SIA, Puttilli: "Abbiamo deciso di salvaguardare l'azienda e i lavoratori"
Prevista sottoscrizione dei nuovi contratti e presentazione di istanza di concordato
venerdì 15 giugno 2018
20.57
Nota del sindaco Salvatore Puttilli
Ennesima riunione fiume in Prefettura a Foggia per ultime e definitive determinazioni sul futuro della SIA Srl e dei suoi 300 lavoratori.
Si è deciso, ancora una volta, di scommettere sulla sopravvivenza della "nostra società in house" attraverso la imminente e contestuale sottoscrizione
di tutti i nuovi contratti (utili ad immettere 14 milioni di euro nella società) e l'immediata presentazione dell'istanza di concordato in continuità, utile a bloccare l'azione dei creditori, a ristrutturare il debito e a rendere inoperosa la causa di scioglimento della società per riduzione o perdita del capitale sociale; deciso, poi, l'impegno dei Sindaci a sostenere pro-quota consortile le spese utili a conservare l'AIA priva, al momento, di polizza fideiussoria e ad auspicare che ASECO continui nell'attuale gestione dell'impianto di stabilizzazione.
Non sarà impresa facile, ma tutti i Sindaci del Consorzio "in puncto mortis" hanno scelto di salvaguardare la propria società pubblica, la propria impiantistica e i 300 lavoratori e le loro famiglie.
Ennesima riunione fiume in Prefettura a Foggia per ultime e definitive determinazioni sul futuro della SIA Srl e dei suoi 300 lavoratori.
Si è deciso, ancora una volta, di scommettere sulla sopravvivenza della "nostra società in house" attraverso la imminente e contestuale sottoscrizione
di tutti i nuovi contratti (utili ad immettere 14 milioni di euro nella società) e l'immediata presentazione dell'istanza di concordato in continuità, utile a bloccare l'azione dei creditori, a ristrutturare il debito e a rendere inoperosa la causa di scioglimento della società per riduzione o perdita del capitale sociale; deciso, poi, l'impegno dei Sindaci a sostenere pro-quota consortile le spese utili a conservare l'AIA priva, al momento, di polizza fideiussoria e ad auspicare che ASECO continui nell'attuale gestione dell'impianto di stabilizzazione.
Non sarà impresa facile, ma tutti i Sindaci del Consorzio "in puncto mortis" hanno scelto di salvaguardare la propria società pubblica, la propria impiantistica e i 300 lavoratori e le loro famiglie.