Nella provincia Bat il maggior numero di terreni in vendita da parte dell'ISMEA
Sono 1080 gli ettari di terreno pubblici in vendita in Puglia, il terzo lotto della Banca Nazionale delle Terre Agricole (BTA)
lunedì 24 febbraio 2020
20.27
La provincia più piccola ma con il più alto numero di terreni pubblici messi in vendita. Sono complessivamente 1080 gli ettari di terreno di proprietà di ISMEA in vendita in Puglia, il terzo lotto della Banca Nazionale delle Terre Agricole (BTA), con la provincia Bat che primeggia in assoluto, sottolinea Coldiretti Puglia, anche attraverso l'accensione di mutui trentennali, beneficio a disposizione dei giovani agricoltori.
"ISMEA destinerà le risorse derivanti dalla vendita dei terreni al sostegno delle imprese giovani, attraverso le misure del primo insediamento, del subentro e dello sviluppo delle giovani imprese. E' stato aperto lo sportello telematico della Banca nazionale della Terre agricole, a cui va inviata una manifestazione d'interesse entro il 19 aprile 2020. Il maggior numero di ettari in vendita è nelle province di Foggia, BAT e Brindisi", spiega il Presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
La "Banca delle terre agricole" è stata istituita dall'art. 16 della legge 28 luglio 2016, n. 154, e costituisce l'inventario completo dei terreni agricoli che si rendono disponibili anche a seguito di abbandono dell'attività produttiva e di prepensionamenti, raccogliendo, organizzando e dando pubblicità alle informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali ed infrastrutturali dei medesimi, sulle modalità e condizioni di cessione e di acquisto degli stessi. Tutti possono accedere alla Banca gratuitamente.
"Si tratta di una occasione da non perdere, perché il costo della terra in Puglia – aggiunge il presidente Muraglia - ha raggiunto mediamente i 14/16mila euro per il seminativo irriguo, i 20/25mila euro ad ettaro per i suoli olivetati, 33/37mila euro ad ettaro per i terreni ad uva da tavola, 15/18mila euro ad ettaro per il frutteto, valori medi decisamente superiori addirittura a quelli di Germania e Francia. La dismissione della proprietà pubblica dei terreni agricoli toglie allo Stato il compito improprio di coltivare la terra e rende disponibili risorse per lo sviluppo, ma soprattutto dà un impulso alla crescita, all'occupazione e alla redditività delle imprese che realizzano performance migliori in agricoltura quando sono condotte da giovani".
Una volta individuato il terreno se si desidera acquistarlo è necessario inviare una Manifestazione d'interesse (MDI), non impegnativa all'acquisto ma necessaria per partecipare alla procedura di vendita che avviene attraverso un'offerta economica di importo non inferiore a quello della base d'asta.
Nel 2019 l'agricoltura pugliese ha recuperato il terreno perso nel corso dell'anno precedente, anno orribile per il settore in Puglia, riguadagnando il 22% della PLV (Produzione Lorda Vendibile) e conta il 22% delle giornate di lavoro in agricoltura sul totale nazionale con 100mila operai agricoli, secondo l'elaborazione di Coldiretti Puglia sulla base di dati ISTAT. Ciò dimostra che l'agricoltura pugliese è oggi capace di offrire prospettive di lavoro agli agricoltori del futuro in un comparto strategico per l'economia del Paese – conclude Coldiretti Puglia - in uno scenario reso sfavorevole da crisi di mercato, accordi internazionali negativi, clima impazzito con bruschi cambiamenti delle condizioni meteorologhe, il mondo economico e lavorativo nel suo complesso va accompagnato da azioni concrete e incentivanti.
"ISMEA destinerà le risorse derivanti dalla vendita dei terreni al sostegno delle imprese giovani, attraverso le misure del primo insediamento, del subentro e dello sviluppo delle giovani imprese. E' stato aperto lo sportello telematico della Banca nazionale della Terre agricole, a cui va inviata una manifestazione d'interesse entro il 19 aprile 2020. Il maggior numero di ettari in vendita è nelle province di Foggia, BAT e Brindisi", spiega il Presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
La "Banca delle terre agricole" è stata istituita dall'art. 16 della legge 28 luglio 2016, n. 154, e costituisce l'inventario completo dei terreni agricoli che si rendono disponibili anche a seguito di abbandono dell'attività produttiva e di prepensionamenti, raccogliendo, organizzando e dando pubblicità alle informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali ed infrastrutturali dei medesimi, sulle modalità e condizioni di cessione e di acquisto degli stessi. Tutti possono accedere alla Banca gratuitamente.
"Si tratta di una occasione da non perdere, perché il costo della terra in Puglia – aggiunge il presidente Muraglia - ha raggiunto mediamente i 14/16mila euro per il seminativo irriguo, i 20/25mila euro ad ettaro per i suoli olivetati, 33/37mila euro ad ettaro per i terreni ad uva da tavola, 15/18mila euro ad ettaro per il frutteto, valori medi decisamente superiori addirittura a quelli di Germania e Francia. La dismissione della proprietà pubblica dei terreni agricoli toglie allo Stato il compito improprio di coltivare la terra e rende disponibili risorse per lo sviluppo, ma soprattutto dà un impulso alla crescita, all'occupazione e alla redditività delle imprese che realizzano performance migliori in agricoltura quando sono condotte da giovani".
Una volta individuato il terreno se si desidera acquistarlo è necessario inviare una Manifestazione d'interesse (MDI), non impegnativa all'acquisto ma necessaria per partecipare alla procedura di vendita che avviene attraverso un'offerta economica di importo non inferiore a quello della base d'asta.
Nel 2019 l'agricoltura pugliese ha recuperato il terreno perso nel corso dell'anno precedente, anno orribile per il settore in Puglia, riguadagnando il 22% della PLV (Produzione Lorda Vendibile) e conta il 22% delle giornate di lavoro in agricoltura sul totale nazionale con 100mila operai agricoli, secondo l'elaborazione di Coldiretti Puglia sulla base di dati ISTAT. Ciò dimostra che l'agricoltura pugliese è oggi capace di offrire prospettive di lavoro agli agricoltori del futuro in un comparto strategico per l'economia del Paese – conclude Coldiretti Puglia - in uno scenario reso sfavorevole da crisi di mercato, accordi internazionali negativi, clima impazzito con bruschi cambiamenti delle condizioni meteorologhe, il mondo economico e lavorativo nel suo complesso va accompagnato da azioni concrete e incentivanti.