Tute di dubbia efficacia e provenienza, OPI Bat e Fials chiedono chiarimenti
Richiesto riesame dei DPI e il ritiro immediato dalle unità operative dei Covid Hospital di Barletta e Bisceglie
sabato 12 dicembre 2020
Ha destato scalpore e indignazione il servizio televisivo andato in onda lo scorso 8 dicembre nel corso della trasmissione "Fuori dal coro" nel quale si segnalava la distribuzione al personale sanitario degli Enti e Aziende del S.S.R., coinvolto nella lotta contro il Covid, di tute protettive risultate manomesse nelle etichette adesive che ne certificherebbero l'uso e quindi l'idoneità alla protezione degli operatori dal rischio biologico "Tipo 3B/4B".
Stando al servizio televisivo, l'etichetta risulterebbe incollata su una già preesistente, che invece indica chiaramente il DPI come "Tipo 5/6", quindi non idonea a proteggere gli operatori sanitari dal rischio biologico. Le tute di biocontenimento in uso nelle postazioni del servizio di emergenza urgenza del 118 della provincia BAT sarebbero le stesse denunciate nel servizio televisivo. Per questo, a scendere subito in campo per chiedere chiarezza è l'Ordine delle Professioni Infermieristiche, ente sussidiario dello Stato.
Il presidente dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche Giuseppe Papagni ha infatti chiesto al Direttore Generale ASL BT Avv. Alessandro Delle Donne, al Direttore Sanitario ASL BT Dott. Dott. Vito Campanile, ai Direttori di Presidio ASL BT, al Dirigente Resp. U.O.S.V.D Sicurezza e Sorveglianza Sanitaria, RLS ASL BT di verificare ed eventualmente procedere al riesame dei DPI indicati, chiarendo quanto prima se sono soddisfatte le caratteristiche previste dalle normative vigenti in termini di DPI (Reg. UE 425/2016) per le categorie 3B/4B, al fine di salvaguardare la salute degli operatori sanitari.
A richiedere chiarimenti ed il ritiro immediato dei dispositivi di dubbia efficacia per garantire la sicurezza degli operatori anche la Fials in una nota inviata all'avv. Alessandro Delle Donne, Direttore Generale ASL BAT, al dott. Vito Campanile, Direttore Sanitario ASL BAT, al dott. Andrea Sinigaglia, Direttore Medico Osp. di Bisceglie (coord. Ospedali Covid ASL BAT) e al Dirigente Medico Responsabile dell'U.O. Sorveglianza Sanitaria ASL BAT.
«Considerato che tute di identica marca sono state distribuite nelle Unità Operative degli ospedali della ASL BAT, (in particolare nelle unità operative del Covid Hospital di Bisceglie e Barletta) sono giunte alla scrivente numerose segnalazioni, sollecitazioni e richieste di intervento da parte del personale sanitario preoccupato per la propria incolumità fisica e dei propri familiari» -scrive la segreteria aziendale chiedendo urgenti chiarimenti.
Inoltre, nella nota si richiede garanzia di sicurezza «delle mascherine ffp3 marca Jun Yue con la dicitura "No medical device" successivamente sostituite con ffp3 professionali, ma ancora circolanti in alcune Unità Operative». La stessa segreteria chiede «di conoscere se nella ASL BAT esiste un organo e/o commissione di controllo che valuti se i D.P.I. consegnati nelle farmacie aziendali siano idonei o meno.
Purtroppo – continua la nota - i casi di positività al covid19 degli operatori sanitari dipendenti della ASL BAT continuano a incrementarsi quotidianamente destando serie preoccupazioni. Come sempre sostenuto l'attuale grave emergenza pandemica a nostro avviso, deve orientare a garantire alle varie UU.OO. forniture costanti di idonei D.P.I., certificati e adeguati. Quindi riteniamo utile al fine di garantire la tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro dei dipendenti della ASL BAT predisporre un nuovo protocollo aumentando i livelli di protezione nonché adoperarsi per avere a disposizione D.P.I. in quantità adeguate e di qualità».
Come ultima considerazione, Fials ritiene sia stato tralasciato del tutto l'aspetto motivazionale ed emotivo del personale sanitario «che in una situazione di enorme sovraccarico di lavoro e di stress ha dovuto e deve preoccuparsi sopra ogni limite accettabile anche di rischiare di ammalarsi. In queste situazioni bisogna fare di tutto per ridurre la probabilità dello sviluppo di sindrome burn-out negli operatori, e la percezione di essere protetti dall'infezione adeguatamente con D.P.I. idonei e sicuri e il primo punto per andare nella giusta direzione» - conclude la segreteria richiedendo che venga disposto il ritiro immediato dalle unità operative del Covid Hospital delle tute in questione e procedere immediatamente alla loro sostituzione con altre tute protettive professionali Idonee che permettano al personale di lavorare in totale e assoluta sicurezza.
Stando al servizio televisivo, l'etichetta risulterebbe incollata su una già preesistente, che invece indica chiaramente il DPI come "Tipo 5/6", quindi non idonea a proteggere gli operatori sanitari dal rischio biologico. Le tute di biocontenimento in uso nelle postazioni del servizio di emergenza urgenza del 118 della provincia BAT sarebbero le stesse denunciate nel servizio televisivo. Per questo, a scendere subito in campo per chiedere chiarezza è l'Ordine delle Professioni Infermieristiche, ente sussidiario dello Stato.
Il presidente dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche Giuseppe Papagni ha infatti chiesto al Direttore Generale ASL BT Avv. Alessandro Delle Donne, al Direttore Sanitario ASL BT Dott. Dott. Vito Campanile, ai Direttori di Presidio ASL BT, al Dirigente Resp. U.O.S.V.D Sicurezza e Sorveglianza Sanitaria, RLS ASL BT di verificare ed eventualmente procedere al riesame dei DPI indicati, chiarendo quanto prima se sono soddisfatte le caratteristiche previste dalle normative vigenti in termini di DPI (Reg. UE 425/2016) per le categorie 3B/4B, al fine di salvaguardare la salute degli operatori sanitari.
A richiedere chiarimenti ed il ritiro immediato dei dispositivi di dubbia efficacia per garantire la sicurezza degli operatori anche la Fials in una nota inviata all'avv. Alessandro Delle Donne, Direttore Generale ASL BAT, al dott. Vito Campanile, Direttore Sanitario ASL BAT, al dott. Andrea Sinigaglia, Direttore Medico Osp. di Bisceglie (coord. Ospedali Covid ASL BAT) e al Dirigente Medico Responsabile dell'U.O. Sorveglianza Sanitaria ASL BAT.
«Considerato che tute di identica marca sono state distribuite nelle Unità Operative degli ospedali della ASL BAT, (in particolare nelle unità operative del Covid Hospital di Bisceglie e Barletta) sono giunte alla scrivente numerose segnalazioni, sollecitazioni e richieste di intervento da parte del personale sanitario preoccupato per la propria incolumità fisica e dei propri familiari» -scrive la segreteria aziendale chiedendo urgenti chiarimenti.
Inoltre, nella nota si richiede garanzia di sicurezza «delle mascherine ffp3 marca Jun Yue con la dicitura "No medical device" successivamente sostituite con ffp3 professionali, ma ancora circolanti in alcune Unità Operative». La stessa segreteria chiede «di conoscere se nella ASL BAT esiste un organo e/o commissione di controllo che valuti se i D.P.I. consegnati nelle farmacie aziendali siano idonei o meno.
Purtroppo – continua la nota - i casi di positività al covid19 degli operatori sanitari dipendenti della ASL BAT continuano a incrementarsi quotidianamente destando serie preoccupazioni. Come sempre sostenuto l'attuale grave emergenza pandemica a nostro avviso, deve orientare a garantire alle varie UU.OO. forniture costanti di idonei D.P.I., certificati e adeguati. Quindi riteniamo utile al fine di garantire la tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro dei dipendenti della ASL BAT predisporre un nuovo protocollo aumentando i livelli di protezione nonché adoperarsi per avere a disposizione D.P.I. in quantità adeguate e di qualità».
Come ultima considerazione, Fials ritiene sia stato tralasciato del tutto l'aspetto motivazionale ed emotivo del personale sanitario «che in una situazione di enorme sovraccarico di lavoro e di stress ha dovuto e deve preoccuparsi sopra ogni limite accettabile anche di rischiare di ammalarsi. In queste situazioni bisogna fare di tutto per ridurre la probabilità dello sviluppo di sindrome burn-out negli operatori, e la percezione di essere protetti dall'infezione adeguatamente con D.P.I. idonei e sicuri e il primo punto per andare nella giusta direzione» - conclude la segreteria richiedendo che venga disposto il ritiro immediato dalle unità operative del Covid Hospital delle tute in questione e procedere immediatamente alla loro sostituzione con altre tute protettive professionali Idonee che permettano al personale di lavorare in totale e assoluta sicurezza.