Lopizzo attacca: «Piscina comunale e Palazzetto chiusi»
Il coordinatore di Giovane Italia sulle due strutture: «Non abbiamo ricevuto risposta alle nostre domande»
mercoledì 29 ottobre 2014
11.06
Con l'autunno, si sa, è tempo di riprendere le attività lasciate in stand by per la pausa estiva. E, nel caso delle attività sportive, diventa il momento ideale per tornare in palestre, incontrare i compagni di squadra del proprio sport preferito, tornare a fare un tuffo in piscina o a calcare il parquet di un palazzetto. Ma, a San Ferdinando di Puglia, non è proprio così. «L'acqua della piscina comunale è ormai stagnante - afferma Nicola Lopizzo, Coordinatore della locale Giovane Italia -: la struttura è infatti chiusa da ormai quattro mesi. Per non parlare del parquet del palazzetto dello sport, che i nostri concittadini hanno solo potuto sognare». Era il 2 maggio scorso, infatti, quando propri i ragazzi della Giovane Italia chiedevano lumi sull'impiantistica sportiva Sanferdinandese, seguiti a ruota da privati cittadini e partiti politici. Lo stesso gruppo consiliare "Uniti per San Ferdinando" aveva posto il problema all'Amministrazione comunale, nello specifico agli Assessori competenti Camporeale e Di Pace. «Domande alle quali non si è mai avuta alcuna risposta - prosegue Lopizzo -. Eppure stiamo parlando di questioni particolarmente importanti per la nostra comunità, che stanno a cuore soprattutto ai giovani ed all'intero associazionismo locale. Sappiamo che la gestione della piscina comunale è stata aggiudicata ad una società sportiva salentina, ma ad oggi tutto è ancora fermo. Per quanto riguarda invece il palazzetto dello sport, possiamo tranquillamente definirlo un "fantasma": nel piano triennale delle opere pubbliche 2015-2017, recentemente approvato dall'amministrazione Lamacchia, la struttura sportiva non compare nemmeno tra le opere previste da realizzare - sottolinea Lopizzo -. Hanno preferito contrarre nuovi mutui per opere inutili e secondarie come il rifacimento e la sistemazione dei viali del cimitero o i percorsi di salute nell'area mercatale (definite opere urgenti ed indifferibili), piuttosto che realizzare investimenti che avrebbero ottenuto un sicuro impatto economico- sociale per l'intera collettività». «Risulta quanto mai evidente una assenza di programmazione sia sulle esigenze che sulle opportunità in materia di opere pubbliche per la nostra comunità – ha proseguito il Coordinatore locale -. Programmare significa scegliere cosa fare nel medio periodo (tre anni) in base alle opportunità del contesto e alle disponibilità correnti; il presupposto è che non si può fare tutto, anche se tutto è utile e necessario, ma occorre individuare delle priorità». Ma ciò che il Coordinatore della Giovane Italia proprio non digerisce è «il silenzio assordante calato, da parte dell'Amministrazione comunale, rispetto alle ripetute sollecitazioni sull'argomento. Evidentemente - afferma Lopizzo - a nessuno dell'Amministrazione Lamacchia interessa se e quando la piscina comunale potrà riaprire o se i lavori per il palazzetto dello sport vedranno mai la luce. Ma i cittadini sanferdinandesi e le associazioni sportive aspettano risposte chiare in questo senso (ammesso che vi siano almeno delle idee da portare avanti)». Quello che Lopizzo ha voluto lanciare all'Amministrazione locale è un vero e proprio guanto di sfida: «Il Sindaco Lamacchia e la sua compagine di governo si attivino per riaprire la piscina comunale e per dare avvio ai lavori al Palazzetto dello Sport. Se non ne saranno in grado, abbiano almeno il buonsenso di chiedere scusa ai tanti ragazzi ed alle associazioni locali che da anni, vanamente, attendono di vedere realizzati i propri sogni».