Il sindaco Lamacchia scrive al prefetto: «Serve più sicurezza»
Appello condiviso dai sindaci di Margherita di Savoia e Trinitapoli
venerdì 3 febbraio 2017
Maggior controllo, apertura delle caserme anche la notte e maggiore presenza di Forze dell'Ordine. I primi cittadini di Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia e Margherita di Savoia scrivono al Prefetto della Bat, a difesa del territorio, dopo aver registrato negli ultimi mesi una recrudescenza di fenomeni criminosi.
La situazione, secondo Francesco di Feo, Michele Lamacchia e Paolo Marrano è in preoccupante ascesa. "La crisi che ha attanagliato la nostra Italia dal 2011 ad oggi – fanno presente i 3 sindaci – non ha precedenti nella storia ed in zone come quelle del Sud diviene una giustificazione ad ogni iniziativa delinquenziale". I Comuni si trovano così a rappresentare inermi trincee, prive di risorse adeguate. "In queste tre città i vigili urbani complessivamente sono 20 il cui 50% è in procinto di andare in pensione o ha delle prescrizioni a causa della cagionevole salute e non è possibile procedere alle sostituzioni per le note limitazioni al turn over di personale (il 25%) cui sono sottoposti gli Enti locali". Basterebbe un incidente stradale per mandare in tilt il sistema di controllo e di sicurezza.
Gli unici presidi di sicurezza, rappresentati in passato dalle stazioni dei Carabinieri (in assenza di presidi di Polizia), sono ormai costretti burocraticamente ad effettuare orari di ufficio con chiusura alle 20, lasciando le città prive di qualsiasi punto di riferimento in materia di sicurezza. "Siamo a chiedere un suo intervento ed una visita istituzionale presso le nostre comunità o un incontro – scrivono di Feo, Lamacchia e Marrano – : sarebbe un segnale importante per dimostrare che lo Stato non arretra, ed è in condizioni di assicurare la libera convivenza civile".
A seguito della missiva, i sindaci sono stati ricevuti dal Prefetto e dal comitato Forze dell'Ordine, con la rassicurazione di venire incontro alle ragionevoli richieste del territorio, a cominciare dall'apertura notturna delle Caserme dei Carabinieri.
La situazione, secondo Francesco di Feo, Michele Lamacchia e Paolo Marrano è in preoccupante ascesa. "La crisi che ha attanagliato la nostra Italia dal 2011 ad oggi – fanno presente i 3 sindaci – non ha precedenti nella storia ed in zone come quelle del Sud diviene una giustificazione ad ogni iniziativa delinquenziale". I Comuni si trovano così a rappresentare inermi trincee, prive di risorse adeguate. "In queste tre città i vigili urbani complessivamente sono 20 il cui 50% è in procinto di andare in pensione o ha delle prescrizioni a causa della cagionevole salute e non è possibile procedere alle sostituzioni per le note limitazioni al turn over di personale (il 25%) cui sono sottoposti gli Enti locali". Basterebbe un incidente stradale per mandare in tilt il sistema di controllo e di sicurezza.
Gli unici presidi di sicurezza, rappresentati in passato dalle stazioni dei Carabinieri (in assenza di presidi di Polizia), sono ormai costretti burocraticamente ad effettuare orari di ufficio con chiusura alle 20, lasciando le città prive di qualsiasi punto di riferimento in materia di sicurezza. "Siamo a chiedere un suo intervento ed una visita istituzionale presso le nostre comunità o un incontro – scrivono di Feo, Lamacchia e Marrano – : sarebbe un segnale importante per dimostrare che lo Stato non arretra, ed è in condizioni di assicurare la libera convivenza civile".
A seguito della missiva, i sindaci sono stati ricevuti dal Prefetto e dal comitato Forze dell'Ordine, con la rassicurazione di venire incontro alle ragionevoli richieste del territorio, a cominciare dall'apertura notturna delle Caserme dei Carabinieri.