La regione Puglia stanzia 20 milioni di euro per attività extra-agricole
Provvedimento che rientra nel Piano di sviluppo rurale
sabato 30 maggio 2020
16.46
La regione Puglia ha stanziato 20 milioni di euro per investimenti nelle attività agrituristiche o finalizzate alla produzione di beni e servizi complementari all'attività agricola. È quanto contenuto nella determina dell'Autorità di Gestione (AdG) del Piano di sviluppo rurale (Psr) Puglia del 28 maggio 2020, che assegna al bando della sottomisura 6.4, dedicato alla creazione e allo sviluppo di attività extra-agricole, complessivamente circa 57 milioni di euro. Ad oggi sono 559, ovvero tutte quelle in graduatoria, le ditte ammesse alla successiva fase di verifica delle condizioni di ammissibilità e di istruttoria tecnico amministrativa.
"L'incremento della dotazione finanziaria per una delle misure più attenzionate del nostro Psr – sottolinea l'Adg del Psr Puglia, Rosa Fiore – ci consentirà di far scorrere la graduatoria e di sostenere gli investimenti di ulteriori aziende, ovvero di ammettere le ditte alla fase di verifica delle condizioni di ammissibilità e di istruttoria tecnico-amministrativa. Oggi, più che mai, il settore agrituristico è uno dei più colpiti dalle misure restrittive imposte dai Dpcm e dalle ordinanze regionali per contenere la diffusione del Covid-19. Pertanto un'azione di questo tipo offrirà alle imprese agricole di rimettere in moto progetti di sviluppo che possano aumentare la competitività aziendale offrendo, altresì, servizi che promuovano l'inclusione sociale e la sostenibilità ambientale».
"L'incremento della dotazione finanziaria per una delle misure più attenzionate del nostro Psr – sottolinea l'Adg del Psr Puglia, Rosa Fiore – ci consentirà di far scorrere la graduatoria e di sostenere gli investimenti di ulteriori aziende, ovvero di ammettere le ditte alla fase di verifica delle condizioni di ammissibilità e di istruttoria tecnico-amministrativa. Oggi, più che mai, il settore agrituristico è uno dei più colpiti dalle misure restrittive imposte dai Dpcm e dalle ordinanze regionali per contenere la diffusione del Covid-19. Pertanto un'azione di questo tipo offrirà alle imprese agricole di rimettere in moto progetti di sviluppo che possano aumentare la competitività aziendale offrendo, altresì, servizi che promuovano l'inclusione sociale e la sostenibilità ambientale».