Ondata di furti di rame nel nord barese e nelle campagne di San Ferdinando
Prima Trani con una tonnellata, poi Barletta e Canosa per arrivare ad Andria
sabato 29 agosto 2015
10.45
Torna ad animare le campagne del nord barese una pratica da tempo purtroppo consolidata: i furti di rame. Il metallo prezioso continua a provocare danni ed ingenti disagi ai cittadini ed alle ditte distributrici di energia elettrica e telefonia. Prima la città di Trani con uno dei furti più ingenti di questa estate: circa una tonnellata di cavi di rame, per un valore di circa 5mila euro al mercato "nero", e ben sette chilometri di rete elettrica interrotta. Poi la campagna andriese con furti che proseguono più o meno senza sosta e che hanno interessato nei mesi estivi un lungo tratto della Strada Provinciale 155 tra Montegrosso, Minervino Murge e Castel del Monte, ma anche un ampio tratto che costeggia l'autostrada A14 tra Andria e San Ferdinando.
Da domenica scorsa, invece, al buio e senza energia elettrica è la campagna tra Barletta e Canosa. Svariati i chilometri di cavo elettrico rubato oltre al danneggiamento di diversi pali per via della tecnica utilizzata dai ladri per asportare il prezioso metallo. L'Enel ha già rassicurato che interverrà presto ma per la sostituzione ci sarà da attendere ancora del tempo in base alle priorità assegnate agli interventi. I cavi vengono sostituiti, di regola, con altri di alluminio per scoraggiare i malviventi. E' molto probabile che dietro questi furti si nasconda un'attenta organizzazione, con bande specializzate come più volte scoperto dagli inquirenti.
Da domenica scorsa, invece, al buio e senza energia elettrica è la campagna tra Barletta e Canosa. Svariati i chilometri di cavo elettrico rubato oltre al danneggiamento di diversi pali per via della tecnica utilizzata dai ladri per asportare il prezioso metallo. L'Enel ha già rassicurato che interverrà presto ma per la sostituzione ci sarà da attendere ancora del tempo in base alle priorità assegnate agli interventi. I cavi vengono sostituiti, di regola, con altri di alluminio per scoraggiare i malviventi. E' molto probabile che dietro questi furti si nasconda un'attenta organizzazione, con bande specializzate come più volte scoperto dagli inquirenti.