Rifiuti, Puttilli e Di Feo rispondono alle polemiche
“Chi oggi prova ad agitare le folle, mentendo sapendo di mentire, è chi ben conosce i guai lasciati in eredità agli attuali amministratori”
martedì 19 dicembre 2017
11.32
"Chi oggi prova ad agitare le folle, mentendo sapendo di mentire, è chi ben conosce i guai lasciati in eredità agli attuali amministratori". I sindaci di Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia, Francesco di Feo e Salvatore Puttilli, ieri mattina in conferenza stampa hanno ribadito la propria posizione, dopo che le opposizioni dei 2 Comuni avevano accusato di regalare soldi alla Sia, di aver tradito il mandato dei Consigli comunali ed aver aumentato le tasse sul servizio.
"Vorremmo non dover puntualizzare cose note a chi segue le vicende di Sia Srl – ha esordito di Feo – ma anche e soprattutto a chi, opposizione esperta o ex sindaco, oggi finge di ignorare il sistema legislativo, il funzionamento dei rapporti nel Consorzio Fg 4 e le nostre richieste condivise di intervento della Regione, per salvare circa 300 lavoratori".
Condivisi perché a Trinitapoli era stata istituita una commissione permanente con tutte le rappresentanze politiche, rispetto alla quale gesti controcorrente come la manifestazione di giovedì rappresentano oggi un momento di rottura: "Convinti che si debba dialogare senza steccati – ha osservato il sindaco di Trinitapoli – abbiamo provato a concordare l'azione amministrativa. Abbiamo sempre sostenuto anche nelle sedi giudiziarie il no al nuovo contratto. Ma non certo le transazioni di adeguamento, come quelle del 2016, quando abbiamo riconosciuto i costi di servizio, accresciuti a causa della indisponibilità della discarica di Forcone Cafiero".
Nuovo piano industriale, nessuna debitoria pregressa, ma solo riconoscimenti dei lievitati costi di conferimento (anno 2017): queste le proposte del Comune di Trinitapoli al Consorzio, ammettendo la via della transazione come consacrato anche dal Tar, contrario con condanna anche alle spese all'ex sindaco Lamacchia che l'aveva negata a San Ferdinando.
"La transazione – ha assicurato di Feo – riconoscerà i soli costi aggiuntivi e opportunamente rendicontati, col placet della Regione e del Tribunale amministrativo".
Il dialogo tra maggioranza ed opposizione era stato cercato anche a San Ferdinando: "Gli atti di transazione tutelano gli Enti per la futura gestione dei servizi, per costi e miglioramento – ha precisato Puttilli – . E nella direzione della nuova perimetrazione di Aro vanno anche le nostre richieste di una postazione logistica nella Bat e chiusura dei contenziosi dei Comuni del Consorzio Fg 4. Il tutto, per porre fine alla querelle degli ultimi mesi e procedere alla sottoscrizione di un nuovo contratto di Aro". Ma, perché tutto abbia un senso, "occorrerà uniformare l'orientamento del Consorzio, con una percentuale di raccolta differenziata omogenea tra i vari Comuni soci". Così si potrà realizzare anche un vantaggio in termini di "risparmio per i cittadini, in capo ai quali oggi gravano anche i costi della differenziata imperfetta, costi Conai".
Anche su scala regionale, le posizioni delle sinistre al governo da 12 anni vanno ripensate: "Le sinistre locali – ha osservato di Feo in conclusione – di fatto non contestano noi sindaci attuali, ma scelte sbagliate del passato, ascrivibili alla loro parte politica, quando si esprimevano no preconcetti a termovalorizzatori e discariche. Così oggi ci troviamo in questo stato, con rifiuti in aumento, come i costi e le difficoltà per smaltirli. Chiediamo dialogo, non rotture, altrimenti tutto resta una fumosa demagogia infarcita di menzogne strumentali".
"Vorremmo non dover puntualizzare cose note a chi segue le vicende di Sia Srl – ha esordito di Feo – ma anche e soprattutto a chi, opposizione esperta o ex sindaco, oggi finge di ignorare il sistema legislativo, il funzionamento dei rapporti nel Consorzio Fg 4 e le nostre richieste condivise di intervento della Regione, per salvare circa 300 lavoratori".
Condivisi perché a Trinitapoli era stata istituita una commissione permanente con tutte le rappresentanze politiche, rispetto alla quale gesti controcorrente come la manifestazione di giovedì rappresentano oggi un momento di rottura: "Convinti che si debba dialogare senza steccati – ha osservato il sindaco di Trinitapoli – abbiamo provato a concordare l'azione amministrativa. Abbiamo sempre sostenuto anche nelle sedi giudiziarie il no al nuovo contratto. Ma non certo le transazioni di adeguamento, come quelle del 2016, quando abbiamo riconosciuto i costi di servizio, accresciuti a causa della indisponibilità della discarica di Forcone Cafiero".
Nuovo piano industriale, nessuna debitoria pregressa, ma solo riconoscimenti dei lievitati costi di conferimento (anno 2017): queste le proposte del Comune di Trinitapoli al Consorzio, ammettendo la via della transazione come consacrato anche dal Tar, contrario con condanna anche alle spese all'ex sindaco Lamacchia che l'aveva negata a San Ferdinando.
"La transazione – ha assicurato di Feo – riconoscerà i soli costi aggiuntivi e opportunamente rendicontati, col placet della Regione e del Tribunale amministrativo".
Il dialogo tra maggioranza ed opposizione era stato cercato anche a San Ferdinando: "Gli atti di transazione tutelano gli Enti per la futura gestione dei servizi, per costi e miglioramento – ha precisato Puttilli – . E nella direzione della nuova perimetrazione di Aro vanno anche le nostre richieste di una postazione logistica nella Bat e chiusura dei contenziosi dei Comuni del Consorzio Fg 4. Il tutto, per porre fine alla querelle degli ultimi mesi e procedere alla sottoscrizione di un nuovo contratto di Aro". Ma, perché tutto abbia un senso, "occorrerà uniformare l'orientamento del Consorzio, con una percentuale di raccolta differenziata omogenea tra i vari Comuni soci". Così si potrà realizzare anche un vantaggio in termini di "risparmio per i cittadini, in capo ai quali oggi gravano anche i costi della differenziata imperfetta, costi Conai".
Anche su scala regionale, le posizioni delle sinistre al governo da 12 anni vanno ripensate: "Le sinistre locali – ha osservato di Feo in conclusione – di fatto non contestano noi sindaci attuali, ma scelte sbagliate del passato, ascrivibili alla loro parte politica, quando si esprimevano no preconcetti a termovalorizzatori e discariche. Così oggi ci troviamo in questo stato, con rifiuti in aumento, come i costi e le difficoltà per smaltirli. Chiediamo dialogo, non rotture, altrimenti tutto resta una fumosa demagogia infarcita di menzogne strumentali".