Strutture sociali per anziani e bambini a San Ferdinando
Buona l'idea, note tecniche creano divergenze in Consiglio
martedì 24 maggio 2016
11.01
«Regolamentazione di infrastrutture sociali al fine di incrementarne l'uso, adeguare alle norme regionali e renderle finanziabili». Questo uno degli ultimi atti firmati dall'amministrazione Lamacchia. Ad affermarlo è proprio il primo cittadino che ha continuato: «Il nostro obbiettivo è di incrementare i servizi Adi e Sad – assistenza domiciliare integrata e servizio assistenza domiciliare -, oltre ad altre attività integrative (mensa, igiene personale, socializzazione, servizi alle persone diversamente abili), presso il centro diurno storico "Don Tonino Bello". Già abbiamo realizzato un nuovo centro sociale in via Brodolini che è stato denominato "Generazioni Insieme", in quanto nello stesso centro si avrà una sezione per anziani, prevedendo di affidarla agli stessi utenti attraverso un "Comitato di gestione" e un'altra sezione dove viene istituita una ludoteca per bambini da 3 mesi a 10 anni chiamata "Crescere insieme". Altro centro già funzionante è il "Punto Solidale" dove decine di famiglie sono regolarmente iscritte e vengono ascoltate in base ai loro bisogni. Con i fondi Unrra – amministrazione delle Nazioni Unite per l'assistenza e la riabilitazione - si è provveduto a dotare il centro di una cella frigorifera e una serie di scaffali a norma. La gestione verrà lasciata alle associazioni di volontariato andando, però, a definire meglio i destinatari. Verranno nominati 3 componenti designati dal Consiglio comunale. Chiaramente, come consigliano la commissiona, non saranno inclusi nella gestione delle risorse pubbliche gli eletti in rappresentanza del Consiglio. Per la loro nomina ho proposto di rimette o un voto limitato a uno, oppure due membri della maggioranza e uno della minoranza».
Un'opera che allivello sociale sicuramente vede tutti d'accordo, ma c'è una nota tecnica che non convince il consigliere Aniello Masciulli che, col suo capogruppo di Uniti per San Ferdinando Salvatore Puttilli, esprimerà voto contrario in consiglio: « Credo che la commissione vada anche ad analizzare quali sono le modalità con le quali verranno nominati i componenti. Quanto affermato circa il servizio Adi e Sad da effettuare nel centro sociale "Vita agli anni don Tonino Bello" è discutibile perchè si tratta di assistenza a domicilio che a volte interessa persone con difficoltà deambulatorie. Pertanto, l'uso della struttura va in controtendenza con quella che è la filosofia del servizio stesso, dove Asl e operatori sanitari dovrebbero intervenire presso le abitazioni. Si potrebbe proporre di dare un sostegno scolastico a bambini che non hanno la possibilità, dando continuità a quanto fatto dalla precedente amministrazione - guidata proprio da Puttilli -. Mancano alcuni dati tra cui quello di capire se rispetto agli anni precedenti la spesa storica a carico del comune di San Ferdinando di Puglia sia cresciuta o meno, in quanto ciò permette di valutare la possibilità di ottenere dei fondi da investire su altri servizi, per esempio, il doposcuola pomeridiano ai ragazzi. Per quanto riguarda il "Punto Solidale" di via Alfieri, in passato c'era stata una programmazione territoriale dei servizi sociali come la mensa a sostegno delle famiglie meno abbienti, concertata territorialmente. Il Comune deve porre più attenzione alle persone che vivono di stenti».
Un'opera che allivello sociale sicuramente vede tutti d'accordo, ma c'è una nota tecnica che non convince il consigliere Aniello Masciulli che, col suo capogruppo di Uniti per San Ferdinando Salvatore Puttilli, esprimerà voto contrario in consiglio: « Credo che la commissione vada anche ad analizzare quali sono le modalità con le quali verranno nominati i componenti. Quanto affermato circa il servizio Adi e Sad da effettuare nel centro sociale "Vita agli anni don Tonino Bello" è discutibile perchè si tratta di assistenza a domicilio che a volte interessa persone con difficoltà deambulatorie. Pertanto, l'uso della struttura va in controtendenza con quella che è la filosofia del servizio stesso, dove Asl e operatori sanitari dovrebbero intervenire presso le abitazioni. Si potrebbe proporre di dare un sostegno scolastico a bambini che non hanno la possibilità, dando continuità a quanto fatto dalla precedente amministrazione - guidata proprio da Puttilli -. Mancano alcuni dati tra cui quello di capire se rispetto agli anni precedenti la spesa storica a carico del comune di San Ferdinando di Puglia sia cresciuta o meno, in quanto ciò permette di valutare la possibilità di ottenere dei fondi da investire su altri servizi, per esempio, il doposcuola pomeridiano ai ragazzi. Per quanto riguarda il "Punto Solidale" di via Alfieri, in passato c'era stata una programmazione territoriale dei servizi sociali come la mensa a sostegno delle famiglie meno abbienti, concertata territorialmente. Il Comune deve porre più attenzione alle persone che vivono di stenti».