Torna il bando "Orizzonti Solidali" di Fondazione Megamark: «Siamo creatori di dignità»
Presentata la 7° edizione. Candela (Regione): «70 milioni per PugliaSocialeIN». Jury Chechi: «Importante rispetto delle regole»
giovedì 22 marzo 2018
12.29
È pronta ai nastri di partenza la settima edizione del bando "Orizzonti Solidali", promosso dalla Fondazione Megamark in collaborazione con le catene di supermercati Dok, A&O, Famila e Iperfamila. Un'iniziativa che ogni anno si rinnova, mantenendo sempre presente il medesimo obiettivo: richiamare l'imprenditoria al suo imprescindibile ruolo di motore per una società più equa e solidale.
Tantissime, infatti, sono le associazioni del terzo settore che a ogni edizione presentano i loro progetti per accedere a un finanziamento che quest'anno è stato portato alla cifra record di 250.000 Euro, e che negli anni passati ha permesso a più di 60 iniziative solidali di essere realizzate portando benefici sociali a tutto il territorio.
Il concorso è rivolto ad associazioni di volontariato, cooperative sociali, associazioni di promozione sociale e a tutte le realtà che rechino la dicitura Onlus. I progetti candidati al finanziamento dovranno essere realizzati sul territorio Pugliese nell'ambito dell'assistenza sociale, sanitaria, dell'ambiente e della cultura.
Due sono le importanti novità di quest'anno: in primo luogo, la possibilità di presentare la candidatura direttamente nella sezione "Orizzonti Solidali" del sito fondazionemegamark.it, oltre alla classica modalità (attiva anche quest'anno e per l'ultima volta) di inviare la domanda di partecipazione via raccomandata. Diverse sono le scadenze dei termini a seconda della modalità: per chi presenterà domanda online, il termine ultimo è previsto per il 20 maggio 2018, mentre l'11 maggio 2018 suona il gong per le candidature via raccomandata.
L'altra, e più importante, novità riguarda la possibilità di accedere al finanziamento anche per progetti che abbiano già ricevuto precedenti finanziamenti da enti pubblici o privati. Anche per quest'anno è previsto un colloqui conoscitivo con i promotori dei progetti più meritevoli a seguito del quale la commissione, composta da rappresentanti del Gruppo e della Fondazione Megamark più un esperto di responsabilità sociale d'impresa e un esponente dell'assessorato regionale al Welfare, decreterà i vincitori. Da ricordare, infine, la possibilità, riservata alle Organizzazioni di Volontariato, di ricevere assistenza nella compilazione del progetto da parte del Centro Servizi al Volontariato San Nicola di Bari (ente che ha sede anche ad Andria).
«Io ho un sogno - dice il cavaliere Giovanni Pomarico, presidente di Fondazione Megamark, durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi oggi all'hotel Parco del Principi di Bari: rendere tutto il mondo normale e rendere tutti noi rispettosi delle regole. Siamo chiamati a essere creatori di dignità, e nulla più del lavoro può essere il cemento su cui fondare la società. Megamark è un'azienda normale, che rispetta impegni e parola; noi in questi anni non abbiamo fatto cose straordinarie, ma abbiamo semplicemente portato avanti il sogno far crescere questa Fondazione con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita. Di una cosa, però, sono certo: la Fondazione non finirà mai, perché al suo interno c'è una cultura aziendale fatta di persone che hanno nel DNA la capacità di resistere a qualsiasi tentazione malevola».
Importante, infatti, è stato negli ultimi anni il ruolo di "Orizzonti Solidali" nello «Stimolare e cercare risposte innovative a bisogni vecchi e nuovi», come sottolinea Annamaria Candela, dirigente del Dipartimento Regionale Promozione della Salute, del Benessere e dello Sport per Tutti. «Su molte delle sperimentazioni in cui Megamark ha creduto il Parlamento e il Consiglio Regionale sono arrivati molto dopo: penso a legge sullo spreco alimentare o sull'agricoltura sociale. Noi, come Regione Puglia, abbiamo colto l'esempio della Fondazione e stiamo investendo nel terzo settore con PugliaSocialeIN, progetto da oltre 70 milioni di Euro che scoverà esperienze già in essere per capire quali siano le best practice che possano dare vita a nuove aree di social business. Cediamo, infatti, che il terzo settore vada a braccetto con un'economia sociale capace di generare valore aggiunto sul territorio. A fine 2017, nell'ambito del programma operativo '14-'20, abbiamo lanciato la sfida all'innovazione sociale, con avvisi per start-up e organizzazioni del terzo settore, per capire dove batte la testa innovativa in questa regione».
A fare da testimonial d'eccezione della nuova edizione di "Orizzonti Solidali" c'è un personaggio che ben incarna lo spirito dell'iniziativa: Jury Chechi, campione olimpico di ginnastica, che ai partecipanti offre preziosi consigli. «Non cercate alibi - dice la medaglia d'oro di Atlanta '96 - ma traete insegnamenti dalle vostre sconfitte. Io credo nella preparazione, nell'assenza di improvvisazione, nell'attenzione totale al dettaglio. L'aspetto che, però, reputo più importante di tutti è raggiungere l'obiettivo nel totale rispetto delle regole. Una sconfitta pulita l'accetto volentieri, una vittoria sporca no».
Lezioni di vita che arrivano da chi ha dovuto masticare bocconi amari, ma che con forza e perseveranza ha realizzato i suoi sogni. «Credete in voi stessi e nelle vostre capacità; mettetevi alla prova e scoprite voi stessi - continua Checi. Il mio bronzo di Atene 2004, ad esempio, per me vale più dell'oro di Atlanta '96, perché mi sono rimesso in gioco con coraggio e senza paura. Quella medaglia la vinse l'uomo e non l'atleta. Ecco perché a voi consiglio di ipotizzare progetti in cui lo sport abbia un ruolo un po' più centrale. Abbiamo visto di recente, con l'avvicinamento delle due Coree alle olimpiadi di PeyongChang, quanto lo sport abbia la capacità di abbattere le barriere e di vincere odio e pregiudizio. L'augurio che faccio a tutti i partecipanti è di realizzare i propri sogni: la mia storia sportiva mi ha insegnato che se ci credi fino in fondo ogni nulla è impossibile».
Tantissime, infatti, sono le associazioni del terzo settore che a ogni edizione presentano i loro progetti per accedere a un finanziamento che quest'anno è stato portato alla cifra record di 250.000 Euro, e che negli anni passati ha permesso a più di 60 iniziative solidali di essere realizzate portando benefici sociali a tutto il territorio.
Il concorso è rivolto ad associazioni di volontariato, cooperative sociali, associazioni di promozione sociale e a tutte le realtà che rechino la dicitura Onlus. I progetti candidati al finanziamento dovranno essere realizzati sul territorio Pugliese nell'ambito dell'assistenza sociale, sanitaria, dell'ambiente e della cultura.
Due sono le importanti novità di quest'anno: in primo luogo, la possibilità di presentare la candidatura direttamente nella sezione "Orizzonti Solidali" del sito fondazionemegamark.it, oltre alla classica modalità (attiva anche quest'anno e per l'ultima volta) di inviare la domanda di partecipazione via raccomandata. Diverse sono le scadenze dei termini a seconda della modalità: per chi presenterà domanda online, il termine ultimo è previsto per il 20 maggio 2018, mentre l'11 maggio 2018 suona il gong per le candidature via raccomandata.
L'altra, e più importante, novità riguarda la possibilità di accedere al finanziamento anche per progetti che abbiano già ricevuto precedenti finanziamenti da enti pubblici o privati. Anche per quest'anno è previsto un colloqui conoscitivo con i promotori dei progetti più meritevoli a seguito del quale la commissione, composta da rappresentanti del Gruppo e della Fondazione Megamark più un esperto di responsabilità sociale d'impresa e un esponente dell'assessorato regionale al Welfare, decreterà i vincitori. Da ricordare, infine, la possibilità, riservata alle Organizzazioni di Volontariato, di ricevere assistenza nella compilazione del progetto da parte del Centro Servizi al Volontariato San Nicola di Bari (ente che ha sede anche ad Andria).
«Io ho un sogno - dice il cavaliere Giovanni Pomarico, presidente di Fondazione Megamark, durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi oggi all'hotel Parco del Principi di Bari: rendere tutto il mondo normale e rendere tutti noi rispettosi delle regole. Siamo chiamati a essere creatori di dignità, e nulla più del lavoro può essere il cemento su cui fondare la società. Megamark è un'azienda normale, che rispetta impegni e parola; noi in questi anni non abbiamo fatto cose straordinarie, ma abbiamo semplicemente portato avanti il sogno far crescere questa Fondazione con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita. Di una cosa, però, sono certo: la Fondazione non finirà mai, perché al suo interno c'è una cultura aziendale fatta di persone che hanno nel DNA la capacità di resistere a qualsiasi tentazione malevola».
Importante, infatti, è stato negli ultimi anni il ruolo di "Orizzonti Solidali" nello «Stimolare e cercare risposte innovative a bisogni vecchi e nuovi», come sottolinea Annamaria Candela, dirigente del Dipartimento Regionale Promozione della Salute, del Benessere e dello Sport per Tutti. «Su molte delle sperimentazioni in cui Megamark ha creduto il Parlamento e il Consiglio Regionale sono arrivati molto dopo: penso a legge sullo spreco alimentare o sull'agricoltura sociale. Noi, come Regione Puglia, abbiamo colto l'esempio della Fondazione e stiamo investendo nel terzo settore con PugliaSocialeIN, progetto da oltre 70 milioni di Euro che scoverà esperienze già in essere per capire quali siano le best practice che possano dare vita a nuove aree di social business. Cediamo, infatti, che il terzo settore vada a braccetto con un'economia sociale capace di generare valore aggiunto sul territorio. A fine 2017, nell'ambito del programma operativo '14-'20, abbiamo lanciato la sfida all'innovazione sociale, con avvisi per start-up e organizzazioni del terzo settore, per capire dove batte la testa innovativa in questa regione».
A fare da testimonial d'eccezione della nuova edizione di "Orizzonti Solidali" c'è un personaggio che ben incarna lo spirito dell'iniziativa: Jury Chechi, campione olimpico di ginnastica, che ai partecipanti offre preziosi consigli. «Non cercate alibi - dice la medaglia d'oro di Atlanta '96 - ma traete insegnamenti dalle vostre sconfitte. Io credo nella preparazione, nell'assenza di improvvisazione, nell'attenzione totale al dettaglio. L'aspetto che, però, reputo più importante di tutti è raggiungere l'obiettivo nel totale rispetto delle regole. Una sconfitta pulita l'accetto volentieri, una vittoria sporca no».
Lezioni di vita che arrivano da chi ha dovuto masticare bocconi amari, ma che con forza e perseveranza ha realizzato i suoi sogni. «Credete in voi stessi e nelle vostre capacità; mettetevi alla prova e scoprite voi stessi - continua Checi. Il mio bronzo di Atene 2004, ad esempio, per me vale più dell'oro di Atlanta '96, perché mi sono rimesso in gioco con coraggio e senza paura. Quella medaglia la vinse l'uomo e non l'atleta. Ecco perché a voi consiglio di ipotizzare progetti in cui lo sport abbia un ruolo un po' più centrale. Abbiamo visto di recente, con l'avvicinamento delle due Coree alle olimpiadi di PeyongChang, quanto lo sport abbia la capacità di abbattere le barriere e di vincere odio e pregiudizio. L'augurio che faccio a tutti i partecipanti è di realizzare i propri sogni: la mia storia sportiva mi ha insegnato che se ci credi fino in fondo ogni nulla è impossibile».