la dicitura con la seguente: «Sono sospese, all'aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all'intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico».
Esclusi, quindi, dalla nuova ordinanza quelle manifestazioni che, in quanto private: «Sono destinate a soggetti determinati e scelti sulla base di legami personali, di amicizia o parentela, manifestazioni per le quali non essendo consentito l'accesso indiscriminato del pubblico non valgono le restrizioni previste nella medesima ordinanza».
«Sono quindi esclusi dall'ambito di applicazione della citata ordinanza - scrivono da AssoEventi - i matrimoni, le cresime, le comunioni ed altre cerimonie e occasioni di tale tipologia, per le quali non esiste un accesso indiscriminato del pubblico, restando ferme, con evidenza, le prescrizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 agosto 2020, relative al divieto di assembramento e alle misure di igiene ivi previste».