Religioni
Aperta la Porta Santa a San Ferdinando nel Santuario della Madonna del Rosario
Don Marrone: «Uomini con la stessa carne di Cristo. La salvezza è fuori dalle sacrestie»
San Ferdinando - giovedì 7 gennaio 2016
10.09
«Io non è Dio». Vivere la misericordia vuol dire principalmente questo: «Varcare la soglia dell'assoluto come hanno fatto i magi, uomini di scienza, col loro desiderio di incontrare il Dio fatto uomo». Don Mimmo Marrone, vicario zonale per le città di San Ferdinando, Margherita di Savoia e Trinitapoli, appartenenti alla diocesi Trani-Barletta-Bisceglie, parla chiaro e la porta santa aperta, nella parrocchia della Madonna del Rosario a San Ferdinando, sta ad indicare che davanti al portone della casa di colui che i cristiani definiscono Padre non c'è nessun spioncino che permetta di selezionare chi far entrare. «Per varcare la porta del Regno di Dio - afferma il vicario - bisogna avere mani innocenti e cuore puro. I magi hanno varcato diverse porte sante, principalmente 2: la 1^ è quella del creato, perché guardare il cielo vuol dire scrutare i segni di Dio nella creazione. La 2^ è la città di Gerusalemme, indicato come luogo per eccellenza in cui la grazia divina avrebbe dovuto manifestarsi, invece Gesù nasce fuori dalle mura della città del potere e della sacralità».
Un invito a tutti coloro che professano la fede cristiana a lasciare le sacrestie e quindi le sette religiose e uscire perché la salvezza si manifesta all'esterno, fra chi non ha neanche un pasto oppure vive una povertà umana. «Le porte del nostro cuore - continua don Mimmo - devono essere senza citofono. Dobbiamo ridare a chi l'abbiamo tolto il passaporto per entrare nella nostra vita. Dio ha assunto la stessa carne dei mendicanti, degli emarginati, di coloro che la società definisce come ultimi. Tutti odoriamo di Cristo, anche chi è seduto al nostro fianco. Non induriamo il cuore come gli scriba e il Re Erode - che avrebbe voluto uccidere Gesù perché sentiva minacciato il suo trono, in quanto si pensava che Cristo fosse un Re con poteri politici e non una guida per gli uomini come rivelano le fonti storiche -. Mente libera, cuore generoso e mani che donano. I magi hanno donato a Gesù quanto di più prezioso avevano. Adesso diventa Gesù quanto di più prezioso c'è, come afferma san Paolo».
Un invito a tutti coloro che professano la fede cristiana a lasciare le sacrestie e quindi le sette religiose e uscire perché la salvezza si manifesta all'esterno, fra chi non ha neanche un pasto oppure vive una povertà umana. «Le porte del nostro cuore - continua don Mimmo - devono essere senza citofono. Dobbiamo ridare a chi l'abbiamo tolto il passaporto per entrare nella nostra vita. Dio ha assunto la stessa carne dei mendicanti, degli emarginati, di coloro che la società definisce come ultimi. Tutti odoriamo di Cristo, anche chi è seduto al nostro fianco. Non induriamo il cuore come gli scriba e il Re Erode - che avrebbe voluto uccidere Gesù perché sentiva minacciato il suo trono, in quanto si pensava che Cristo fosse un Re con poteri politici e non una guida per gli uomini come rivelano le fonti storiche -. Mente libera, cuore generoso e mani che donano. I magi hanno donato a Gesù quanto di più prezioso avevano. Adesso diventa Gesù quanto di più prezioso c'è, come afferma san Paolo».