Zes, la Bat convoca Sindaci e Pes. D’Alberto (Cgil): “Siamo convinti che serva creare sinergie”
Giovedì 12 settembre presso l’auditorium dell’Ita “Umberto I” di Andria alle ore 9 si discute di un sistema territoriale integrato
mercoledì 11 settembre 2019
16.19
La Provincia si fa promotrice di un incontro con i Sindaci e tutto il partenariato economico e sociale del territorio al fine di mettere in piedi una strategia comune che consenta a questo lembo di Puglia di partecipare all'avviso pubblico regionale per le Zes, zone economiche speciali con una proposta che riguardi l'intero sistema retro-portuale integrato della Bat. Il presidente della provincia, Pasquale De Toma, decide di cogliere l'invito del Pes Bat e fissa l'incontro che si terrà il prossimo 12 settembre, alle ore 9, presso l'auditorium dell'Istituto tecnico agrario "Umberto I" di Andria.
Oltre a tutti i Sindaci dei comuni della Bat, sono stati invitati a partecipare i rappresentanti delle organizzazioni aderenti al Pes al fine di avviare il lavoro relativo ai progetti strategici riguardanti le aree produttive della Bat, il porto di Barletta e la retro-portualità per accedere ai fondi nazionali ed europei disponibili.
Indispensabile è stato lo stimolo del partenariato economico e sociale che, partendo dall'avviso pubblico regionale sulla Zes, ha avvertito la necessità di creare una sinergia tra i comuni della Bat finalizzata a candidarsi per concorrere all'assegnazione di ulteriori 261 ettari di zona economica speciale messi a disposizione della Regione Puglia. "Ma la circostanza – commenta Biagio D'Alberto, segretario generale della Cgil Bat - deve servire ad avviare un percorso comune di lavoro che veda insieme amministrazioni, istituzioni e Pes per condividere un'idea di sviluppo territoriale utilizzando tutti gli strumenti utili per accedere ai fondi a disposizione su scala nazionale ed europea. Cogliendo l'occasione offerta dalla dichiarazione programmata del nuovo Governo Conte, rispetto alle idee sul Mezzogiorno, sugli investimenti strutturali e per gli incentivi per le aree territoriali in sofferenza, siamo convinti che serva rafforzare i porti affinché il Sud possa candidarsi ad essere un'autentica piattaforma logistica del Mediterraneo. È necessario in questa ottica recuperare capacità attrattiva che non può che passare attraverso una strategia retro-portuale fatta di binari, servizi, incremento del manifatturiero per calamitare l'asse dei traffici attualmente spostati verso il Nord Europa. Nel programma di Conte si parla anche di Contratti istituzionali di sviluppo, già avviati a Foggia, Taranto e Brindisi, e che devono diventare un'opportunità anche per la Bat. La presenza di un ministro per il Sud che conosce bene i problemi di questa terra è un buon inizio, il resto dobbiamo farlo noi", conclude D'Alberto.
Oltre a tutti i Sindaci dei comuni della Bat, sono stati invitati a partecipare i rappresentanti delle organizzazioni aderenti al Pes al fine di avviare il lavoro relativo ai progetti strategici riguardanti le aree produttive della Bat, il porto di Barletta e la retro-portualità per accedere ai fondi nazionali ed europei disponibili.
Indispensabile è stato lo stimolo del partenariato economico e sociale che, partendo dall'avviso pubblico regionale sulla Zes, ha avvertito la necessità di creare una sinergia tra i comuni della Bat finalizzata a candidarsi per concorrere all'assegnazione di ulteriori 261 ettari di zona economica speciale messi a disposizione della Regione Puglia. "Ma la circostanza – commenta Biagio D'Alberto, segretario generale della Cgil Bat - deve servire ad avviare un percorso comune di lavoro che veda insieme amministrazioni, istituzioni e Pes per condividere un'idea di sviluppo territoriale utilizzando tutti gli strumenti utili per accedere ai fondi a disposizione su scala nazionale ed europea. Cogliendo l'occasione offerta dalla dichiarazione programmata del nuovo Governo Conte, rispetto alle idee sul Mezzogiorno, sugli investimenti strutturali e per gli incentivi per le aree territoriali in sofferenza, siamo convinti che serva rafforzare i porti affinché il Sud possa candidarsi ad essere un'autentica piattaforma logistica del Mediterraneo. È necessario in questa ottica recuperare capacità attrattiva che non può che passare attraverso una strategia retro-portuale fatta di binari, servizi, incremento del manifatturiero per calamitare l'asse dei traffici attualmente spostati verso il Nord Europa. Nel programma di Conte si parla anche di Contratti istituzionali di sviluppo, già avviati a Foggia, Taranto e Brindisi, e che devono diventare un'opportunità anche per la Bat. La presenza di un ministro per il Sud che conosce bene i problemi di questa terra è un buon inizio, il resto dobbiamo farlo noi", conclude D'Alberto.