Politica
Botte ai migranti, interviene il Movimento Cinque Stelle: «La violenza non è mai giustificabile»
Le dichiarazioni del deputato D'Ambrosio e della consigliera regionale Di Bari
San Ferdinando - giovedì 16 novembre 2017
12.46
"Quello che è successo alla Fiera Nazionale del Carciofo a San Ferdinando è davvero inqualificabile. Una folla inferocita di italiani "purosangue" che picchiano quattro cittadini stranieri, immaginandoli colpevoli di aver fotografato dei minori. Senza denunce, senza prove, senza la minima civiltà. Hanno fatto parlare i pugni e i calci e queste sono violenze da condannare".
Dure le parole d'accusa degli attivisti sanferdinandesi del Movimento 5 Stelle verso il comportamento inaccettabile da parte di alcuni concittadini verso quattro stranieri nei giorni della sagra.
"Questo è un periodo dell'anno in cui storicamente ci sentiamo più fieri di essere di San Ferdinando. Anche se oggi siamo più disincantati sul futuro della nostra produzione ortofrutticola, lontana dai fasti del passato, la Fiera è sempre un momento di allegria, di scambio. Facciamo il punto della situazione, ci divertiamo, ascoltiamo un po' di musica e viviamo un po' di più la nostra comunità. Quello che è successo, quindi, è ancora più preoccupante."
"Gli italianissimi sanferdinandesi hanno preso a pugni non solo quattro cittadini stranieri, ma la nostra stessa comunità, spinti da una rabbia incontrollata, certamente fomentata da illazioni e dicerie" commentano.
E ancora: "Cose che non esistono, se non in una dinamica di odiatori di professione. Ai presunti molestatori, picchiati e ricoverati, sono stati sottratti anche i cellullari, che secondi questi italiani purissimi erano stati utilizzati per scattare le foto. E meraviglia delle meraviglie, le foto non c'erano. Che sorpresa. Questi civilissimi concittadini potevano anche fare una denuncia e non l'hanno fatta. Le quattro vittime erano incensurate, erano persone tranquille e soprattutto erano innocenti".
Anche la consigliera regionale Grazia Di Bari (M5S) è intervenuta sulla vicenda: "Da cosa è motivato tutto questo? Non è accettabile una comunità in cui ognuno pensa di essere autorizzato a picchiare chi vuole solo perché lo ritiene opportuno. Viviamo in uno Stato distratto, migliorabile, ma è uno Stato di diritto. Esistono le denunce, esiste il codice penale, esistono i giudici e le forze dell'ordine".
"Non è con la paura dello straniero che attrarremo turisti nelle nostre città o le piccole attività, non è con la violenza verso i forestieri che miglioreremo il nostro territorio. La medicina della rabbia contro ogni cosa non ci farà stare meglio. Dobbiamo lottare contro le cose che possiamo e dobbiamo cambiare, non fare la guerra fra poveri. Ogni forma di violenza è inaccettabile, incivile e brutale" ha commentato così l'episodio Giuseppe D'Ambrosio, parlamentare del Movimento 5 Stelle.
Dure le parole d'accusa degli attivisti sanferdinandesi del Movimento 5 Stelle verso il comportamento inaccettabile da parte di alcuni concittadini verso quattro stranieri nei giorni della sagra.
"Questo è un periodo dell'anno in cui storicamente ci sentiamo più fieri di essere di San Ferdinando. Anche se oggi siamo più disincantati sul futuro della nostra produzione ortofrutticola, lontana dai fasti del passato, la Fiera è sempre un momento di allegria, di scambio. Facciamo il punto della situazione, ci divertiamo, ascoltiamo un po' di musica e viviamo un po' di più la nostra comunità. Quello che è successo, quindi, è ancora più preoccupante."
"Gli italianissimi sanferdinandesi hanno preso a pugni non solo quattro cittadini stranieri, ma la nostra stessa comunità, spinti da una rabbia incontrollata, certamente fomentata da illazioni e dicerie" commentano.
E ancora: "Cose che non esistono, se non in una dinamica di odiatori di professione. Ai presunti molestatori, picchiati e ricoverati, sono stati sottratti anche i cellullari, che secondi questi italiani purissimi erano stati utilizzati per scattare le foto. E meraviglia delle meraviglie, le foto non c'erano. Che sorpresa. Questi civilissimi concittadini potevano anche fare una denuncia e non l'hanno fatta. Le quattro vittime erano incensurate, erano persone tranquille e soprattutto erano innocenti".
Anche la consigliera regionale Grazia Di Bari (M5S) è intervenuta sulla vicenda: "Da cosa è motivato tutto questo? Non è accettabile una comunità in cui ognuno pensa di essere autorizzato a picchiare chi vuole solo perché lo ritiene opportuno. Viviamo in uno Stato distratto, migliorabile, ma è uno Stato di diritto. Esistono le denunce, esiste il codice penale, esistono i giudici e le forze dell'ordine".
"Non è con la paura dello straniero che attrarremo turisti nelle nostre città o le piccole attività, non è con la violenza verso i forestieri che miglioreremo il nostro territorio. La medicina della rabbia contro ogni cosa non ci farà stare meglio. Dobbiamo lottare contro le cose che possiamo e dobbiamo cambiare, non fare la guerra fra poveri. Ogni forma di violenza è inaccettabile, incivile e brutale" ha commentato così l'episodio Giuseppe D'Ambrosio, parlamentare del Movimento 5 Stelle.