Giornata diocesana di "Avvenire": una pagina per l'Arcidiocesi
Il 6 gennaio prossimo la celebrazione. Copie nelle parrocchie di San Ferdinando
sabato 5 dicembre 2015
13.56
Domenica 6 gennaio 2015, sarà celebrata la "Giornata diocesana del quotidiano cattolico 'Avvenire'. Nell'edizione del giorno sarà pubblicata un pagina interamente dedicata all'Arcidiocesi. Per l'occasione, S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, ha inviato alla comunità diocesana una messaggio mentre nelle parrocchie di San Ferdinando di Puglia sarà messo a disposizione dei fedeli un congruo numero di copie dell'edizione di Avvenire del 6 gennaio.
«Ben volentieri desidero condividere con voi alcune riflessioni sul nostro "Giornale" che rappresenta un prezioso strumento da frequentare per la nostra informazione e formazione - scrive Mons. Pichierri - E' la complessità del mondo che viviamo, le problematiche e le situazioni in esso presenti, la coesistenza di più punti di vista e le diverse ottiche interpretative dei fatti di ogni giorno, a rendere Avvenire una vera e propria bussola di orientamento. E ciò perché esso, grazie al lavoro di un gruppo di giornalisti motivati e qualificati, legge la storia di tutti i giorni secondo i principi fondamentali della visione cristiana della vita. Ogni organo di informazione ha suoi punti di riferimento e una visione dell'umano, in base ai quali leggere e interpretare i fatti; ed è bene che noi conosciamo queste diverse chiavi di lettura; ma, a mio parere, non possiamo prescindere da quella di Avvenire, la cui fonte ispiratrice è data dal Vangelo, che è la radice del "nuovo umanesimo in Gesù Cristo", di cui non possiamo fare a meno».
«Per il nostro quotidiano la questione antropologica è centrale, è affrontata coraggiosamente, con proposte sull' 'umano' chiare e spesso non in linea con quanto altre culture o altre visioni propongono. In esso è altresì fondamentale la dimensione ecclesiale, per cui nelle pagine di Avvenire troviamo la narrazione della vita della comunità credente: viene dato spazio ad esperienze, storie, testimoniane relative a uomini e donne che, per usare il lessico del recente convegno ecclesiale nazionale di Firenze, vivono con passione l''uscire', l''annunciare', l''abitare', l''educare', il 'trasfigurare' nelle diverse periferie in cui si snoda l'esistenza umana. Avvenire può essere benissimo punto riferimento per tutti noi, soprattutto ora, in questo particolare momento della vita della nostra comunità diocesana, che, all'indomani della conclusione del Primo Sinodo Diocesano (30 ottobre 2015), si appresta a vivere il Giubileo Straordinario della Misericordia (8 gennaio 2015 - 20 novembre 2016) come tempo favorevole per rinnovare la nostra pastorale secondo le determinazioni contenute nel "Libro Sinodale" che ho il piacere di consegnare nella celebrazione del 26 gennaio 2016, a Trani, nella Cattedrale, in occasione del 25^ anniversario della mia ordinazione episcopale».
«Siamo chiamati ancora una volta alla conversione personale e comunitaria, a fare nostri i sentieri inesplorati della misericordia del Signore a cui possano corrispondere nostri gesti di misericordia, a trovare modalità concrete per dare attualizzazione al Sinodo per un rinnovato impegno nella comunione e nella missione. Rivolgo a tutti l'appello alla preghiera perché il Signore ci accompagni sempre».
«Ben volentieri desidero condividere con voi alcune riflessioni sul nostro "Giornale" che rappresenta un prezioso strumento da frequentare per la nostra informazione e formazione - scrive Mons. Pichierri - E' la complessità del mondo che viviamo, le problematiche e le situazioni in esso presenti, la coesistenza di più punti di vista e le diverse ottiche interpretative dei fatti di ogni giorno, a rendere Avvenire una vera e propria bussola di orientamento. E ciò perché esso, grazie al lavoro di un gruppo di giornalisti motivati e qualificati, legge la storia di tutti i giorni secondo i principi fondamentali della visione cristiana della vita. Ogni organo di informazione ha suoi punti di riferimento e una visione dell'umano, in base ai quali leggere e interpretare i fatti; ed è bene che noi conosciamo queste diverse chiavi di lettura; ma, a mio parere, non possiamo prescindere da quella di Avvenire, la cui fonte ispiratrice è data dal Vangelo, che è la radice del "nuovo umanesimo in Gesù Cristo", di cui non possiamo fare a meno».
«Per il nostro quotidiano la questione antropologica è centrale, è affrontata coraggiosamente, con proposte sull' 'umano' chiare e spesso non in linea con quanto altre culture o altre visioni propongono. In esso è altresì fondamentale la dimensione ecclesiale, per cui nelle pagine di Avvenire troviamo la narrazione della vita della comunità credente: viene dato spazio ad esperienze, storie, testimoniane relative a uomini e donne che, per usare il lessico del recente convegno ecclesiale nazionale di Firenze, vivono con passione l''uscire', l''annunciare', l''abitare', l''educare', il 'trasfigurare' nelle diverse periferie in cui si snoda l'esistenza umana. Avvenire può essere benissimo punto riferimento per tutti noi, soprattutto ora, in questo particolare momento della vita della nostra comunità diocesana, che, all'indomani della conclusione del Primo Sinodo Diocesano (30 ottobre 2015), si appresta a vivere il Giubileo Straordinario della Misericordia (8 gennaio 2015 - 20 novembre 2016) come tempo favorevole per rinnovare la nostra pastorale secondo le determinazioni contenute nel "Libro Sinodale" che ho il piacere di consegnare nella celebrazione del 26 gennaio 2016, a Trani, nella Cattedrale, in occasione del 25^ anniversario della mia ordinazione episcopale».
«Siamo chiamati ancora una volta alla conversione personale e comunitaria, a fare nostri i sentieri inesplorati della misericordia del Signore a cui possano corrispondere nostri gesti di misericordia, a trovare modalità concrete per dare attualizzazione al Sinodo per un rinnovato impegno nella comunione e nella missione. Rivolgo a tutti l'appello alla preghiera perché il Signore ci accompagni sempre».