Padre Saverio e la sua alternativa legale per i giovani
Continua il racconto dell'esperienza brasiliana del missionari
venerdì 2 luglio 2021
21.19
Ma Padre Saverio non molla e così insieme a tanti altri suoi collaboratori ha cercato di creare delle alternative, dando ai ragazzi la possibilità di poter scegliere la via della legalità.
" Nello stato dello Spirito Santo abbiamo creato una rete di progetti, chiamata RETE DI ASSISTENZA INTEGRALE BAMBINI E ADOLESCENTI (rete AICA) che ha ben 12 progetti. Assiste in media 1.800 bambini adolescenti divisi in vari spazi. Alcuni progetti occupano il tempo libero dalla scuola, in cui offriamo alimentazione, due ore di doposcuola e anche formazione alla cittadinanza, inserita nel contesto della vita in cui educhiamo al protagonismo infantile e giovanile. Utilizziamo una metodologia socratica attraverso la loro grande esperienza di vita. Facciamo leva sulla resilienza, ovvero come poter sfruttare la propria storia difficile in positivo. Insegniamo loro come poter essere non oggetti, ma soggetti di diritto".
Tra le varie iniziative vengono proposti anche laboratori manuali come artigianato, pittura su panni e tela; attività sportive, come la Capoeira, una specie di sport con danza di origine africana e l' insegnamento della musica. "Da due anni stiamo creando un'orchestra. In un quartiere dove si andava in giro con armi, ora si va in giro con gli strumenti musicali".
Nella periferia di Santa Rita nasce il Projeto Legal (https://www.giemmegi.org/PRESENTAZIONE%20PROGETTO%20LEGAL.pdf) che coinvolge e accoglie 860 bambini. "La parola Legal, che tradotta letteralmente significa Legale, in Brasile acquista però molti altri significati: buono, bello, meraviglioso, interessante... e vuol contrapporsi alle due fazioni criminali del traffico di droga: Al-quaeda e Stati Uniti, che spesso adottano lo slogan: io sono 100% Al- quaeda, oppure 100% Stati Uniti... Noi insegniamo ai bambini a dire: IO SONO 100% LEGAL!"
Questa logica segue quella che è la Dichiarazione Universale dei diritti dei bambini, che stipula nuovi paradigmi in cui il bambino diventa soggetto di diritto. Nasce il principio della priorità assoluta previsto dalla Costituzione brasiliana. " Tutti sono uguali davanti alla legge, ma i bambini e gli adolescenti al di sotto dei 18 anni hanno un diritto prioritario di fronte a più di 500 anni di debiti che il Brasile ha verso l'infanzia brasiliana"- afferma con fermezza Padre Paolillo.
In un luogo in cui la violenza contro bambini, adolescenti, donne e la privazione del diritto al lavoro e alla casa è all'ordine del giorno, nasce anche un centro di difesa dei diritti umani, coadiuvato da un avvocato, un assistente sociale e educatori di appoggio. "Il maggior numero di casi seguiti sono proprio quelli che riguardano la violenza sulle donne. Le donne dipendono economicamente, strutturalmente, affettivamente dalla famiglia. Il Brasile ha una cultura ancora maschilista!
A San Paolo creammo anche una casa di accoglienza per ragazze vittime di prostituzione, un centro di difesa dei diritti dei bambini e un centro di formazione professionale, anche per offrire opportunità di lavoro".
" Nello stato dello Spirito Santo abbiamo creato una rete di progetti, chiamata RETE DI ASSISTENZA INTEGRALE BAMBINI E ADOLESCENTI (rete AICA) che ha ben 12 progetti. Assiste in media 1.800 bambini adolescenti divisi in vari spazi. Alcuni progetti occupano il tempo libero dalla scuola, in cui offriamo alimentazione, due ore di doposcuola e anche formazione alla cittadinanza, inserita nel contesto della vita in cui educhiamo al protagonismo infantile e giovanile. Utilizziamo una metodologia socratica attraverso la loro grande esperienza di vita. Facciamo leva sulla resilienza, ovvero come poter sfruttare la propria storia difficile in positivo. Insegniamo loro come poter essere non oggetti, ma soggetti di diritto".
Tra le varie iniziative vengono proposti anche laboratori manuali come artigianato, pittura su panni e tela; attività sportive, come la Capoeira, una specie di sport con danza di origine africana e l' insegnamento della musica. "Da due anni stiamo creando un'orchestra. In un quartiere dove si andava in giro con armi, ora si va in giro con gli strumenti musicali".
Nella periferia di Santa Rita nasce il Projeto Legal (https://www.giemmegi.org/PRESENTAZIONE%20PROGETTO%20LEGAL.pdf) che coinvolge e accoglie 860 bambini. "La parola Legal, che tradotta letteralmente significa Legale, in Brasile acquista però molti altri significati: buono, bello, meraviglioso, interessante... e vuol contrapporsi alle due fazioni criminali del traffico di droga: Al-quaeda e Stati Uniti, che spesso adottano lo slogan: io sono 100% Al- quaeda, oppure 100% Stati Uniti... Noi insegniamo ai bambini a dire: IO SONO 100% LEGAL!"
Questa logica segue quella che è la Dichiarazione Universale dei diritti dei bambini, che stipula nuovi paradigmi in cui il bambino diventa soggetto di diritto. Nasce il principio della priorità assoluta previsto dalla Costituzione brasiliana. " Tutti sono uguali davanti alla legge, ma i bambini e gli adolescenti al di sotto dei 18 anni hanno un diritto prioritario di fronte a più di 500 anni di debiti che il Brasile ha verso l'infanzia brasiliana"- afferma con fermezza Padre Paolillo.
In un luogo in cui la violenza contro bambini, adolescenti, donne e la privazione del diritto al lavoro e alla casa è all'ordine del giorno, nasce anche un centro di difesa dei diritti umani, coadiuvato da un avvocato, un assistente sociale e educatori di appoggio. "Il maggior numero di casi seguiti sono proprio quelli che riguardano la violenza sulle donne. Le donne dipendono economicamente, strutturalmente, affettivamente dalla famiglia. Il Brasile ha una cultura ancora maschilista!
A San Paolo creammo anche una casa di accoglienza per ragazze vittime di prostituzione, un centro di difesa dei diritti dei bambini e un centro di formazione professionale, anche per offrire opportunità di lavoro".