Donna investita: arrestato l'autista del Fiat 190 per omicidio colposo
La ricostruzione dei Carabinieri di Trinitapoli: il giovane è un 28enne
venerdì 6 novembre 2015
13.46
E' stato arrestato Cosimo Damiano De Rosa, originario di Canosa di Puglia ma residente a Trinitapoli, 28enne autista del Fiat 190 che nella mattinata di ieri ha investito, uccidendola, la 47enne Lucia Colasanto trinitapolese di origine barlettana, la quale transitava in via Cairoli a bordo della sua bicicletta. L'uomo dopo esser fuggito dal luogo dell'incidente, secondo una primissima ricostruzione, si era diretto verso la caserma dei Carabinieri di San Ferdinando. Il 28enne è stato poi tratto in arresto e condotto nel Carcere di Foggia con l'accusa di omicidio colposo ed omissione di soccorso.
La ricostruzione dell'accaduto è arrivata direttamente dai Carabinieri di Trinitapoli, primi ad arrivare sul luogo dell'incidente: «I militari, giunti in via Cairoli, al fine di effettuare i rilievi del caso, hanno rinvenuto la donna esanime riversa a terra accanto ad una bicicletta danneggiata. I sanitari accorsi dopo pochi minuti non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Immediato l'ascolto dei primi testimoni sul posto che hanno fornito il numero di targa dell'autocarro con cassone che, nello svoltare a destra provenendo da via Papa Giovanni XXIII verso via Cairoli, aveva investito la donna in bicicletta, dandosi poi alla fuga in direzione San Ferdinando di Puglia. Dal numero di targa del veicolo, i Carabinieri sono riusciti subito a risalire prima al mezzo, un Fiat 190, e, successivamente, all'identificazione dell'autista ovvero proprio il 28enne trinitapolese. A questo punto subito al via le ricerche del giovane giunto a San Ferdinando.
Dalle indagini successive è stato possibile ricostruire in modo preciso l'evento: nello specifico l'autocarro viaggiava nella stessa direzione della bicicletta. La violenta collisione non ha lasciato scampo alla donna che è finita sotto le ruote del mezzo. Solo a seguito delle segnalazioni fatte dai passanti, il conducente del mezzo pesante aveva arrestato la sua corsa, scendendo anche dall'autocarro ma, verosimilmente rendendosi conto della gravità della situazione, vi è immediatamente risalito ripartendo verso San Ferdinando di Puglia.
La ricostruzione dell'accaduto è arrivata direttamente dai Carabinieri di Trinitapoli, primi ad arrivare sul luogo dell'incidente: «I militari, giunti in via Cairoli, al fine di effettuare i rilievi del caso, hanno rinvenuto la donna esanime riversa a terra accanto ad una bicicletta danneggiata. I sanitari accorsi dopo pochi minuti non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Immediato l'ascolto dei primi testimoni sul posto che hanno fornito il numero di targa dell'autocarro con cassone che, nello svoltare a destra provenendo da via Papa Giovanni XXIII verso via Cairoli, aveva investito la donna in bicicletta, dandosi poi alla fuga in direzione San Ferdinando di Puglia. Dal numero di targa del veicolo, i Carabinieri sono riusciti subito a risalire prima al mezzo, un Fiat 190, e, successivamente, all'identificazione dell'autista ovvero proprio il 28enne trinitapolese. A questo punto subito al via le ricerche del giovane giunto a San Ferdinando.
Dalle indagini successive è stato possibile ricostruire in modo preciso l'evento: nello specifico l'autocarro viaggiava nella stessa direzione della bicicletta. La violenta collisione non ha lasciato scampo alla donna che è finita sotto le ruote del mezzo. Solo a seguito delle segnalazioni fatte dai passanti, il conducente del mezzo pesante aveva arrestato la sua corsa, scendendo anche dall'autocarro ma, verosimilmente rendendosi conto della gravità della situazione, vi è immediatamente risalito ripartendo verso San Ferdinando di Puglia.