Riaperto lo stabilimento di Atisale: "Nessun inquinamento contestato"

La nota dell'azienda

venerdì 16 febbraio 2018 19.44
Nel pomeriggio di oggi, la Provincia di Barletta-Andria-Trani ha notificato alla Società "Atisale" l'atto che consente la riapertura dello stabilimento di Margherita di Savoia chiuso da 72 ore a seguito di disposizione dello stesso Ente.

Nell'incontro tenutosi oggi presso la Provincia BAT tra funzionari competenti ed i tecnici di Atisale ala presenza anche dell'Assessore all'Ambiente del Comune di Margherita di Savoia, dott. Carlo Ronzino, sono stati chiariti i punti contestati alla Azienda nella sospensiva del 13 febbraio scorso.

L'Azienda ha prodotto una copiosa documentazione a supporto che è stata ritenuta meritevole di accoglimento tanto che è stata disposta con effetto immediato la riattivazione dell'impianto.
«È doveroso evidenziare come il provvedimento originario non contenesse in alcuna sua parte l'evidenza di un rischio di inquinamento ambientale o ancor peggio un rischio per la salute dei lavoratori come riportato da alcune testate giornalistiche. Precisiamo inoltre che l'impianto risulta essere a norma per quanto alle emissioni in atmosfera, infatti, ogni 6 mesi, come previsto dalla autorizzazione in essere, tali emissioni sono sottoposte a rilievi tecnici per misurarne i parametri i cui risultati immediatamente vengono trasmessi alla Provincia – Settore Ambiente» si legge nella nota diffusa dall'azienda.

Soddisfazione per la chiarezza fatta ed il risultato raggiunto è stata dichiarata dal presidente di Atisale Spa, Giacomo D'Alì Staiti, congiuntamente all'amministratore delegato Francesco Melidoni, al Datore di lavoro Francesco Valerio, al consiglio di amministrazione, alla RSU, alle sigle sindacali ed ai lavoratori tutti.

"Atisale - dichiara il Presidente - è da sempre attenta alla qualità del suo prodotto ed allo sviluppo di nuovi processi di produzione sempre nel pieno rispetto delle norme e dell'ambiente. E' innaturale sostenere, come è stato fatto in questi giorni, che la Salina di Margherita di Savoia, la più grande Salina marittima d'Italia al cui interno coesiste una Riserva Naturale di importanza internazionale, le cui caratteristiche sono inscindibili dall'essere Salina attiva e produttiva, sia artefice di un inquinamento del territorio sul quale insiste da millenni".

Prosegue Francesco Valerio – Datore di Lavoro dello stabilimento di Margherita di Savoia – sottolineando «l'impegno, ancor più rinforzato dalle vicende di questi giorni, a migliorare la qualità produttiva anche attraverso l'aggiornamento ed il miglioramento degli impianti e delle strutture avendo come criteri guida prima di tutto la sicurezza sul posto di lavoro e l'efficienza produttiva".
L'Amm. Delegato Francesco Melidoni precisa che "anche il bilancio di Atisale mostra risultati confortanti che vedono un incremento dei ricavi, della marginalità e della cassa disponibile rispetto al piano industriale. Inoltre Atisale è stata l'unica azienda italiana del settore del sale a presentare, tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018, ben due nuovi prodotti sul mercato di riferimento ovvero il sale medio (adatto per la cottura su barbecue) ed il sale per lavastoviglie il Pulissimo con granulometria variabile".

"In generale Atisale – continuano dall'azienda - ha portato al centro della sua comunicazione il concetto di sale marino italiano ottenendo risultati confortanti per quanto al seguito dei suoi canali social (esempio Fb 55.000 iscritti) ponendosi come leader indiscusso del segmento. Infine conclude la RSU evidenziando come la sinergia e l'unione tra imprenditori e lavoratori messa in atto in questa situazione, dimostra che un buon lavoro di squadra porta sempre al raggiungimento di un obiettivo, che in questo caso si è dimostrato comune non solo per l'azienda ma anche per il territorio intero. Queste 72 ore hanno reso ulteriormente coesa l'azienda pronta ora a nuove sfide nazionali ed internazionali".