Sindaco disposto a dimettersi ma nessuno lo sfiducia
Lamacchia: «Mi offrontino in aula. Pronto ad andare via»
giovedì 28 gennaio 2016
9.25
Un'amministrazione che ha svolto buona parte del programma politico e che non trova ancora un gruppo compatto che la sfiduci. Dal 2 gennaio scorso, giorno in cui Michele Lamacchia ha rassegnato le dimissioni da sindaco, sono sfumate diverse occasioni per mandare tutti casa, ma nessuno ha fatto niente. Il Partito Democratico inizialmente avrebbe voluto mantenere il primo cittadino sulla poltrona, adesso un po' meno. La minoranza e i 4 ex sostenitori della maggioranza, Giacomo Rosario De Michele, Arianna Camporeale, Raffaele Visaggio e Diego Giannaccaro, vorrebbero sfiduciarlo ma non lo fanno. «Ritengo - afferma il sindaco Michele Lamacchia - che la mia amministrazione abbia realizzato buona parte di quanto ha scritto nel programma politico. I cittadini giudicheranno. Ho visto alcuni assenti - riferito ai 4 ex consigliere di maggioranza - durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale, quando vorranno affrontarmi, io non mi tirerò indietro. Il 2 gennaio scorso ho rassegnato le dimissioni, ho convocato il Consiglio Comunale per votare la fiducia, né la minoranza né i 4 si sono presentati e quindi ho ritirato le dimissioni perché non voglio avere l'onere di sciogliere da solo un intero Consiglio. Se ci sono le condizioni per revocare il mandato che le attuino. Allo stesso tempo posso dire che si potrebbe anche continuare lungo la strada politica tracciata 4 anni fa perché si sta operando bene».
Chi dice di essere disposto ad andarsene e chi vuole mandare via, ma nessuno fa il primo passo. In questo gioco di dimissioni e parole, i cittadini si affacciano alla politica solo per vedere se il mattino seguente avranno ancora lo stesso sindaco. «Posso andare via - continua il primo cittadino - solo se almeno 9 consiglieri comunali mi sfiduciano o si dimettono. Dopo tutti questi giorni non conosco ancora le motivazioni di questo sfiducia da parte dei 4 ex sostenitori e se qualcuno le conosce, è pregato di spiegarmele. I cittadini si stanno interessando alla politica solo per vedere se il sindaco cade e non si sono mai affacciati durante una seduta del Consiglio Comunale mentre si sono discussi temi importanti come il Piano Regolatore. Se qualcuno mi vuole sfiduciare lo faccia davanti ai cittadini. Se io avessi voluto tirare a campare non avrei presentato il bilancio. I sanferdinandesi mettiamo un governo stabile e coerente».
Chi dice di essere disposto ad andarsene e chi vuole mandare via, ma nessuno fa il primo passo. In questo gioco di dimissioni e parole, i cittadini si affacciano alla politica solo per vedere se il mattino seguente avranno ancora lo stesso sindaco. «Posso andare via - continua il primo cittadino - solo se almeno 9 consiglieri comunali mi sfiduciano o si dimettono. Dopo tutti questi giorni non conosco ancora le motivazioni di questo sfiducia da parte dei 4 ex sostenitori e se qualcuno le conosce, è pregato di spiegarmele. I cittadini si stanno interessando alla politica solo per vedere se il sindaco cade e non si sono mai affacciati durante una seduta del Consiglio Comunale mentre si sono discussi temi importanti come il Piano Regolatore. Se qualcuno mi vuole sfiduciare lo faccia davanti ai cittadini. Se io avessi voluto tirare a campare non avrei presentato il bilancio. I sanferdinandesi mettiamo un governo stabile e coerente».