Lenti progressive

Cosa sono e come funzionano

martedì 1 febbraio 2022 9.55
Le lenti progressive, chiamate anche lenti multifocali, garantiscono una visione chiara e dinamica a tutte le distanze, da vicino a lontano, con un solo paio di occhiali.

Nella parte superiore della lente progressiva si trova l'area che consente di avere una visione ottimale da lontano, mentre la parte intermedia consente di vedere in modo nitido e ben distinto gli oggetti a media distanza. Se invece si ha necessità di vedere bene da vicino, la parte della lente progressiva che entra in gioco è quella inferiore.

Ciò significa che un'unica lente ha tre aree di visione: vicino, intermedio e lontano, senza linee di separazione visibili sulla lente, a tutto vantaggio di un eccellente aspetto estetico.

La lente progressiva è capace di correggere miopia, ipermetropia e/o astigmatismo. È la soluzione ideale per la correzione della presbiopia, un fisiologico difetto della vista legato all'avanzare dell'età che impedisce la messa a fuoco degli oggetti a distanza ravvicinata e che si manifesta soprattutto dopo i 40 anni.

QUANDO SI CONSIGLIA L'UTILIZZO DELLE LENTI PROGRESSIVE?


L'occhio, con l'avanzare dell'età, perde la sua elasticità e la sua capacità di adattarsi alle diverse distanze e di mettere a fuoco correttamente le immagini. Generalmente, dopo i 45 anni, la maggior parte delle persone noterà problemi di vista soprattutto da vicino.

È questo il momento in cui si deve cominciare a prendere in considerazione un occhiale progressivo per vedere bene da lontano, a distanza intermedia e soprattutto da vicino.

Il tutto senza dover usare due paia diversi di occhiali e, magari, puntare sulle tecnologie di ultima generazione disponibili in campo ottico, che garantiscono comfort e riducono al minimo eventuali problemi di adattamento.

Le lenti progressive sono una soluzione innovativa a un problema di vista che da secoli accompagna l'umanità. In passato, si utilizzavano lenti bifocali per correggere la vista sia da vicino che da lontano. Questa soluzione presenta sulla lente una linea piuttosto evidente che provoca inevitabilmente un brusco cambio di messa a fuoco. Queste lenti possono disorientare chi le indossa, nel momento in cui mette a fuoco, entro breve tempo, oggetti che si trovano a distanze molto diverse. Le lenti progressive, invece, offrono un cambiamento di messa a fuoco molto fluido e graduale, risultando decisamente più confortevoli.

DIFFICOLTA' DI ADATTAMENTO ALLE LENTI PROGRESSIVE?


Nonostante i progressi tecnologici sulla produzione delle lenti, può capitare, tuttavia, che le lenti progressive, data la loro particolare conformazione, causino in fase iniziale alcuni fastidi come mal di testa, vertigini, visione offuscata o difficoltà a scendere le scale. Ecco perché questa tipologia di lente necessita talvolta di un certo tempo di adattamento, che dura mediamente dai 10 ai 20 giorni, per essere utilizzata senza difficoltà.

I motivi per cui l'occhio e il cervello hanno bisogno di tempo per adattarsi alla lente progressiva sono diversi, da fattori soggettivi quali, la conformazione del viso o l'entità dello scarto tra le diottrie per lontano e quelle per vicino, a patologie oculari che vanno a compromettere la giusta funzionalità delle lenti progressive; da prescrizioni non corrette a centrature imprecise delle lenti, dove è necessaria un'attenzione importante da parte dell'ottico per evitare tali inconvenienti.

Il consiglio per consentire un rapido adattamento alle lenti progressive è quello di indossare sempre gli occhiali. Più si usano le lenti progressive, più velocemente ci si abitua alla nuova visione e alle corrette abitudini di utilizzo e, di conseguenza, più facile sarà indossare gli occhiali.

PRO E CONTRO DELLE LENTI PROGRESSIVE

PRO

CONTRO

In occasione della promo lanciata da Ottica Schirone, abbiamo riassunto le peculiarità tipiche delle lenti progressive. In generale vengono prescritte in seguito a un esame oculistico di routine. Ecco perché è così importante sottoporsi a esami oculistici regolari. L' oculista saprà riconoscere eventuali problemi, come la presbiopia, verificando inoltre la salute dell'occhio.