Lavoro e pensioni, scatta la mobilitazione dei sindacati nella Bat
Cgil, Cisl e Uil in presidio davanti alla Prefettura a Barletta il 13 ottobre
domenica 11 ottobre 2015
19.35
Nella Provincia di Barletta - Andria - Trani è mobilitazione per sollecitare il Governo nazionale ad individuare una valida alternativa alla Legge Fornero. Per questo Cgil, Cisl e Uil organizzeranno il giorno 13 ottobre, a partire dalle ore 16.30, un presidio unitario davanti alla Prefettura a Barletta per sostenere la "necessità della modifica della riforma delle pensioni messa a punto durante il governo Monti" in occasione dell'imminente presentazione del disegno di legge sulla stabilità per il 2016.
Per i sindacati confederali «urge un intervento strutturale di modifica della legge Fornero che abbassi l'età di accesso alla pensione, reintroducendo una vera flessibilità in uscita e intervenendo sui lavoratori precoci. Tutto ciò serve innanzitutto a favorire il turn over e quindi a dare ai giovani maggiori opportunità di accesso al mondo del lavoro. Va inoltre varata la settima salvaguardia per i lavoratori esodati e consentita l'applicazione dell'opzione donna, misure entrambe che non hanno bisogno di nuove coperture, così come vanno sanati alcuni tra i più macroscopici 'errori' della legge Fornero, quali i macchinisti e quota 96 della scuola».
Al presidio di Barletta saranno presenti i segretari generale di Cgil, Cisl e Uil, Luigi Antonucci, Emilio Di Conza e Vincenzo Posa, per chiedere insieme alle lavoratrici e lavoratori, pensionati, giovani e cassintegrati anche «l'applicazione integrale della sentenza della Corte Costituzionale sull'adeguamento retroattivo delle pensioni perequate ai dati Istat».
Per i sindacati confederali «urge un intervento strutturale di modifica della legge Fornero che abbassi l'età di accesso alla pensione, reintroducendo una vera flessibilità in uscita e intervenendo sui lavoratori precoci. Tutto ciò serve innanzitutto a favorire il turn over e quindi a dare ai giovani maggiori opportunità di accesso al mondo del lavoro. Va inoltre varata la settima salvaguardia per i lavoratori esodati e consentita l'applicazione dell'opzione donna, misure entrambe che non hanno bisogno di nuove coperture, così come vanno sanati alcuni tra i più macroscopici 'errori' della legge Fornero, quali i macchinisti e quota 96 della scuola».
Al presidio di Barletta saranno presenti i segretari generale di Cgil, Cisl e Uil, Luigi Antonucci, Emilio Di Conza e Vincenzo Posa, per chiedere insieme alle lavoratrici e lavoratori, pensionati, giovani e cassintegrati anche «l'applicazione integrale della sentenza della Corte Costituzionale sull'adeguamento retroattivo delle pensioni perequate ai dati Istat».