Superamento del precariato, «Una battaglia di civiltà per il lavoro stabile e di qualità»
«Dimostrare coerenza delle affermazioni»
venerdì 6 marzo 2020
19.05
La legge di conversione del Decreto Milleproroghe n. 8/2020, appena entrata in vigore, è intervenuta sull'art. 20 comma 1 del decreto 75/2017 (decreto Madia), prorogando al 31.12.2020 il termine per la maturazione dell'anzianità di servizio ai fini della stabilizzazione del personale precario, non dirigenziale, della P.A.
Sono stati finalmente dissipati i dubbi interpretativi circa la estensibilità delle procedure di stabilizzazione al personale del comparto del SSN. Tanto significa che per il personale medico, infermieristico, tecnico-professionale, dirigenziale e non, del SSN il termine di maturazione del requisito dell'anzianità di servizio (almeno tre anni anche non continuativi) resta fissato al 31.12.2020.
Tanto premesso, ormai appare incontrovertibile il diritto alla stabilizzazione di tutto il personale su menzionato, compreso il personale del ruolo amministrativo. Nella nostra Regione, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il concorso unico regionale per 162 posti da collaboratore amministrativo professionale a conferma della necessità di tali figure professionali.
Nel contempo, si attende ancora di sapere quali siano gli intendimenti della Asl BT, capofila nella citata procedura concorsuale, riguardo alla stabilizzazione dei suoi dipendenti precari (ad oggi più di 30 unità); Si chiede se il piano del fabbisogno aziendale permetta il contemporaneo espletamento delle procedure di stabilizzazione e del concorso., pertanto l'ASL BT faccia la dovuta chiarezza su tale punto, ponendo fine alla incertezza che stanno vivendo i lavoratori precari a tempo determinato e a co.co.co. Questo è quanto chiediamo all'ASL BT ed alla Regione Puglia: dipanare eventuali controversie interpretative e rendere celere, chiaro ed omogeneo un percorso di stabilizzazione. In questo clima di emergenza sanitaria, appare ancor più giusto e corretto riconoscere, il merito dei nostri precari, considerando che anche il legislatore nazionale ha fissato come obiettivo principale il superamento del precariato nella p.a. (pubblica amministrazione).
Tale concetto viene rafforzato dal legislatore che pone il divieto fino alla conclusione delle procedure di stabilizzazione, di ogni altro rapporto di lavoro flessibile, seppur limitatamente alle professionalità interessate alle predette procedure. Richiediamo pertanto che l'ASL BT dia evidenza pubblica, non solo del personale in possesso dei requisiti, e definisca preventivamente criteri trasparenti sulle procedure da svolgere, garantendo la dovuta pubblicità nonché esecutività dei provvedimenti da adottare. A noi risulta che al momento la ASL BT non ha ancora effettuato alcuna pubblica e puntuale ricognizione del personale stabilizzabile, soprattutto rispetto al personale con la qualifica di collaboratore amministrativo né attivato le procedure di stabilizzazione. Riteniamo altresì, essere stato raggirato anche il divieto di reclutamento di lavoratori a tempo determinato seppur dettato e giustificato dall'emergenza.
Se la stabilizzazione del personale sanitario, come più volte dichiarato rientra tra le priorità del governatore Emiliano, è giusto dimostrare anche in questa circostanza la coerenza delle affermazioni.
Sono stati finalmente dissipati i dubbi interpretativi circa la estensibilità delle procedure di stabilizzazione al personale del comparto del SSN. Tanto significa che per il personale medico, infermieristico, tecnico-professionale, dirigenziale e non, del SSN il termine di maturazione del requisito dell'anzianità di servizio (almeno tre anni anche non continuativi) resta fissato al 31.12.2020.
Tanto premesso, ormai appare incontrovertibile il diritto alla stabilizzazione di tutto il personale su menzionato, compreso il personale del ruolo amministrativo. Nella nostra Regione, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il concorso unico regionale per 162 posti da collaboratore amministrativo professionale a conferma della necessità di tali figure professionali.
Nel contempo, si attende ancora di sapere quali siano gli intendimenti della Asl BT, capofila nella citata procedura concorsuale, riguardo alla stabilizzazione dei suoi dipendenti precari (ad oggi più di 30 unità); Si chiede se il piano del fabbisogno aziendale permetta il contemporaneo espletamento delle procedure di stabilizzazione e del concorso., pertanto l'ASL BT faccia la dovuta chiarezza su tale punto, ponendo fine alla incertezza che stanno vivendo i lavoratori precari a tempo determinato e a co.co.co. Questo è quanto chiediamo all'ASL BT ed alla Regione Puglia: dipanare eventuali controversie interpretative e rendere celere, chiaro ed omogeneo un percorso di stabilizzazione. In questo clima di emergenza sanitaria, appare ancor più giusto e corretto riconoscere, il merito dei nostri precari, considerando che anche il legislatore nazionale ha fissato come obiettivo principale il superamento del precariato nella p.a. (pubblica amministrazione).
Tale concetto viene rafforzato dal legislatore che pone il divieto fino alla conclusione delle procedure di stabilizzazione, di ogni altro rapporto di lavoro flessibile, seppur limitatamente alle professionalità interessate alle predette procedure. Richiediamo pertanto che l'ASL BT dia evidenza pubblica, non solo del personale in possesso dei requisiti, e definisca preventivamente criteri trasparenti sulle procedure da svolgere, garantendo la dovuta pubblicità nonché esecutività dei provvedimenti da adottare. A noi risulta che al momento la ASL BT non ha ancora effettuato alcuna pubblica e puntuale ricognizione del personale stabilizzabile, soprattutto rispetto al personale con la qualifica di collaboratore amministrativo né attivato le procedure di stabilizzazione. Riteniamo altresì, essere stato raggirato anche il divieto di reclutamento di lavoratori a tempo determinato seppur dettato e giustificato dall'emergenza.
Se la stabilizzazione del personale sanitario, come più volte dichiarato rientra tra le priorità del governatore Emiliano, è giusto dimostrare anche in questa circostanza la coerenza delle affermazioni.