Ecotassa, Tarantini: «Basta con il partito della discarica»
L'appello di Legambiente alla Regione Puglia anche sul caso Grottelline
venerdì 8 gennaio 2016
18.03
«Basta col partito della discarica». Sono le prime parole di Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, che parla di Ecotassa e di Discarica di Grottelline a Spinazzola, proprio dopo la pubblicazione dei dati relativi al tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani dovuto per l'anno 2015. Ma lo stesso Presidente di Legambiente Puglia prova anche a sferzare la Regione sulla questione discarica di Grottelline ed i possibili risarcimenti danni richiesti.
«Nonostante i proclami e le dichiarazioni ad effetto - dice Tarantini - si torna a discutere di un'ennesima rimodulazione dell'ecotassa che incentiverebbe lo smaltimento dei rifiuti urbani nelle discariche pugliesi ormai al collasso. Infatti, nella nostra regione ben il 75% di essi viene interrato e, dai dati Ispra, emerge che la Puglia riceve nei suoi impianti oltre 420mila tonnellate di rifiuti provenienti da altre regioni. Paradossalmente l'ipotesi di rimodulazione da un lato sarebbe un riconoscimento incomprensibile per tutte quelle amministrazioni inadempienti, oltre 180, oggi ancora ferme a percentuali che non arrivano al 40% di raccolta differenziata, dall'altro rappresenterebbe una beffa per i Comuni ricicloni, esempi virtuosi in una regione carente di impianti per lo smaltimento dei rifiuti. Legambiente è contraria a qualunque ipotesi di rimodulazione dell'aliquota di ecotassa poiché l'unico modo per raggiungere gli obiettivi di legge per la raccolta differenziata, riducendo contemporaneamente lo smaltimento dei rifiuti in discarica, è il sistema di premialità/penalità che ha funzionato in molte regioni italiane».
«Sull'ipotesi di realizzazione della discarica a Grottelline - conclude Tarantini - la Regione tenga conto dei pareri negativi espressi dalle amministrazioni locali interessate, considerando la valenza storica, naturalistica, culturale e archeologica dell'area, evitando di fare retromarcia di fronte all'ipotesi di risarcimento danni». Questo il commento di Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia».
«Nonostante i proclami e le dichiarazioni ad effetto - dice Tarantini - si torna a discutere di un'ennesima rimodulazione dell'ecotassa che incentiverebbe lo smaltimento dei rifiuti urbani nelle discariche pugliesi ormai al collasso. Infatti, nella nostra regione ben il 75% di essi viene interrato e, dai dati Ispra, emerge che la Puglia riceve nei suoi impianti oltre 420mila tonnellate di rifiuti provenienti da altre regioni. Paradossalmente l'ipotesi di rimodulazione da un lato sarebbe un riconoscimento incomprensibile per tutte quelle amministrazioni inadempienti, oltre 180, oggi ancora ferme a percentuali che non arrivano al 40% di raccolta differenziata, dall'altro rappresenterebbe una beffa per i Comuni ricicloni, esempi virtuosi in una regione carente di impianti per lo smaltimento dei rifiuti. Legambiente è contraria a qualunque ipotesi di rimodulazione dell'aliquota di ecotassa poiché l'unico modo per raggiungere gli obiettivi di legge per la raccolta differenziata, riducendo contemporaneamente lo smaltimento dei rifiuti in discarica, è il sistema di premialità/penalità che ha funzionato in molte regioni italiane».
«Sull'ipotesi di realizzazione della discarica a Grottelline - conclude Tarantini - la Regione tenga conto dei pareri negativi espressi dalle amministrazioni locali interessate, considerando la valenza storica, naturalistica, culturale e archeologica dell'area, evitando di fare retromarcia di fronte all'ipotesi di risarcimento danni». Questo il commento di Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia».