«Immigrazione, criminalità, disoccupazione», blitz di Forza Nuova a San Ferdinando
Sotto accusa la prefettura di Foggia: «Immobilità e silenzio allucinanti»
venerdì 21 aprile 2017
11.19
La situazione della Capitanata, in tutti i suoi aspetti, continua sempre più ad involgere nella degradazione e nella instabilità più totale. Blitz dei nuclei di Forza Nuova Foggia, Manfredonia, San Severo, Cerignola, Lucera, Orta Nova e San Ferdinando di Puglia.
«Non ci annoiamo a contare i numeri o esempi sulla quantità di denunce pervenute e sulle notizie di reato venute a conoscenza, è sotto gli occhi di tutti la situazione disperata in termini di sicurezza e criminalità in tutta la Provincia di Foggia, culla di continui fatti di cronaca e terreno fertile per criminali più o meno organizzati. A ciò si aggiunge una situazione sociale ed economica disastrosa ed ua disoccupazione o sottoccupazione ai massimi storici e che crea un brodo di disperazione sociale da cui la criminalità organizzata e non fa utili proseliti. Senza dimenticare le ondate migratorie che stanno saturando la Provincia, con i vari Centri di Accoglienza, Moschee abusive, Baraccopoli e Compi Rom fuori controllo, molti dei quali abusivi e covo di criminali dediti al traffico di essere umani, estorsione, sfruttamento della prostituzione e Dio solo sa quale altro schifo, che si trovano a circolare nel nostro territorio il più delle volte all'insaputa delle Autorità. Senza dimenticare che ormai il "pane quotidiano" dille criminalità organizzata è proprio lo sfruttamento dell'immigrazione. A ciò si aggiunge il rischio molto e troppo concreto che la Puglia divenga l'approdo della nuova rotta balcanica riaperta da Erdogan, con il benestare di UE, ONG, Coop, Partito Democratico e cosche mafiose.
Le forze dell'ordine sono ridotte all'osso, in termini di mezzi, uomini e capacità di intervento, sfiduciate da un sistema giudiziario dai pori garantistici troppo e illogicamente larghi e da una macchina processuale ormai totalmente impantanata. Ma ciò che più ci stupisce è il comportamento di alcune Istituzioni, come la Prefettura di Foggia quale rappresentante sul territorio del Governo, un comportamento di immobilità e silenzio allucinanti. La criminalità cresce ma oltre a qualche frase di contesto nessun vero atto di forza in tal senso. La microcriminalità e l'accattonaggio infestano molti quartieri delle città foggiane ma il garante dell'ordine pubblico ignora le grida d'aiuto dei cittadini. A ciò si aggiunge il totale disinteresse alla situazione economico-sociale, mentre le aziende chiudono, tra quelle poche che ancora esistono, la Prefettura si disinteressa totalmente. Ma quando poi c'è da far muovere la "macchina dell'accoglienza" la Prefettura si rianima e si fa belva, intimando, nella persona del Prefetto Maria Tirone, a tutti i Comuni della Capitanata di "accogliere" forzatamente stranieri nelle loro città, mentre strangolata la loro gente muore fra criminalità e disoccupazione. Basta guardare all'ultimo Diktat imposto alla città di Orta Nova di accogliere 42(?) immigrati.
Noi di Forza Nuova siamo stanchi di questa situazione, siamo stanchi di vedere la nostra terra bruciare mentre le Istituzioni politico-amministrative se ne fregano, siamo stanchi di vedere che le Autorità politico-locali si muovano solo se ci sono famiglie disperate da sfrattare o immigrati da collocare. Vorremmo vedere lo stesso "ardore" nella lotta alla criminalità, nella gestione dell'emergenza abitativa, nella lotta alla disoccupazione e nella difesa dei pochi posti di lavoro rimasti (come il caso recente Silac a Manfredonia).
La Capitanata continua la sua deriva in assenza di uomini e donne dotate di coraggio e percezione spiccata di ciò che gli circonda nelle posizioni strategiche per lo Stato, uno stato che preferisce di gran lunga le simpatie politiche: immigrazione, criminalità, disoccupazione! Grazie prefetto!».
«Non ci annoiamo a contare i numeri o esempi sulla quantità di denunce pervenute e sulle notizie di reato venute a conoscenza, è sotto gli occhi di tutti la situazione disperata in termini di sicurezza e criminalità in tutta la Provincia di Foggia, culla di continui fatti di cronaca e terreno fertile per criminali più o meno organizzati. A ciò si aggiunge una situazione sociale ed economica disastrosa ed ua disoccupazione o sottoccupazione ai massimi storici e che crea un brodo di disperazione sociale da cui la criminalità organizzata e non fa utili proseliti. Senza dimenticare le ondate migratorie che stanno saturando la Provincia, con i vari Centri di Accoglienza, Moschee abusive, Baraccopoli e Compi Rom fuori controllo, molti dei quali abusivi e covo di criminali dediti al traffico di essere umani, estorsione, sfruttamento della prostituzione e Dio solo sa quale altro schifo, che si trovano a circolare nel nostro territorio il più delle volte all'insaputa delle Autorità. Senza dimenticare che ormai il "pane quotidiano" dille criminalità organizzata è proprio lo sfruttamento dell'immigrazione. A ciò si aggiunge il rischio molto e troppo concreto che la Puglia divenga l'approdo della nuova rotta balcanica riaperta da Erdogan, con il benestare di UE, ONG, Coop, Partito Democratico e cosche mafiose.
Le forze dell'ordine sono ridotte all'osso, in termini di mezzi, uomini e capacità di intervento, sfiduciate da un sistema giudiziario dai pori garantistici troppo e illogicamente larghi e da una macchina processuale ormai totalmente impantanata. Ma ciò che più ci stupisce è il comportamento di alcune Istituzioni, come la Prefettura di Foggia quale rappresentante sul territorio del Governo, un comportamento di immobilità e silenzio allucinanti. La criminalità cresce ma oltre a qualche frase di contesto nessun vero atto di forza in tal senso. La microcriminalità e l'accattonaggio infestano molti quartieri delle città foggiane ma il garante dell'ordine pubblico ignora le grida d'aiuto dei cittadini. A ciò si aggiunge il totale disinteresse alla situazione economico-sociale, mentre le aziende chiudono, tra quelle poche che ancora esistono, la Prefettura si disinteressa totalmente. Ma quando poi c'è da far muovere la "macchina dell'accoglienza" la Prefettura si rianima e si fa belva, intimando, nella persona del Prefetto Maria Tirone, a tutti i Comuni della Capitanata di "accogliere" forzatamente stranieri nelle loro città, mentre strangolata la loro gente muore fra criminalità e disoccupazione. Basta guardare all'ultimo Diktat imposto alla città di Orta Nova di accogliere 42(?) immigrati.
Noi di Forza Nuova siamo stanchi di questa situazione, siamo stanchi di vedere la nostra terra bruciare mentre le Istituzioni politico-amministrative se ne fregano, siamo stanchi di vedere che le Autorità politico-locali si muovano solo se ci sono famiglie disperate da sfrattare o immigrati da collocare. Vorremmo vedere lo stesso "ardore" nella lotta alla criminalità, nella gestione dell'emergenza abitativa, nella lotta alla disoccupazione e nella difesa dei pochi posti di lavoro rimasti (come il caso recente Silac a Manfredonia).
La Capitanata continua la sua deriva in assenza di uomini e donne dotate di coraggio e percezione spiccata di ciò che gli circonda nelle posizioni strategiche per lo Stato, uno stato che preferisce di gran lunga le simpatie politiche: immigrazione, criminalità, disoccupazione! Grazie prefetto!».