Emergenza economica Covid-19, in arrivo 34mila euro dalla regione Puglia
Un aiuto per tutte le fragilità causate dalla pandemia
giovedì 28 maggio 2020
16.09
Dalla regione Puglia in arrivo un aiuto economico ai comuni in seguito all'approvazione della legge regionale sulle fragilità causate dall'emergenza da Covid-19. A Trinitapoli spettano 34.120,37 euro. In tutto la Regione ha stanziato una somma pari a 9.473.693,21 euro da destinare a tutti i suoi comuni. Le somme sono stato divise a seconda della densità della popolazione residente in ogni città.
«Questo provvedimento straordinario è stato voluto per sostenere quelle fasce della popolazione che non hanno diritto ad alcuna delle tutele garantite dai provvedimenti precedenti assunti dal Governo nazionale - ha spiegato il consigliere regionale del Partito Democratico Ruggiero Mennea -. Penso, ad esempio, ai lavoratori stagionali con contratti a tempo determinato legati al settore wedding e sale ricevimenti, della sicurezza, di organizzazione eventi, cultura e attività ludiche, che sono lontani da un ritorno alla normalità, o alle famiglie con disabili e anziani a carico, per le quali la pandemia ha rappresentato un peso maggiore a causa del blocco delle attività assistenziali. Ci sono anche le donne che, oltre a lavorare, devono seguire a casa i figli per garantire loro la continuità didattica, e hanno bisogno di un contributo economico per le attività di baby sitting».
«Questo provvedimento straordinario è stato voluto per sostenere quelle fasce della popolazione che non hanno diritto ad alcuna delle tutele garantite dai provvedimenti precedenti assunti dal Governo nazionale - ha spiegato il consigliere regionale del Partito Democratico Ruggiero Mennea -. Penso, ad esempio, ai lavoratori stagionali con contratti a tempo determinato legati al settore wedding e sale ricevimenti, della sicurezza, di organizzazione eventi, cultura e attività ludiche, che sono lontani da un ritorno alla normalità, o alle famiglie con disabili e anziani a carico, per le quali la pandemia ha rappresentato un peso maggiore a causa del blocco delle attività assistenziali. Ci sono anche le donne che, oltre a lavorare, devono seguire a casa i figli per garantire loro la continuità didattica, e hanno bisogno di un contributo economico per le attività di baby sitting».