Tra sacrifici e amore: compie 100 anni Carmine Prezioso di San Ferdinando
"Ho cominciato a lavorare in campagna dall'età di 7 anni"
lunedì 11 settembre 2023
11.34
Cent'anni e non sentirli, o quasi. Una bella festa per il signor Carmine Prezioso, nato a San Ferdinando di Puglia il 1 settembre 1923.
Nato da suo padre Peppino, originario di Bisceglie e sua madre Isabella, Carmine ha vissuto con i suoi 3 fratelli: Giovanni, Mauro - morto in giovane età - Francesco e le sue 2 sorelle: Chiara (detta Ninetta) e Angela. Poi c'era lui, Carmine, il più piccolo tra tutti e cinque i fratelli.
Alla domanda sulla sua famiglia d'origine, Carmine risponde immediatamente con: "una famiglia molto cara e bella" - riferendosi a come siano riusciti ad andare avanti e ad essere una grande famiglia nonostante le difficoltà e il cospicuo numero dei componenti.
A questo proposito abbiamo posto alcune domande al signor Prezioso - che si è mostrato sempre più fiero del suo cognome - e con l'aiuto di sua moglie, di suo figlio Ferdinando e di sua nuora Teresa siamo giunti alle risposte.
Da quanti e quali membri è composta la sua famiglia d'arrivo?
«Sposato da 56 anni con Giovanna - nata nel 1934 - con 3 figli: Giuseppe, Ferdinando e Franco e 3 nipoti».
A che età ha cominciato a lavorare e che lavoro ha svolto?
«Io ho cominciato a lavorare in campagna dall'età di 7-8 anni, ero specializzato nei tendoni. Lavoravo anche in un frantoio e in uno stabilimento di nome Riontino».
Parlando dei suoi tanti lavori che lo portarono poi a sposarsi all'età di 33 anni, Carmine inizia a ricordare un momento caro della sua infanzia: "con una bella bicicletta, con un bel telaio, portavo a casa 7- 8 buste di ravanelli, li vendevo".
Cosa ricordi dell'infanzia?
«Pane e olio e pane e uva».
Un alimento, questo, che gli ha ricordato un'infanzia vissuta nella povertà , come tutte le famiglie numerose di quel tempo, ma sempre nell'amore e nell'unità.
Qual è il suo segreto per la longevità?
«La fortuna, grazj a Crist».
Ha festeggiato i suoi 100 anni?
«Certo, con tutta la mia famiglia».
Che consiglio vorrebbe dare ai giovani?
«Devono studiare, essere educati. Io mi sono impegnato tanto per conseguire la 5^ elementare serale e ho sempre voluto che i miei figli studiassero».
Nato da suo padre Peppino, originario di Bisceglie e sua madre Isabella, Carmine ha vissuto con i suoi 3 fratelli: Giovanni, Mauro - morto in giovane età - Francesco e le sue 2 sorelle: Chiara (detta Ninetta) e Angela. Poi c'era lui, Carmine, il più piccolo tra tutti e cinque i fratelli.
Alla domanda sulla sua famiglia d'origine, Carmine risponde immediatamente con: "una famiglia molto cara e bella" - riferendosi a come siano riusciti ad andare avanti e ad essere una grande famiglia nonostante le difficoltà e il cospicuo numero dei componenti.
A questo proposito abbiamo posto alcune domande al signor Prezioso - che si è mostrato sempre più fiero del suo cognome - e con l'aiuto di sua moglie, di suo figlio Ferdinando e di sua nuora Teresa siamo giunti alle risposte.
Da quanti e quali membri è composta la sua famiglia d'arrivo?
«Sposato da 56 anni con Giovanna - nata nel 1934 - con 3 figli: Giuseppe, Ferdinando e Franco e 3 nipoti».
A che età ha cominciato a lavorare e che lavoro ha svolto?
«Io ho cominciato a lavorare in campagna dall'età di 7-8 anni, ero specializzato nei tendoni. Lavoravo anche in un frantoio e in uno stabilimento di nome Riontino».
Parlando dei suoi tanti lavori che lo portarono poi a sposarsi all'età di 33 anni, Carmine inizia a ricordare un momento caro della sua infanzia: "con una bella bicicletta, con un bel telaio, portavo a casa 7- 8 buste di ravanelli, li vendevo".
Cosa ricordi dell'infanzia?
«Pane e olio e pane e uva».
Un alimento, questo, che gli ha ricordato un'infanzia vissuta nella povertà , come tutte le famiglie numerose di quel tempo, ma sempre nell'amore e nell'unità.
Qual è il suo segreto per la longevità?
«La fortuna, grazj a Crist».
Ha festeggiato i suoi 100 anni?
«Certo, con tutta la mia famiglia».
Che consiglio vorrebbe dare ai giovani?
«Devono studiare, essere educati. Io mi sono impegnato tanto per conseguire la 5^ elementare serale e ho sempre voluto che i miei figli studiassero».