Qualità della vita, alla Bat bollino nero per lavoro e cultura
La nostra provincia è tra le ultime nella classifica del Sole24Ore
martedì 15 dicembre 2020
È stata presentata la classifica de IlSole24Ore sulla qualità della vita che da 30 anni "fotografa" il benessere nelle province italiana secondo 90 indicatori.
L'edizione 2020, dedicata al difficile anno dell'emergenza Covid, vede primeggiare Bologna, seguita dalle province di Bolzano e Trento, mentre mostra in peggioramento le province pugliesi, compresa la provincia di Barletta-Andria-Trani che si colloca agli ultimi posti, ossia 97^ su 107, con la sola eccezione di Foggia che guadagna +5 posizioni.
Quest'anno 25 nuovi indicatori documentano le principali conseguenze del Covid-19 su salute, attività economiche e vita sociale. Tra contagi, decessi, crisi economiche, lockdown e quarantene come si misura la qualità della vita? La 31esima indagine del Sole 24 Ore parte proprio da questo interrogativo.
L'obiettivo dell'edizione 2020 - che analizza 90 indicatori, per la maggior parte (circa 60) aggiornati al 2020 in base agli ultimi dati disponibili - è raccontare in presa diretta il differente impatto della pandemia da coronavirus sui territori.
L'impostazione della ricerca conferma le sei aree tematiche di analisi che fotografano la complessità della vita nelle province italiane: 1. Ricchezza e consumi; 2. Demografia e salute; 3. Affari e lavoro; 4. Ambiente e servizi; 5. Giustizia e sicurezza; 6. Cultura e tempo libero. Con una scelta di campo importante: all'interno di queste aree sono stati inseriti 25 indicatori che documentano le principali conseguenze del Covid-19 su salute, attività economiche e vita sociale. Tra questi nuovi parametri, ad esempio, ci sono i casi Covid in rapporto alla popolazione, l'unico indice il cui punteggio è stato pesato maggiormente nella determinazione della classifica finale proprio per testimoniare l'eccezionalità di questi mesi sulla vita quotidiana di tutti gli italiani.
La classifica generale premia Bologna, al primo posto, che guadagna ben 13 posizioni e traina un po' tutte le province dell'Emilia Romagna. I bilanci post pandemia sono ancora prematuri. Ma per il momento, pur colpendo soprattutto i territori che tradizionalmente occupano la parte più alta della graduatoria, non è riuscito a trascinarli sul fondo. Il Sud, infatti, resta fermo nella parte bassa della classifica, con i sui problemi di sempre.
Le aree metropolitane del Mezzogiorno guadagnano posizioni al capitolo Demografia e salute, proprio perché il virus ha picchiato più duro altrove, ma restano sul fondo nelle altre categorie dove pesano i divari strutturali ereditati dal passato. Questo anno chiude la classifica Crotone, preceduta da Caltanissetta, ultima lo scorso anno.
Il risultato del Sole24Ore conferma quanto emerso dalla classifica sulla qualità della vita 2020 realizzata da Italia Oggi e Università la Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, pubblicata due settimane fa. La provincia Barletta-Andria-Trani figurava in 98^ posizione su 107, quindi un gradino più in basso rispetto all'elaborazione del Sole24Ore.
L'edizione 2020, dedicata al difficile anno dell'emergenza Covid, vede primeggiare Bologna, seguita dalle province di Bolzano e Trento, mentre mostra in peggioramento le province pugliesi, compresa la provincia di Barletta-Andria-Trani che si colloca agli ultimi posti, ossia 97^ su 107, con la sola eccezione di Foggia che guadagna +5 posizioni.
Quest'anno 25 nuovi indicatori documentano le principali conseguenze del Covid-19 su salute, attività economiche e vita sociale. Tra contagi, decessi, crisi economiche, lockdown e quarantene come si misura la qualità della vita? La 31esima indagine del Sole 24 Ore parte proprio da questo interrogativo.
L'obiettivo dell'edizione 2020 - che analizza 90 indicatori, per la maggior parte (circa 60) aggiornati al 2020 in base agli ultimi dati disponibili - è raccontare in presa diretta il differente impatto della pandemia da coronavirus sui territori.
L'impostazione della ricerca conferma le sei aree tematiche di analisi che fotografano la complessità della vita nelle province italiane: 1. Ricchezza e consumi; 2. Demografia e salute; 3. Affari e lavoro; 4. Ambiente e servizi; 5. Giustizia e sicurezza; 6. Cultura e tempo libero. Con una scelta di campo importante: all'interno di queste aree sono stati inseriti 25 indicatori che documentano le principali conseguenze del Covid-19 su salute, attività economiche e vita sociale. Tra questi nuovi parametri, ad esempio, ci sono i casi Covid in rapporto alla popolazione, l'unico indice il cui punteggio è stato pesato maggiormente nella determinazione della classifica finale proprio per testimoniare l'eccezionalità di questi mesi sulla vita quotidiana di tutti gli italiani.
La classifica generale premia Bologna, al primo posto, che guadagna ben 13 posizioni e traina un po' tutte le province dell'Emilia Romagna. I bilanci post pandemia sono ancora prematuri. Ma per il momento, pur colpendo soprattutto i territori che tradizionalmente occupano la parte più alta della graduatoria, non è riuscito a trascinarli sul fondo. Il Sud, infatti, resta fermo nella parte bassa della classifica, con i sui problemi di sempre.
Le aree metropolitane del Mezzogiorno guadagnano posizioni al capitolo Demografia e salute, proprio perché il virus ha picchiato più duro altrove, ma restano sul fondo nelle altre categorie dove pesano i divari strutturali ereditati dal passato. Questo anno chiude la classifica Crotone, preceduta da Caltanissetta, ultima lo scorso anno.
Il risultato del Sole24Ore conferma quanto emerso dalla classifica sulla qualità della vita 2020 realizzata da Italia Oggi e Università la Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, pubblicata due settimane fa. La provincia Barletta-Andria-Trani figurava in 98^ posizione su 107, quindi un gradino più in basso rispetto all'elaborazione del Sole24Ore.