Inizio scuola, Mons. Pichierri: «Costruiamo le nostre città insieme»
La lettera dell'Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie al mondo scolastico
venerdì 11 settembre 2015
Una lettera carica di speranza e di propositi è quella che Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, ha inviato al mondo della scuola. Degli auguri particolari che arrivano proprio nell'immediato inizio del nuovo anno scolastico 2015-2016. «Carissimi alunni e genitori, dirigenti e docenti, personale tecnico, amministrativo e ausiliario, con il nuovo anno scolastico 2015-2016 riprende il continuo cammino di formazione personale e culturale - scrive Mons. Pichierri - La prospettiva di una educazione e di crescita integrale della persona, nel pieno rispetto dell'ambiente e della vita, impegna tutto il personale scolastico e gli alunni nella costruzione di relazioni ecologiche».
«Faccio mie, infatti, le parole di Papa Francesco nell'Enciclica "Laudato Sii" al n. 143 "Insieme al patrimonio naturale, vi è un patrimonio storico, artistico e culturale, ugualmente minacciato. È parte dell'identità comune di un luogo e base per costruire una città abitabile. Non si tratta di distruggere e di creare nuove città ipoteticamente più ecologiche, dove non sempre risulta desiderabile vivere. Bisogna integrare la storia, la cultura e l'architettura di un determinato luogo, salvaguardandone l'identità originale. Perciò l'ecologia richiede anche la cura delle ricchezze culturali dell'umanità nel loro significato più ampio. In modo più diretto, chiede di prestare attenzione alle culture locali nel momento in cui si analizzano questioni legate all'ambiente, facendo dialogare il linguaggio tecnico-scientifico con il linguaggio popolare. È la cultura non solo intesa come i monumenti del passato, ma specialmente nel suo senso vivo, dinamico e partecipativo, che non si può escludere nel momento in cui si ripensa la relazione dell'essere umano con l'ambiente". Costruiamo, allora, le nostre città insieme. Mi dichiaro, come sempre, disponibile ad incontrarvi sul campo di lavoro per stabilire con voi un dialogo e per benedirvi, così come già intendo fare con il presente "augurio"».
«Faccio mie, infatti, le parole di Papa Francesco nell'Enciclica "Laudato Sii" al n. 143 "Insieme al patrimonio naturale, vi è un patrimonio storico, artistico e culturale, ugualmente minacciato. È parte dell'identità comune di un luogo e base per costruire una città abitabile. Non si tratta di distruggere e di creare nuove città ipoteticamente più ecologiche, dove non sempre risulta desiderabile vivere. Bisogna integrare la storia, la cultura e l'architettura di un determinato luogo, salvaguardandone l'identità originale. Perciò l'ecologia richiede anche la cura delle ricchezze culturali dell'umanità nel loro significato più ampio. In modo più diretto, chiede di prestare attenzione alle culture locali nel momento in cui si analizzano questioni legate all'ambiente, facendo dialogare il linguaggio tecnico-scientifico con il linguaggio popolare. È la cultura non solo intesa come i monumenti del passato, ma specialmente nel suo senso vivo, dinamico e partecipativo, che non si può escludere nel momento in cui si ripensa la relazione dell'essere umano con l'ambiente". Costruiamo, allora, le nostre città insieme. Mi dichiaro, come sempre, disponibile ad incontrarvi sul campo di lavoro per stabilire con voi un dialogo e per benedirvi, così come già intendo fare con il presente "augurio"».