È terminata la commedia “Tra srog e scirn so sembr fascidd” - FOTO
Risate e comicità a San Ferdinando con lo sfatigato Ninuccio e la sua famiglia allargata
martedì 8 aprile 2025
14.30
È andata in scena per l'ultima volta – domenica 6 aprile – la commedia teatrale in vernacolo sanferdinandese "Tra srog e scirn so sembr fascidd".
La commedia in tre atti scritta da Tommaso Parisi e diretta dallo stesso, da Donato Resta e da Maria Grazia Nardi, con le musiche di Domenico Russo è entrata in scena sabato 29 marzo con i posti sold out.
Uno spettacolo che si è fatto spazio tra le risate del pubblico e lo sgomento di Titina (interpretata da Saba Cormio), la suocera infastidita e stanca dal genero Ninuccio (interpretato da Giuseppe Di Troia): ozioso, scansafatiche e sfaticato. Il tutto si è svolto in un clima ironico ma anche riflessivo.
Il primo luogo di riferimento è stato il bar, tra i protagonisti: un barista impazientito (interpretato da Savino Maldone) e i soliti uomini riuniti intorno a un tavolo a giocare a carte (interpretati da Vincenzo Simeone, Ruggiero Masciulli, Domenico Distasi): tra questi c'era chi faceva una pausa dal lavoro e chi la pausa la stava facendo da anni.
Le scene sono state svolte principalmente in casa di Ninuccio e sua moglie Carmela (interpretata da Maria Daddato), insieme al figlio Lorenzo (interpretato da Gabriel Dinuzzi), a Peppino - il padre di lui (interpretato da Vito Ursi) e alla madre di lei. Insomma una famiglia allargata in cui i problemi non mancano: tra vizi di gioco di Ninuccio che ha preso come esempio Peppino – anche lui da sempre un nullafacente – e i debiti accumulati con Stefanuccio – il padrone di casa (interpretato da Giovanni Lopez) – e don Raffaele – l'usuraio (interpretato da Nicola Fortunato) a causa dei due uomini di casa, la suocera e la moglie di Ninuccio non sanno come cavarsela.
Se poi si aggiunge anche Salvatore - il migliore amico ubriacone (interpretato da Salvatore Delia) - Peppino – ormai acciaccato e vecchio – che non sta un attimo fermo e il figlio Lorenzo che sembra stia prendendo le sembianze del padre, allora la cornice è al completo.
Il tutto si è svolto su uno sfondo di ilarità con Salvatore spaventato al solo nominare della suocera di Ninuccio, il padre di lui che fa finta di non sentire e sente solo quando si parla di soldi e il personale medico (interpretato da Ruggiero Masciulli e Giuseppe Miccolis) che scambia la borsa di lavoro della dottoressa (interpretata da Grazia Lopez) con quella personale contente langerie.
La commedia è terminata con una scena che ha lasciato inizialmente il pubblico 'sulle spine', impaziente di sapere se Ninuccio – alla fine – è riuscito a vincere il superenalotto con i numeri forniti dalla suocera – deceduta – in sogno. Grazie all'aiuto di Tatucc – che ha giocato i numeri dati dall'amico – i due hanno vinto e per una volta la famiglia è salva dai guai dell'ozioso marito e genero.
La commedia in tre atti scritta da Tommaso Parisi e diretta dallo stesso, da Donato Resta e da Maria Grazia Nardi, con le musiche di Domenico Russo è entrata in scena sabato 29 marzo con i posti sold out.
Uno spettacolo che si è fatto spazio tra le risate del pubblico e lo sgomento di Titina (interpretata da Saba Cormio), la suocera infastidita e stanca dal genero Ninuccio (interpretato da Giuseppe Di Troia): ozioso, scansafatiche e sfaticato. Il tutto si è svolto in un clima ironico ma anche riflessivo.
Il primo luogo di riferimento è stato il bar, tra i protagonisti: un barista impazientito (interpretato da Savino Maldone) e i soliti uomini riuniti intorno a un tavolo a giocare a carte (interpretati da Vincenzo Simeone, Ruggiero Masciulli, Domenico Distasi): tra questi c'era chi faceva una pausa dal lavoro e chi la pausa la stava facendo da anni.
Le scene sono state svolte principalmente in casa di Ninuccio e sua moglie Carmela (interpretata da Maria Daddato), insieme al figlio Lorenzo (interpretato da Gabriel Dinuzzi), a Peppino - il padre di lui (interpretato da Vito Ursi) e alla madre di lei. Insomma una famiglia allargata in cui i problemi non mancano: tra vizi di gioco di Ninuccio che ha preso come esempio Peppino – anche lui da sempre un nullafacente – e i debiti accumulati con Stefanuccio – il padrone di casa (interpretato da Giovanni Lopez) – e don Raffaele – l'usuraio (interpretato da Nicola Fortunato) a causa dei due uomini di casa, la suocera e la moglie di Ninuccio non sanno come cavarsela.
Se poi si aggiunge anche Salvatore - il migliore amico ubriacone (interpretato da Salvatore Delia) - Peppino – ormai acciaccato e vecchio – che non sta un attimo fermo e il figlio Lorenzo che sembra stia prendendo le sembianze del padre, allora la cornice è al completo.
Il tutto si è svolto su uno sfondo di ilarità con Salvatore spaventato al solo nominare della suocera di Ninuccio, il padre di lui che fa finta di non sentire e sente solo quando si parla di soldi e il personale medico (interpretato da Ruggiero Masciulli e Giuseppe Miccolis) che scambia la borsa di lavoro della dottoressa (interpretata da Grazia Lopez) con quella personale contente langerie.
La commedia è terminata con una scena che ha lasciato inizialmente il pubblico 'sulle spine', impaziente di sapere se Ninuccio – alla fine – è riuscito a vincere il superenalotto con i numeri forniti dalla suocera – deceduta – in sogno. Grazie all'aiuto di Tatucc – che ha giocato i numeri dati dall'amico – i due hanno vinto e per una volta la famiglia è salva dai guai dell'ozioso marito e genero.