L'eccidio di Barletta del 1943 diventa un cortometraggio
Riprese in corso con il regista Daniele Cascella e i ragazzi dell'istituto "Dell'Aquila" di San Ferdinando
sabato 9 giugno 2018
12 settembre 1943. Una data che resterà indelebile nella storia di Barletta. I segni di quella terribile e brutale esecuzione sono oggi ancora visibili sul palazzo del vecchio ufficio postale di Piazza Caduti, dove si consumò la sanguinaria vendetta dei nazisti a pochi giorni dall'armistizio tra l'Italia e gli alleati.
Quel pezzo di storia torna ad essere narrata grazie a un cortometraggio scolastico, le cui riprese sono in corso in questi giorni: con il regista barlettano Daniele Cascella e il direttore della fotografia Pietro Damico a dare vita ai personaggi di quell'episodio sono i ragazzi della classe 2^ A AFM dell'istituto superiore "Michele Dell'Aquila" di San Ferdinando di Puglia, grazie all'impegno del dirigente scolastico Ruggiero Isernia e della tutor di progetto, la professoressa Stefania Bafunno.
Oltre allo strazio, al lato più atroce di quella giornata, il racconto del cortometraggio è in realtà incentrato sull'umanità, sul sacrificio: si racconta infatti il gesto di compassione compiuto da due donne, Addolorata Sardella e Lucia Corposanto, che salvarono il vigile Francesco Paolo Falconetti, ancora vivo sotto l'ammasso dei corpi straziati dalle raffiche dei fucili nazisti.
«Nel cortometraggio raccontiamo quel che avvenne in quel giorno: 12 settembre 1943. La sparatoria al Rifugio militare, l'eccidio dei 10 vigili e dei 2 netturbini e di tutti i civili uccisi dai tedeschi» racconta il regista Daniele Cascella, che mostra alcune immagini dal set. Le riprese sono state realizzate a San Ferdinando di Puglia, ed è impressionante il colpo d'occhio: guardando gli scatti sembra di ritrovarsi proprio a Barletta, in quei giorni tragici, che sembrano così lontani dalla vita di oggi.
Al termine dei lavori il cortometraggio sarà proiettato presso l'istituto "Dell'Aquila" e successivamente verranno programmate altre proiezioni sia a San Ferdinando che a Barletta.
Quel pezzo di storia torna ad essere narrata grazie a un cortometraggio scolastico, le cui riprese sono in corso in questi giorni: con il regista barlettano Daniele Cascella e il direttore della fotografia Pietro Damico a dare vita ai personaggi di quell'episodio sono i ragazzi della classe 2^ A AFM dell'istituto superiore "Michele Dell'Aquila" di San Ferdinando di Puglia, grazie all'impegno del dirigente scolastico Ruggiero Isernia e della tutor di progetto, la professoressa Stefania Bafunno.
Oltre allo strazio, al lato più atroce di quella giornata, il racconto del cortometraggio è in realtà incentrato sull'umanità, sul sacrificio: si racconta infatti il gesto di compassione compiuto da due donne, Addolorata Sardella e Lucia Corposanto, che salvarono il vigile Francesco Paolo Falconetti, ancora vivo sotto l'ammasso dei corpi straziati dalle raffiche dei fucili nazisti.
«Nel cortometraggio raccontiamo quel che avvenne in quel giorno: 12 settembre 1943. La sparatoria al Rifugio militare, l'eccidio dei 10 vigili e dei 2 netturbini e di tutti i civili uccisi dai tedeschi» racconta il regista Daniele Cascella, che mostra alcune immagini dal set. Le riprese sono state realizzate a San Ferdinando di Puglia, ed è impressionante il colpo d'occhio: guardando gli scatti sembra di ritrovarsi proprio a Barletta, in quei giorni tragici, che sembrano così lontani dalla vita di oggi.
Al termine dei lavori il cortometraggio sarà proiettato presso l'istituto "Dell'Aquila" e successivamente verranno programmate altre proiezioni sia a San Ferdinando che a Barletta.