Vita di città
A San Ferdinando riapre al pubblico la Stazione dei Carabinieri
Intervista al comandante provinciale Massimiliano Galasso
San Ferdinando - sabato 23 dicembre 2023
13.13
"Riavere i Carabinieri sul territorio comincia a essere un nuovo inizio", questo sostiene con fermezza il Comandante Provinciale Col. Massimiliano Galasso – durante la nostra intervista - presente oggi all'inaugurazione per la riapertura al pubblico della Stazione CC di San Ferdinando di Puglia.
Un'attesa durata cinque mesi, dal momento in cui nell'agosto di quest'anno la Caserma è stata chiusa per lavori di manutenzione.
Nell'ultimo periodo come sono stati effettuati i controlli sul territorio? Ci sono dei settori che sono stati attenzionati in particolar modo?
"A livello provinciale dobbiamo dire che in generale sui tre comuni del capoluogo insiste il cosiddetto piano di controllo del territorio, quindi dove noi del pronto intervento abbiamo una suddivisione al 50% della responsabilità con la polizia di Stato. Abbiamo rinforzato invece di molto i comuni su cui noi abbiamo la responsabilità esclusiva, Bisceglie in particolare modo perché è quello che ha una demografia più grande più tutti i piccoli comuni della provincia, quindi Spinazzola, Minervino Murge, San Ferdinando, Trinitapoli e Margherita. Quindi lí abbiamo messo in campo tutte le forme possibili proprio per dare questo senso di sicurezza di cui parlavo precedentemente". Il prossimo anno come si svolgeranno le attività, visto che ritorna pienamente operativo il presidio di San Ferdinando a livello di sicurezza, contrasto alla criminalità, controllo della movida serale?
"Considerate che San Ferdinando la consideriamo una delle tre cellule della sub ofantina, per cui lavora in maniera coordinata con Trinitapoli e Margherita, anche perché insieme, con questi tipi di servizi consorziali riusciamo a esprimere quanto più alla cittadinanza il ritorno alla stazione che finalmente è efficiente: l'abbiamo rinforzata a livello organico e quindi abbiamo un piano di lavoro per tutto l'anno, dove andremo naturalmente a fare controllo del territorio, sicurezza, ma anche contrasto a quelli che sono i fenomeni endemici di questo territorio che noi consociamo benissimo".
In quest'ultimo periodo gli abitanti del paese hanno dovuto fare i conti con situazioni particolarmente problematiche a livello di sicurezza, pensa che con il risanamento della caserma e il ritorno dell'arma dei carabinieri in sede la situazione possa migliorare?
"Sicuramente la situazione migliora, i carabinieri lavorano meglio, la cittadinanza si sente più sicura. Mi rendo conto che questi tre mesi non sono stati facili, è un punto di riferimento che consociamo tutti che è venuto a mancare. Adesso, già da un punto di vista morale riavere i carabinieri sul territorio comincia a essere un nuovo inizio".
Pensa che ci saranno momenti in cui i carabinieri potranno aver modo di parlare con i ragazzi nelle scuole, anche a proposito di questa ondata di femminili di che stanno avvenendo un po' ovunque?
"Il nostro rapporto con la cittadinanza deve essere stretto, dobbiamo lavorare con tutti quelli che sono gli attori statuali e gli attori della società civile, che siano enti, associazioni, scuole – perché naturalmente l'educazione è al primo posto – ma anche il singolo cittadino che ha bisogno di fare uno scambio di chiacchera. Noi siamo a disposizione!".
Un'attesa durata cinque mesi, dal momento in cui nell'agosto di quest'anno la Caserma è stata chiusa per lavori di manutenzione.
Nell'ultimo periodo come sono stati effettuati i controlli sul territorio? Ci sono dei settori che sono stati attenzionati in particolar modo?
"A livello provinciale dobbiamo dire che in generale sui tre comuni del capoluogo insiste il cosiddetto piano di controllo del territorio, quindi dove noi del pronto intervento abbiamo una suddivisione al 50% della responsabilità con la polizia di Stato. Abbiamo rinforzato invece di molto i comuni su cui noi abbiamo la responsabilità esclusiva, Bisceglie in particolare modo perché è quello che ha una demografia più grande più tutti i piccoli comuni della provincia, quindi Spinazzola, Minervino Murge, San Ferdinando, Trinitapoli e Margherita. Quindi lí abbiamo messo in campo tutte le forme possibili proprio per dare questo senso di sicurezza di cui parlavo precedentemente". Il prossimo anno come si svolgeranno le attività, visto che ritorna pienamente operativo il presidio di San Ferdinando a livello di sicurezza, contrasto alla criminalità, controllo della movida serale?
"Considerate che San Ferdinando la consideriamo una delle tre cellule della sub ofantina, per cui lavora in maniera coordinata con Trinitapoli e Margherita, anche perché insieme, con questi tipi di servizi consorziali riusciamo a esprimere quanto più alla cittadinanza il ritorno alla stazione che finalmente è efficiente: l'abbiamo rinforzata a livello organico e quindi abbiamo un piano di lavoro per tutto l'anno, dove andremo naturalmente a fare controllo del territorio, sicurezza, ma anche contrasto a quelli che sono i fenomeni endemici di questo territorio che noi consociamo benissimo".
In quest'ultimo periodo gli abitanti del paese hanno dovuto fare i conti con situazioni particolarmente problematiche a livello di sicurezza, pensa che con il risanamento della caserma e il ritorno dell'arma dei carabinieri in sede la situazione possa migliorare?
"Sicuramente la situazione migliora, i carabinieri lavorano meglio, la cittadinanza si sente più sicura. Mi rendo conto che questi tre mesi non sono stati facili, è un punto di riferimento che consociamo tutti che è venuto a mancare. Adesso, già da un punto di vista morale riavere i carabinieri sul territorio comincia a essere un nuovo inizio".
Pensa che ci saranno momenti in cui i carabinieri potranno aver modo di parlare con i ragazzi nelle scuole, anche a proposito di questa ondata di femminili di che stanno avvenendo un po' ovunque?
"Il nostro rapporto con la cittadinanza deve essere stretto, dobbiamo lavorare con tutti quelli che sono gli attori statuali e gli attori della società civile, che siano enti, associazioni, scuole – perché naturalmente l'educazione è al primo posto – ma anche il singolo cittadino che ha bisogno di fare uno scambio di chiacchera. Noi siamo a disposizione!".