Fondi Europei, Antonucci: «Patto per la crescita e lo sviluppo del territorio»
Il segretario della CGIL BAT lancia un appello a tutte le categorie ed agli enti
lunedì 31 agosto 2015
9.30
Il prodotto interno lordo è in calo, il sistema produttivo continua ad indebolirsi. Da un lato si registra il consolidamento di alcuni settori come l'agro-alimentare, dall'altro altro comparti come l'edilizia, l'estrattivo, il calzaturiero ed il tessile restano in condizioni di difficoltà con gravi conseguenze per l'occupazione. Accade in generale in Puglia e anche nella Provincia di Barletta – Andria – Trani dove la situazione di crisi dell'intero sistema produttivo impone una seria riflessione sulle politiche industriali e di sviluppo integrate. La fotografia della situazione è già stata scattata nel "Documento unitario sul Mezzogiorno, politiche di sviluppo, occupazione e servizi socio-sanitari" stilato dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil nella scorsa primavera nel quale venivano anche indicate delle proposte e delle priorità per creare occupazione.
«Le iniziative e le risposte – commenta Luigi Antonucci, segretario generale della Cgil Bat – però ci sembra che si stiano attardando così come pensiamo che i riflettori sulla difficile situazione economica del territorio, nonostante il nostro (e di altre parti sociali) costante impegno, vengano accesi ad intermittenza con iniziative 'spot' che talvolta rimangono incompiute. Il presidente di Confindustria Bari e Bat, Sergio Fontana, nei giorni scorsi ha parlato della necessità di puntare su uno sviluppo sostenibile partendo dall'utilizzazione dei fondi europei per la valorizzazione del patrimonio pubblico locale. Un'idea che condividiamo ma che riteniamo vada attuata tramite una fattiva collaborazione tra Confindustria, parti sociali ed istituzioni. Il Programma Operativo 2014/2020 della Puglia, che destina il 46% delle risorse ad obiettivi collegati allo sviluppo delle imprese, può rappresentare un'occasione straordinaria per il rilancio del sistema produttivo e per far ripartire la crescita e l'occupazione».
«Qualche mese fa – ricorda Antonucci – con l'associazione degli industriali di Bari e Bat abbiamo avuto un incontro al quale non è stato dato alcun seguito. Visto che il nostro obiettivo è comune ed è quello di mirare allo sviluppo, un risultato frutto dell'azione sinergica tra diversi fattori: aziende, lavoratori, diritti e sindacati, questo potrebbe essere il momento migliore per riprendere le fila di quel discorso lasciato in sospeso. Un impulso a questa forma di collaborazione potrebbe, per esempio, avvenire partendo da Barletta con la ripresa dei lavori del 'Tavolo di concertazione per lo sviluppo sostenibile del territorio" già istituito con un protocollo d'intesa sottoscritto nel 2010 per la valorizzazione dell'Incubatore della ex distilleria in cui sono previste numerose attività. E proprio vista l'ormai prossima apertura dello stesso polo speriamo che questa possa essere l'occasione per siglare un nuovo patto per la crescita e lo sviluppo e che altrettanto possa avvenire anche negli altri Comuni della nostra Provincia».
«Le iniziative e le risposte – commenta Luigi Antonucci, segretario generale della Cgil Bat – però ci sembra che si stiano attardando così come pensiamo che i riflettori sulla difficile situazione economica del territorio, nonostante il nostro (e di altre parti sociali) costante impegno, vengano accesi ad intermittenza con iniziative 'spot' che talvolta rimangono incompiute. Il presidente di Confindustria Bari e Bat, Sergio Fontana, nei giorni scorsi ha parlato della necessità di puntare su uno sviluppo sostenibile partendo dall'utilizzazione dei fondi europei per la valorizzazione del patrimonio pubblico locale. Un'idea che condividiamo ma che riteniamo vada attuata tramite una fattiva collaborazione tra Confindustria, parti sociali ed istituzioni. Il Programma Operativo 2014/2020 della Puglia, che destina il 46% delle risorse ad obiettivi collegati allo sviluppo delle imprese, può rappresentare un'occasione straordinaria per il rilancio del sistema produttivo e per far ripartire la crescita e l'occupazione».
«Qualche mese fa – ricorda Antonucci – con l'associazione degli industriali di Bari e Bat abbiamo avuto un incontro al quale non è stato dato alcun seguito. Visto che il nostro obiettivo è comune ed è quello di mirare allo sviluppo, un risultato frutto dell'azione sinergica tra diversi fattori: aziende, lavoratori, diritti e sindacati, questo potrebbe essere il momento migliore per riprendere le fila di quel discorso lasciato in sospeso. Un impulso a questa forma di collaborazione potrebbe, per esempio, avvenire partendo da Barletta con la ripresa dei lavori del 'Tavolo di concertazione per lo sviluppo sostenibile del territorio" già istituito con un protocollo d'intesa sottoscritto nel 2010 per la valorizzazione dell'Incubatore della ex distilleria in cui sono previste numerose attività. E proprio vista l'ormai prossima apertura dello stesso polo speriamo che questa possa essere l'occasione per siglare un nuovo patto per la crescita e lo sviluppo e che altrettanto possa avvenire anche negli altri Comuni della nostra Provincia».