Via libera ai Puc nel comune di San Ferdinando di Puglia

Servizi di pubblica utilità svolti da percettori RdC

mercoledì 10 giugno 2020 16.37
A cura di Giuseppe Capacchione
Si tratta di progetti curati dal Comune, servizi utili alla cittadinanza, e sono obbligati a partecipare tutti coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza. La logica è questa: lo Stato fornisce un aiuto economico a chi non ha un'entrata fissa mensile dignitosa, allo stesso tempo però i beneficiari devono guadagnarsi il compenso. È arrivato il via libera a San Ferdinando di Puglia ai Puc, per partecipare i percettori del RdC devono offrire la propria disponibilità attraverso la sottoscrizione di un Patto per il Lavoro o un Patto per l'Inclusione Sociale nel Comune di residenza per almeno otto ore settimanali, aumentabili fino ad un massimo di sedici ore. «Grande la nostra soddisfazione​ per la partenza dei progetti utili alla collettività - ha affermato l'assessore ai servizi sociali Arianna Camporeale -. Il comune ​ di San Ferdinando di Puglia, quale comune capofila dell'Ambito Territoriale Tavoliere Meridionale è il primo ad attivare tali progetti. Ringrazio tutto il personale del Settore Politiche Sociali e dei Servizi Sociali per l'impegno profuso in piena sinergia con l'Amministrazione comunale».

Gli ambiti di impiego possono essere differenti: culturale, artistico, ambientale, sociale, formativo, tutela dei beni comuni. «Tali progetti rappresentano un'occasione non solo di crescita ma anche di inclusione per i beneficiari del reddito di cittadinanza che saranno impegnati, previo colloquio e valutazione delle competenze del singolo soggetto, in attività connesse a progetti attuati in ambito culturale, sociale, ambientale e tutela dei beni comuni», ha sottolineato il Consigliere​ delegato al Coordinamento dei Progetti Utili per la Collettività, Pino Zingaro. Chiaramente ciascuno verrà inserito in un ambito a seconda delle proprie competenze professionali e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il centro per l'impiego o presso il Servizio Sociale del Comune.

«Posso affermare che ben pochi Comuni, prima della sospensione da Covid, avevano avviato le procedure burocratiche per impiegare i percettori del reddito di cittadinanza per lavori di pubblica utilità, garantendo nuove risorse da destinare alle attività ordinarie del Comune, non intaccando il bilancio comunale e fornendo un prezioso supporto in un momento di oggettiva difficoltà amministrativa - ha dichiarato il sindaco Salvatore Puttilli -. Noi eravamo e siamo tra quei pochi Comuni, ed è proprio per questo che oggi sono già pronti a partire i relativi progetti​ individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della nostra comunità; essi, tuttavia, dovranno tener conto anche delle opportunità che le risposte a tali bisogni potranno offrire in termini di crescita alle persone coinvolte e già titolari di RdC. Patto per il Lavoro, Inclusione e Progetti Utili per la collettività, quanto di meglio, in questo momento, per ripartire».