Obbligo vaccinale per over 50 sul lavoro, cosa succede da oggi
Sanzioni e sospensione dello stipendio per chi non è in possesso di Super green pass
martedì 15 febbraio 2022
16.36
Nuova stretta sugli over 50 che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale anti-Covid in Italia (circa mezzo milione) e che, a partire da oggi 15 febbraio, non potranno più accedere al luogo di lavoro semplicemente effettuando un tampone ogni 48 ore e rinnovando il Green pass base. Da oggi occorrerà avere il Super green pass, o rinforzato, almeno fino al 15 giugno 2022 e l'obbligo si applica non solo ai cittadini italiani ma anche agli europei residenti in Italia e agli stranieri.
Chi dichiara di non avere la certificazione rafforzata - che si ottiene solo tramite vaccinazione o per guarigione - o ne risulta sprovvisto al momento dell'accesso al luogo di lavoro, sarà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione del certificato, con la sospensione dello stipendio. Fino al 15 giugno 2022, l'over 50 senza vaccino non subirà sanzioni disciplinari e manterrà il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.
Discorso totalmente diverso per gli esentati dall'obbligo vaccinale che possono essere destinati a mansioni diverse - senza decurtazione della retribuzione - in modo da evitare il rischio di diffusione del contagio.
Per coloro che avevano pensato di aggirare l'ostacolo dell'obbligo del Super green pass attraverso lo Smart Working o mettendosi in ferie, arriva una doccia fredda. La normativa in proposito, infatti, è molto chiara: il dipendente che non vuole vaccinarsi non può ricorrere a queste scorciatoie per non lavorare in presenza.
Chi verrà sorpreso senza il super green pass rischia, inoltre, una multa che varia dai 600 ai 1.500 euro, con conseguenze disciplinari. I destinatari dell'avviso di avvio del provvedimento sanzionatorio hanno 10 giorni di tempo dalla ricezione per comunicare alla Asl "l'eventuale certificazione relativa al differimento o all'esenzione dall'obbligo vaccinale, ovvero altra ragione di assoluta e oggettiva impossibilità".
In Italia, ci sono un po' meno di un milione e mezzo di persone over 50 non in regola con l'obbligo vaccinale. Chi non lavora non rischia la sospensione dello stipendio per quattro mesi, ma una multa da 100 euro una tantum che arriverà dall'Agenzia delle Entrate.
Chi dichiara di non avere la certificazione rafforzata - che si ottiene solo tramite vaccinazione o per guarigione - o ne risulta sprovvisto al momento dell'accesso al luogo di lavoro, sarà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione del certificato, con la sospensione dello stipendio. Fino al 15 giugno 2022, l'over 50 senza vaccino non subirà sanzioni disciplinari e manterrà il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.
Discorso totalmente diverso per gli esentati dall'obbligo vaccinale che possono essere destinati a mansioni diverse - senza decurtazione della retribuzione - in modo da evitare il rischio di diffusione del contagio.
Per coloro che avevano pensato di aggirare l'ostacolo dell'obbligo del Super green pass attraverso lo Smart Working o mettendosi in ferie, arriva una doccia fredda. La normativa in proposito, infatti, è molto chiara: il dipendente che non vuole vaccinarsi non può ricorrere a queste scorciatoie per non lavorare in presenza.
Chi verrà sorpreso senza il super green pass rischia, inoltre, una multa che varia dai 600 ai 1.500 euro, con conseguenze disciplinari. I destinatari dell'avviso di avvio del provvedimento sanzionatorio hanno 10 giorni di tempo dalla ricezione per comunicare alla Asl "l'eventuale certificazione relativa al differimento o all'esenzione dall'obbligo vaccinale, ovvero altra ragione di assoluta e oggettiva impossibilità".
In Italia, ci sono un po' meno di un milione e mezzo di persone over 50 non in regola con l'obbligo vaccinale. Chi non lavora non rischia la sospensione dello stipendio per quattro mesi, ma una multa da 100 euro una tantum che arriverà dall'Agenzia delle Entrate.