Cronaca
Arrestato stalker 41enne dai Carabinieri
Da 5 anni perseguitava con lettere anonime una donna 33enne sposata
San Ferdinando - martedì 13 gennaio 2015
12.45
Arrestato stalker che da cinque anni perseguitava una donna sposata di 33 anni. I Carabinieri della Stazione di San Ferdinando di Puglia hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di F.D., 41 anni, gravemente indiziato del reato di atti persecutori ai danni di una donna sposata di 33 anni, casalinga. Il calvario della vittima sarebbe iniziato cinque anni fa quando con una serie di lettere minatorie in cui il suo persecutore la minacciava di morte e la voleva obbligare a lasciare il marito per mettersi con lui. Nel corso degli anni sono state raccolte ben 25 missive, tutte dello stesso tenore e rigorosamente anonime e prive di impronte. Solo pochi mesi fa il presunto stalker decideva di rivelarsi proprio sotto al condominio in cui abita la vittima, fronteggiandola con frasi minacciose e sostenendo che era stufo di aspettare e se non avesse lasciato il marito l'avrebbe uccisa. L'uomo, alla fine, non era altro che un vicino di casa, suo conoscente da tempo.
Ricevuta la denuncia, venivano avviate immediate indagini ed i Carabinieri rinvenivano sul pianerottolo della casa dell'uomo, in una busta attaccata alla bicicletta di sua proprietà, dei guanti in lattice bianchi, verosimilmente utilizzati dall'uomo per non lasciare impronte sulle missive lasciate alla vittima, dei fogli di quello stesso formato e pennarelli degli stessi colori (rosso e nero) con cui erano scritte le lettere minatorie.
I carabinieri provvedevano anche a far eseguire una perizia calligrafica sugli scritti che forniva ulteriore prova della sua responsabilità. Vittima di questa persecuzione era stata anche la madre della donna, aggredita e picchiata quando aveva scoperto che quest'ultima era fuggita a Milano da alcuni parenti per scampare al suo aguzzino. I Carabinieri raccoglievano varie testimonianze che insieme alla perizia calligrafica ed al materiale rinvenuto sulla bicicletta dell'uomo permetteva all'Autorità Giudiziaria l'emanazione del provvedimento restrittivo. L'arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Foggia.
Ricevuta la denuncia, venivano avviate immediate indagini ed i Carabinieri rinvenivano sul pianerottolo della casa dell'uomo, in una busta attaccata alla bicicletta di sua proprietà, dei guanti in lattice bianchi, verosimilmente utilizzati dall'uomo per non lasciare impronte sulle missive lasciate alla vittima, dei fogli di quello stesso formato e pennarelli degli stessi colori (rosso e nero) con cui erano scritte le lettere minatorie.
I carabinieri provvedevano anche a far eseguire una perizia calligrafica sugli scritti che forniva ulteriore prova della sua responsabilità. Vittima di questa persecuzione era stata anche la madre della donna, aggredita e picchiata quando aveva scoperto che quest'ultima era fuggita a Milano da alcuni parenti per scampare al suo aguzzino. I Carabinieri raccoglievano varie testimonianze che insieme alla perizia calligrafica ed al materiale rinvenuto sulla bicicletta dell'uomo permetteva all'Autorità Giudiziaria l'emanazione del provvedimento restrittivo. L'arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Foggia.