In casa con un'arma clandestina, in manette 49enne
L'arma è stata sottoposta ad accertamenti per capire se sia stata usata in azioni criminali
giovedì 22 agosto 2019
11.03
I Carabinieri della Stazione di San Ferdinando di Puglia hanno arrestato in flagranza di reato un 49enne del posto, già noto alle Forze dell'Ordine, per la detenzione illegale di un'arma da fuoco clandestina.
I militari, nel corso di una perquisizione presso la sua abitazione, a San Ferdinando di Puglia, hanno scoperto una pistola scacciacani, originariamente "camerata" per cartucce cal. 8 a salve, e quindi con la canna otturata, perfetta replica di una Beretta mod. 85, modificata però per essere offensiva ed esplodere munizioni cal. 7,65, e 72 cartucce dello stesso calibro. In più, l'esperto artigiano che l'aveva così modificata, vi aveva anche praticato una filettatura al vivo di volata per potervi applicare un silenziatore, che però non è stato trovato.
L'uomo è stato dichiarato in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Foggia, è stato associato alla casa circondariale del capoluogo, mentre l'arma clandestina verrà inviata al RIS di Roma per essere sottoposta agli esami di laboratorio, dai quali, tra le altre cose, si attende si sapere se sia mai stata utilizzata in qualche attività criminale.
I militari, nel corso di una perquisizione presso la sua abitazione, a San Ferdinando di Puglia, hanno scoperto una pistola scacciacani, originariamente "camerata" per cartucce cal. 8 a salve, e quindi con la canna otturata, perfetta replica di una Beretta mod. 85, modificata però per essere offensiva ed esplodere munizioni cal. 7,65, e 72 cartucce dello stesso calibro. In più, l'esperto artigiano che l'aveva così modificata, vi aveva anche praticato una filettatura al vivo di volata per potervi applicare un silenziatore, che però non è stato trovato.
L'uomo è stato dichiarato in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Foggia, è stato associato alla casa circondariale del capoluogo, mentre l'arma clandestina verrà inviata al RIS di Roma per essere sottoposta agli esami di laboratorio, dai quali, tra le altre cose, si attende si sapere se sia mai stata utilizzata in qualche attività criminale.